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MEDITAZIONE DEL MESE

27° Novembre

PREPARAZIONE ALLA COMUNIONE


1. Si richiede la purità dell'anima. Chi mangia Gesù indegnamente, mangia la sua condanna, dice San Paolo. Non è presunzione accostarvisi frequentemente, scrive il Crisostomo; ma il comunicarsi indegnamente. Guai agli imitatori di Giuda! Per ricevere la Comunione è necessaria la mondezza dal peccato mortale; per riceverla con frequenza la Chiesa richiede, oltre lo stato di grazia, la retta intenzione. Le adempì tu queste condizioni? Tu desideri la Comunione quotidiana?


2. Si richiede raccoglimento. Non già che le distrazioni involontarie rendano malfatta la Comunione, ma è nella meditazione che l'anima capisce chi è quel Gesù che scende nei nostri cuori, e si risveglia la Fede; si pensa al bisogno che abbiamo di Dio, e sorge la Speranza; si vede la nostra indegnità, donde nasce l'umiltà; si ammira la bontà di Gesù, e sorge il desiderio, la riconoscenza, la divozione del cuore. Come ti prepari alla Comunione? Vi impieghi il tempo sufficiente?


3. Si richiede fervore e amore. Quanto più è fervorosa la Comunione, tanto più grande riesce il frutto di essa. Come essere tiepido, mentre Gesù viene in te tutto zelo per la tua salvezza, tutto fuoco di carità per te? Se Gesù si mostra così buono che non ti sdegna, anzi viene in te, sebbene povero e peccatore, come non L'amerai? Come non arderai di amore per Lui? Qual è il tuo fervore nelle Comunioni?


PRATICA. - Fa un po' d'esame sul modo con cui ti comunichi.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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