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MEDITAZIONE DEL GIORNO

1° Luglio

IL "NON LICET" DEL BATTISTA


1. Diciamolo a noi stessi. Quanto giova un buon pensiero, ricordato a tempo! li Battista, a un re peccatore, dalla vita corrotta e viziosa, ricordò severamente: non licei libi: Non ti è permesso. Era una grande, una santa massima... Quanti vantaggi ne avrebbe tratti Erode se l'avesse ascoltata! - Nell'ardore della passione, nel momento del peccato, sul punto di cedere alla disobbedienza, alla malignità, Gesù ripete; Non licet. Pensaci mentre sei in tempo.


2. Diciamolo al demonio. Intento sempre ai nostri danni, il demonio per rubarci il consenso, riveste la pelle d'agnello, e travisa il male del peccato con gli speciosi pretesti, che è poca cosa, che poi te ne confesserai, che Dio è buono... Allora, è tempo di dire: Non licet. Allorché il demonio ti suggerisce che, peccato più o peccato meno, fa lo stesso, guardatene: Non licet. Quando ti viene in mente che, commesso il peccato, Dio ti darà tempo, che ne farai penitenza, ripeti: Non licet. Hai fatto così finora?


3. Diciamolo agli altri. Se un falso amico t'istigasse al male, fosse anche un re, gettagli in faccia: Non licet. Se il rispetto umano ti volesse persuadere d'adattarti agli altri, se una vile paura di perdere un bene temporale ti volesse trascinare al male, ripeti franco : Non licet. Anzi, fa come il Battista, sappi dire: Non licet all'amico, all'inferiore, a chi pecca o vorrebbe far male in tua presenza; farai così l'apostolo, guadagnerai qualche anima.


PRATICA. — Nelle circostanze di far male di' a te stesso: Non licet; fa una mortificazione di gola.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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