UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

7° Marzo

 

SAN TOMMASO D'AQUINO

 

Ella aprirà a lui la bocca in mezzo alla adunanza riempiendolo di spirito di sapienza e di intelligenza e lo rivestirà del manto di gloria. Ella gli accumulerà tesori di consolazione e di gaudio e un nome eterno darà a lui in retaggio (Eccl, XV, 5). 

 

1° Preludio. La Chiesa riporta queste belle parole dal libro dell'Ecclesiastico nell'ufficio dei dottori. S. Tommaso è uno di quei santi ai quali questo parole si possono meglio applicare. 

 

2° Preludio. Signore, datemi lo spirito di purità di san Tommaso ed il suo amore per la scienza sacra e per l'Eucaristia. 

 

1° PUNTO: L'infanzia. — Nel capitolo del libro dell'Ecclesiastico che la Chiesa cita largamente nell'ufficio dei dottori, lo Spirito Santo ci dice che Dio dà la scienza e la sapienza a coloro che lo temono, lo servono e l'amano. I grandi del mondo possono avere una scienza relativa, brillante su qualche punto, incompleta e mista d'errori, non avranno però mai la scienza divina, la scienza soprannaturale, il dono della scienza e della sapienza. San Tommaso d'Aquino fin dall'infanzia ha meritato questi bei titoli d'anima giusta e timorata di Dio. A cinque anni la sua pietà induce i genitori ad affidarne l'educazione ai benedettini di Monte Cassino. E come la Vergine santa, egli passa tutta la giovinezza al tempio, ove si trova felice e riesce di edificazione. La diligenza, lo zelo per lo studio formano l'ammirazione dei condiscepoli e degli stessi maestri. Come san Giovanni Battista, come Gesù, cresceva in sapienza ed in grazia nello stesso tempo che cresceva in età. Sembrava fatto per la vita benedettina, pure la divina vocazione lo porta verso un ordine più apostolico, ed egli si decide ad entrare nell'ordine domenicano, al quale doveva procurare tanto splendore. Ma il demonio, sembrando intuire il valore di Tommaso, gli oppone cento ostacoli. 

 

2° PUNTO: La lotta. — La famiglia di san Tommaso era contraria alla sua vocazione ed i suoi fratelli vennero al noviziato di Napoli per tentarlo e farlo uscire. Allora i superiori lo inviarono a Parigi allo scopo di sottrarlo da questa empia pressione, ma i suoi fratelli lo raggiunsero lungo il viaggio e lo trattennero in un castello di campagna facendogli subire nuove persecuzioni. Anzi, furono così volgari da inviargli una donna a tentarlo. Tommaso resistette a tutto; scacciò quest'infelice con un tizzone acceso che tolse dal caminetto: poi, fatto con quel tizzone un segno di croce sul muro, si abbandonò alla più confidente preghiera. Rapito in estasi, un angelo venne a cingerne le reni ed a spegnerne nei sensi qualsiasi ribellione della carne. Sollecitato anche dalle sorelle a darsi alla vita secolare, guadagnò esse pure alla pietà, poi fuggì dalla finestra, e se ne tornò al convento Di là passo a studiare a Colonia sotto Alberto Magno. Una nuova prova l'attendeva anche qui. Il carattere grave e riflessivo, l'amore al silenzio lo rivelarono ai compagni come un uomo poco intelligente; per cui divenne ben presto l'oggetto delle loro derisioni. Lo paragonavano ad un bue. Il maestro, Alberto Magno, l'interrogò; ne riconobbe il valore, per cui disse agli altri giovanetti: I muggiti di questo bue rimbomberanno un giorno per tutto il inondo. Tommaso aveva dunque provato successivamente amore eroico per la purità, per l'umiltà, per il lavoro e per la regola. Egli doveva le vittorie alla santissima Vergine che amava con un amore veramente filiale. Ed io come mi trovo di fronte a queste belle virtù? Non ho da contare più sconfitte che vittorie? Non ho trascurato, la devozione filiale e tenera a Maria che m'avrebbe protetto contro gli assalti del demonio e della natura corrotta? 

 

3° PUNTO: Il dottore e l'apostolo. — A venticinque anni san Tommaso insegna teologia a Parigi; i suoi successi tentano turbare la sua umiltà, ma egli consacra tutto il tempo libero alla preghiera ed alle pie letture. Il suo studio è alla presenza di Dio; tutte le azioni sono santificate dalle più rette intenzioni. Compie tutto per Dio solo. Il bellissimo ufficio che egli ha composto per la festa del Santissimo Sacramento, mostra l'elevazione dei suoi sentimenti e la tenerezza e il culto del suo cuore verso la santa Eucaristia. Predica molto, ma senza pretese, con grande semplicità e calore. La sua parola edifica e impressiona gli uditori. La sua conversazione è grave sempre e pia; egli non si persuade come un cristiano possa intrattenersi su soggetti futili, quindi non ascolta conversazioni leggere. La devozione al Sacro Cuore non era stata ancora rivelata, ma san Tommaso aveva già un ardente amore per nostro Signore, e glielo dimostrava amando la croce, l'Eucaristia e la santissima Vergine Maria. Egli aveva guadagnato il Cuor di Gesù, e per un favore straordinario, nostro Signore glielo confidò ancora vivente. Si racconta che un giorno mentre egli pregava a lungo davanti il crocifisso, l'immagine del Cristo si animò, e nostro Signore disse al suo pio adoratore: «Tommaso, tu hai detto molto bene di me». Era come dare autorità agli scritti del Santo dottore e nello stesso tempo lodarne la devozione verso il divin Maestro. 

 

Risoluzione. — Che bell'esempio d'amore per la purità, per l'umiltà, per la vita interiore! Dietro il vostro esempio, o grande santo, voglio amare nostro Signore, la Croce, l'Eucaristia, la santa Madre Maria. Queste devozioni mi condurranno a quello che nostro Signore desidera oggi da noi, cioè alla devozione al suo Sacro Cuore. 

 

FIORETTO: — Sette Gloria Patri in onore delle sette effusioni di Sangue di Gesù.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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