29 DICEMBRE

 

BEATO GERARDO CAGNOLI

 

Valenza, Alessandria, 1267 - Palermo, 29 dicembre 1342

 

Nato a Valenza Po, in Piemonte, verso il 1267, dopo la morte della madre, avvenuta nel 1290 (il padre era già morto), Gerardo Cagnoli abbandonò il mondo e visse da pellegrino, mendicando il pane e visitando i santuari. Fu a Roma, a Napoli, a Catania e forse ad Erice (Trapani); nel 1307, colpito dalla fama di santità del francescano Ludovico d'Angiò, vescovo di Tolosa, entrò nell'Ordine dei Minori a Randazzo in Sicilia, dove fece il noviziato e visse per qualche tempo. Dopo avere operato miracoli e edificato quanti lo conobbero con l'esempio, morì a Palermo il 29 dicembre 1342. Secondo Lemmens, il beato sarebbe stato inserito in un catalogo di francescani illustri per santità di vita redatto verso il 1335, cioè mentre egli era ancora vivo. Il suo culto, diffusosi rapidamente in Sicilia, in Toscana, nelle Marche, in Liguria, in Corsica, a Maiorca e altrove, fu confermato il 13 maggio 1908. Il corpo si venera a Palermo, nella basilica di San Francesco. (Avvenire)

 

 

PREGHIERA

 

 O Beato Gerardo, molto avete amato la città di Palermo e molto bene operaste a favore dei palermitani che si reputano fortunati di possedere i resti del vostro corpo. Quante miracolose guarigioni ! quanti dissidi conciliati ! quante lagrime asciugate! quante anime portate a Dio! Deh ! fate che non venga mai meno in noi, il vostro ricordo, come non venne mai meno in terra la vostra carità verso il prossimo; carità che, ora continua in cielo nella beata eternità. Così sia.

 

 

 

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