UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

13° Marzo

 

LA CATTURA DI GESU' : I SOLDATI ED I FARISEI

 

Ma Gesù che sapeva tutto quello che doveva cadere sopra di lui si fece avanti e disse loro: Chi cercate? — Gli risposero: di Gesù di Nazarelh. — Gesù loro disse: « Sono io ». — Appena ebbe dello loro: « Sono io », dettero indietro e stramazzarono a terra (S. Giov., XVIII, 4). 

 

1° Preludio. Gesù può stornare ogni pericolo: ma no, non lo vuole; vuol incontrare la morte per nostro amore. 

 

2° Preludio. Signore, non è mai troppa la meditazione sulla misericordia del vostro Cuore; aumentate nel mio la fede o la carità. 

 

1° PUNTO: I nemici. — Di chi è composta questa turba che s'avanza contro Gesù Cristo? — E' composta prima di tutto di soldati romani: essi obbediscono ciecamente e brutalmente agli ordini che vengono loro impartiti; non comprendono tutto il carattere odioso di questi fatti, per cui non prevedono le conseguenze. Sono però impressionati dei particolari insoliti di questa cattura. Vengono poi i servi dei Farisei, eccitati dai loro padroni; essi agiscono allo scopo di percepire un salario. Vi è anche qualche bandito spregiudicato reclutato dai settari. Dietro di loro vengono ignominiosamente alcuni sacerdoti e farisei, i più odiosi, benchè minori di numero: sono venuti per incoraggiare e sostenere tutta la banda. Gesù Cristo incontra sempre i medesimi nemici; l'odio settario, gli incoscienti e la turba immorale. Il Cuore di Gesù che è sempre misericordioso con tutti vuol lasciare nei loro cuori un seme di conversione. Egli colpisce i soldati facendoli stramazzare a terra, ma subito li rialza e raccomanda loro di non far violenza contro gli apostoli; proibisce a questi di servirsi di armi per difenderlo; anzi guarisce Malco. Non rimprovera i soldati ma i sacerdoti e i Farisei. Poi si abbandona nelle mani dei soldati e delle guardie come un agnello senza difesa. La sua dolcezza dovrebbe disarmarli; qualcuno di essi ricorderà più tardi questa mitezza divina, e si convertirà, come il centurione del Calvario. 

 

2° PUNTO: I rimproveri ai Farisei. — Gesù rimprovera con fermezza, ma anche con dolcezza, ai Giudei la loro ributtante condotta a suo riguardo. «Voi venite a me come ad un ladro. Conducete tutta una turba di soldati e di servi armati di spade e di bastoni. Ma io ero qui disarmato ed assorto in preghiera. Se voi aveste trovata la mia dottrina falsa e opposta alla divina legge, potevate arrestarmi sul fatto: insegnavo nel Tempio ogni giorno, non mi nascondevo mai, mi sedevo in mezzo di voi, e parlavo tranquillamente e francamente. Non mi avete mai rimproverato nulla, perché ora mi trattate come un ladro?». Aggiunge poi qualche severa parola che dovrebbe farli riflettere. «Potrei affrontare la vostra impotenza: voi l'avete visto, or ora, mercè la caduta dei soldati vostri; ma vi lascerò fare. E' l'ora vostra, l'ora della potenza delle tenebre e dell'inferno, di cui voi non siete che i ciechi strumenti. Obbedendo alle sue ispirazioni, voi non siete, dopo tutto, che gli esecutori di una volontà superiore. Voi realizzate le profezie preparando la morte del giusto, il cui sacrificio salverà le anime di buona volontà». Anche in questo momento d'angoscia Gesù ammaestra i suoi nemici; cerca di risvegliare la loro fede e preparare il loro pentimento. E se per il momento essi non sono suscettibili d'alcun sentimento buono, più tardi qualcuno vi rifletterà. Ma al Cuore di Gesù è riservata ancora una tristezza ben profonda. Gli apostoli sono fuggiti. Turbati, scossi nella fede, eccoli fuggire malgrado tutti gli avvertimenti che Gesù aveva dato loro. Non pensano più che a mettere in salvo se stessi. Anche noi molte volte lasciamo indebolire la fede, quando vediamo la Chiesa attraversare periodi di prove. Ma lasciamo pur passare l'ora delle tenebre, e vedremo che la Chiesa ha vere promesse di vittoria. 

 

3° PUNTO: La volontà divina. — Gesù non ha che una linea di condotta: fare la volontà del Padre; compiere tutto ciò che è stato preparato per la salvezza del mondo. Questa sola è la legge del suo Sacro Cuore. Mentre si abbandona fra le mani dei soldati, egli protegge però gli apostoli giacchè l'aveva promesso che li avrebbe preservati da ogni pericolo: «Padre, quelli che voi mi avete dati, li ho tutti custoditi, non ne ho lasciato perdere alcuno» (San Giov. XVIII, 9). San Pietro vuole lottare contro gli aggressori, «Ma no, dice Gesù, rimetti la tua spada nel fodero; mi rifiuterò forse di bere il calice che il Padre mi ha preparato?». Ed aggiunge: «Sai bene che se io chiedessi al Padre delle legioni di angeli in mia difesa, egli me le invierebbe. Ma allora come si compirebbero le profezie?». Isaia non aveva detto che il Redentore viene condotto alla morte come un agnello, e custodisce il suo silenzio come un montone che si lascia tosare? (Isaia LIII). Gesù continua rivolto ai farisei: «Siete venuti a prendermi con le vostre guardie: l'avete potuto fare, perchè è la vostra ora, l'ora in cui il Padre mio lascia agire la potenza delle tenebre per compiere la profezia di Geremia che dice: "Il Cristo è stato preso per causa dei nostri peccati» (Lament. IV, 20). Dietro l'esempio di nostro Signore che vuol compiere tutta la volontà del divin Padre e tutte le profezie messianiche, io mi voglio consacrare liberamente ed interamente al compimento della volontà di Dio. 

 

Risoluzione. — Due parole, o signore, caratterizzano la vostra cattura: l'amore dei vostro divin Cuore per noi, e la conformità ai voleri del vostro divin Padre. Queste pure devono essere le mie risoluzioni: bontà e carità verso tutti, anche verso i nemici; conformità alla volontà divina facilmente conosciuta.

 

FIORETTO: — Sopporta volentieri le offese, per riparare gl'insulti recati a Gesù.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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