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MEDITAZIONE DEL GIORNO

15° Febbraio

LO SVAGO


1. Deve costituire un riposo dopo il lavoro. L'arco, sempre teso, alfine si spezza. Vi dev'essere il tempo per tacere e per parlare, per lavorare e per riposare, dice lo Spirito Santo (Eccl. 3). Come la notte succede al giorno, così il riposo alla fatica. Anche i Santi si prendevano il debito sollievo, e Gesù stanco si sedette presso il pozzo di Samaria. Ma il riposo deve essere un premio, una necessità, un ristoro e non già una manifestazione di pigrizia.


2. Deve essere moderato. Sia per la durata anche per non sciupare il tempo; sia in se stesso fuggendo tutto ciò che possa costituire peccato o occasione di peccato; sia pel modo in cui dev'essere preso, modo che non dovrà mai farci dimenticare il dovere più importante: l'anima. Dio. Come si possono conciliare balli, certi spettacoli cinematografici, certe letture, certi piaceri, con la purezza e la santità?


3. Dobbiamo santificarlo. Siate allegri nel Signore, dice S. Paolo. Ti trovi a divertirti in compagnia? Cerca se te ne viene il destro, di elevare il tono con qualche parola che orienti al bello, al buono, alla virtù. Sei in una gita? Sappiti sollevare, dallo spettacolo della natura, a Dio con qualche atto d'amore pel Creatore di ogni bellezza. Esaminati: quale è stato sino ad oggi il tono dei tuoi svaghi?


PRATICA. — Cerca di mettere ordine nei tuoi divertimenti dando loro l'impronta di Dio.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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