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MEDITAZIONE DEL GIORNO

18° Febbraio

LA MISERICORDIA DI DIO


1. Consola il peccatore. Il Signore potrebbe abbandonarci, punirci ad ogni istante; lo meriterebbero i nostri peccati, le ingratitudini, la poca corrispondenza ai suoi inviti, alle sue carezze, al suo amore. Perché differisce il castigo e perdona? Perché con un solenne esempio non atterrisce i malvagi? Perché non scacciò da sé S. Pelagio, la Maddalena, S. Margherita di Cortona? Perché è misericordioso.


2. Ispira fiducia. Gesù dice: Io non venni a cercare i giusti, ma i peccatori (Luca. 5, 32); non venni per i sani, ma per gli ammalati (Marco. 2, 17); chiedete e otterrete (Gv 16, 24). Non perdonerai, disse a S. Pietro, solo sette volte a nome mio, ma settanta volte sette (Mt 18, 22). Tali parole non ti dipingono la bontà di Dio? Ancorché degno mille volte dell'inferno, non ti senti tornare la speranza del perdono?


3. E’ frutto dell'amore. Il Signore ci vuole salvi; benché peccatori, carichi d'iniquità, figli sleali, servi infedeli, non sa abbandonarci. La sua giustizia chiama riparazione, vorrebbe vendetta, ma la sua bontà lo disarma; concede un altro anno all'albero sterile; cerca la pecora smarrita; accoglie senza rimproveri il prodigo. Sono espedienti amorosi perché ci convertiamo e amiamo Lui solo, che solo merita l'amore del nostro cuore.


PRATICA. — Qualunque colpa tu commetta confida nel perdono di Dio: basta un pentimento sincero.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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