3° - PRIMO GIOVEDI' DEL MESE

 

 

Di' in Mio nome che a quanti 

passeranno un'ora di adorazione

 davanti al Mio Tabernacolo

 in intima unione con Me, prometto il Cielo

 

 

INNO EUCARISTICO: Pange lingua 

 

Genti tutte, proclamate il mistero del Signore 

del suo Corpo e del suo Sangue che la Vergine donò 

e fu sparso in sacrificio per salvar l'umanità. 

Dato a noi da Madre pura, per noi tutti s'incarnò. 

La feconda sua parola, tra le genti seminò; 

con amore generoso la sua vita consumò. 

Nella notte della cena coi fratelli si trovò. 

Del pasquale sacro rito ogni regola compì, 

e agli apostoli ammirati come cibo si donò.

 La parola del Signore pane e vino trasformò: 

pane in carne, vino in sangue, in memoria consacrò. 

Non i sensi, ma la fede prova questa verità. 

 

 

DALLA PAROLA DI DIO: Coena Domini (Gv 13,1.21-30)

 

 «Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo inondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Dette queste cose, Gesù si commosse profondamente e dichiarò: "In verità, in verità vi dico: uno di voi mi tradirà". I discepoli si guardarono gli uni gli altri, non sapendo di chi parlasse. Ora uno dei discepoli, quello che Gesù amava, si trovava a tavola al fianco di Gesù. Simon Pietro gli fece un cenno e gli disse: "Di', chi è colui a cui si riferisce?". Ed egli reclinandosi così sul petto di Gesù, gli disse: "Signore, chi è?". Rispose allora Gesù: "È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò". E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. E allora, dopo quel boccone, satana entrò in lui. Gesù quindi gli disse: "Quello che devi fare fallo al più presto". Nessuno dei commensali capì perché gli aveva detto questo; alcuni infatti pensavano che, tenendo Giuda la cassa, Gesù gli avesse detto: "Compra quello che ci occorre per la festa", oppure che dovesse dare qualche cosa ai poveri. Preso il boccone, egli subito uscì. Ed era notte».

 

 

DALL'ENCICLICA «ECCLESIA DE EUCHARISTIA»

 

25. Il culto reso all'Eucaristia fuori della Messa è di un valore inestimabile nella vita della Chiesa. Tale culto è strettamente congiunto con la celebrazione del Sacrificio eucaristico. La presenza di Cristo sotto le sacre specie che si conservano dopo la Messa — presenza che perdura fintanto che sussistono le specie del pane e del vino — deriva dalla celebrazione del Sacrificio e tende alla comunione, sacramentale e spirituale. Spetta ai Pastori incoraggiare, anche con la testimonianza personale, il culto eucaristico, particolarmente le esposizioni del Santissimo Sacramento, nonché la sosta adorante davanti a Cristo presente sotto le specie eucaristiche. È bello intrattenersi con Lui e, chinati sul suo petto come il discepolo prediletto (cf Gl) 13,25), essere toccati dall'amore infinito del suo cuore. Se il cristianesimo deve distinguersi, nel nostro tempo, soprattutto per l'«arte della preghiera», come non sentire un rinnovato bisogno di trattenersi a lungo, in spirituale conversazione, in adorazione silenziosa, in atteggiamento di amore, davanti a Cristo presente nel Santissimo Sacramento? Quante volte, miei cari fratelli e sorelle, ho fatto questa esperienza, e ne ho tratto forza, consolazione, sostegno! Di questa pratica ripetutamente lodata e raccomandata dal Magistero, numerosi Santi ci danno l'esempio. In modo particolare, si distinse in ciò sant'Alfonso Maria de Liguori, che scriveva: «Fra tutte le devozioni, questa di adorare Gesù sacramentato è la prima dopo i sacramenti, la più cara a Dio e la più utile a noi». L'Eucaristia è un tesoro inestimabile: non solo il celebrarla, ma anche il sostare davanti ad essa fuori della Messa consente di attingere alla sorgente stessa della grazia. Una comunità cristiana che voglia essere più capace di contemplare il volto di Cristo, nello spirito che ho suggerito nelle Lettere apostoliche Novo millennio ineunte e Rosarium Virginis Mariae, non può non sviluppare anche questo aspetto del culto eucaristico, nel quale si prolungano e si moltiplicano i frutti della comunione al corpo e al sangue del Signore. 

 

 

DALL'ESPERIENZA DELLA BEATA ALEXANDRINA

 

In diverse estasi Alexandrina vide l'istituzione dell'Eucaristia, la sera del Giovedì Santo. Gesù: «Vieni al Cenacolo: medita quanto Io là già soffrii, ma non volli lasciarvi soli: istituii il Mio grande Sacramento». Alexandrina: «Salii con Gesù e con gli apostoli verso la grande sala dove si tenne la Cena. Mentre salivo la scalinata, sentivo che Gesù era affamato di andare a mangiare quella cena con gli apostoli. Durante questa, Gesù con gli occhi al Cielo, si infiammò tutto in fuoco, tutto in amore. Che volto bellissimo! E gli apostoli, in quell'ora, più che mai si saziarono di Gesù, si infiammarono d'amore e giunsero a comprendere tutto quanto Egli diceva. Vidi il dolce Gesù benedire il pane e in quel momento d'amore e di meraviglia senza pari, sentii che il mondo era un altro: Gesù si dava a lui in alimento, partiva per il Cielo e rimaneva col mondo. Quell'amore si estese su tutta l'umanità. Questa benedizione fu fatta prima che San Giovanni si abbandonasse sul petto del Signore. ...Mentre si sedeva, parlò tra sé il Suo Divin Cuore: - Cibo Divino, la Cena del Mio amore! Tutta la sala si illuminò, tutti gli apostoli restarono imbevuti in quell'amore che Gesù irradiava dai suoi divini occhi, dalle labbra e da tutto il Suo Essere, perché Egli era tutto amore. Solo Giuda, disperato, con il demonio è il fuoco infernale in sé, non ricevette l'amore di Gesù. Come Egli amava, soffriva, sorrideva! Come vedeva tutto ciò che l'attendeva... Mai sentii tanto al vivo le tenerezze e l'amore di Gesù verso i Suoi apostoli. Gesù, con gli occhi fissi al Cielo, in fiamme di fuoco, pregò per molto tempo il Suo Eterno Padre. Erano tali le tenerezze che Egli aveva verso gli apostoli, che io sentivo come se li prendesse in braccio, in un abbraccio amoroso ed eterno, li stringesse al Suo Divin Cuore. Giuda pareva avere in sé il demonio. Tutti gli apostoli ricevettero la Comunione dalle mani di Gesù, ardenti d'amore. Devo dire che anche Giuda la ricevette! Egli stava appartato, Gesù stese verso di lui la sua mano Divina con il Cibo Celeste. E subito dopo, Giuda uscì con un aspetto tale da far disperare: non solo aspetto di un demonio, ma di molti demoni. Tutte le persone presenti rimasero in pace e in amore. Vorrei che tutti conoscessero quel mistero del pane e del vino trasformati nel Corpo e nel Sangue del Signore. Miracolo prestigioso! Abisso insondabile d'amore!... Fu tale la luce, fu tale l'amore che imbevve tutti gli apostoli e me!». 

 

 

PREGHIERE A GESÙ EUCARISTIA: Litanie eucaristiche 

 

Signore, pietà Signore, pietà 

Cristo, pietà Cristo, pietà 

Signore, pietà Signore, pietà 

Dio, Padre del cielo abbi pietà di noi 

Dio, Figlio, redentore del mondo abbi pietà di noi 

Dio, Spirito Santo abbi pietà di noi 

Santa Trinità, unico Dio noi ti adoriamo 

Gesù, pane di vita noi ti adoriamo 

Gesù, pane vero noi ti adoriamo 

Gesù, pane spezzato noi ti adoriamo 

Gesù, pane disceso dal cielo noi ti adoriamo 

Gesù, pane che dà la vita al mondo noi ti adoriamo 

Gesù, pane quotidiano delle anime noi ti adoriamo 

Per la tua ultima Cena abbi pietà di noi 

Per il tuo Corpo sacrificato abbi pietà di noi 

Per il tuo Sangue versato abbi pietà di noi 

Per le tue santissime piaghe abbi pietà di noi 

Per la tua morte in croce abbi pietà di noi 

Per la tua gloriosa risurrezione abbi pietà di noi 

Per la tua ascensione al cielo abbi pietà di noi 

Vittima pura abbi pietà di noi 

Vittima santa abbi pietà di noi 

Vittima immacolata abbi pietà di noi 

Vittima divina abbi pietà di noi 

Gesù, pane santo a te lode e amore 

Gesù, pane del deserto a te lode e amore 

Gesù, manna celeste a te lode e amore 

Gesù, pane che nutre a te lode e amore 

Gesù, pane che salva a te lode e amore 

Gesù, pane che dà forza a te lode e amore 

Gesù, vera bevanda a te lode e amore 

Gesù, bevanda di letizia a te lode e amore 

Grande sacramento a te lode e amore 

Sacramento mirabile a te lode e amore 

Sacramento d'amore a te lode e amore 

Sacramento di pace a te lode e amore 

Sacramento di unità a te lode e amore 

Sacramento di speranza a te lode e amore 

Memoriale della passione a te lode e amore 

Memoriale della croce a te lode e amore 

Memoriale del la risurrezione a te lode e amore 

Memoriale della ascensione a te lode e amore 

 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

perdonaci, Signore. 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

ascoltaci, Signore. 

Agnello di Dio che togli i peccati del mondo 

abbi pietà di noi. 

 

 

UNA LAMPADA SEMPRE ARDENTE 

- Mio Gesù, io vorrei che il mio cuore fosse una lampada sempre ardente in ciascuno dei tuoi Tabernacoli e nel mio stesso petto, vorrei la medesima lampada di amore per proiettare luce sulle Persone Divine, alle quali solo voglio appartenere. Fa' sì che non vi sia nulla che possa spegnere la lampada del mio amore, e che, giorno e notte, senza interruzione di un solo istante voglio arda presso di Te. 

 

(BEATA ALEXANDRINA)

 

 

Tratte dal libro: "Adoratori di Gesù con Alexandrina" Elledici Editore - A cura di Don Pierluigi Cameroni SDB e Maria Rita Scrimieri 

 

 

Per approfondire la Devozione a Gesù nei Tabernacoli:

 

Alexandrina Maria da Costa

 

Grita Vera e l'Opera dei Tabernacoli Viventi

 

 

 

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