UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

27° Aprile

 

LA PREGHIERA DI NOSTRO SIGNORE - PADRE MIO, FATE CHE ESSI SIANO UNA COSA SOLA CON NOI 

 

Che siano tutti una sola cosa come tu sei in me, o Padre, e io in te, che siano anch'essi una sola cosa con noi, onde creda il mondo che tu mi hai mandato. E la gloria che tu desti a me, l'ho io data ad essi, affinchè siano una sola cosa come una sola cosa siamo noi. Io in essi e tu in me affinchè siano consumati nell'unità (S. Giov., XVII, 21). 

 

1° Preludio. Uno dei frutti più preziosi della venuta dello Spirito Santo è la nostra unione con Dio, unione che sarà consumata nella gloria. 

 

2° Preludio. Venite, Spirito Divino, uniteci con Dio e fra di noi. 

 

1° PUNTO: Lo Spirito Santo è il legame, per il quale nostro Signore ci unisce al Padre ed a sè. — E' la grazia che nostro Signore ha chiesto per noi nella preghiera dopo la cena: «Ho pregato per voi, disse agli apostoli, e per tutti quelli che, illuminati e convertiti dalla predicazione evangelica, crederanno in me, affinchè tutti non formino che uno stesso corpo, di cui io sono il capo: che essi siano una cosa sola nell'unità di una stessa fede, di una stessa speranza, di uno stesso amore, come il Padre è in me, ed io in lui; affinchè voi pure siate una cosa sola in noi, e che il mondo, colpito dal divin spettacolo della vostra carità fraterna e della vostra vita tutta celeste, sia obbligato a riconoscere nello stabilimento della Chiesa un'opera divina e sovrumana e creda che il Padre mi ha inviato per salvare il mondo». E la gloria che il Padre gli ha data d'essere, in virtù dell'unione ipostatica, suo Figliolo unico e consustanziale, nostro Signore ce l'ha in qualche maniera comunicata, ce ne ha resi partecipanti, elevandoci alla sublime dignità di figliuoli e di eredi di Dio, confermando così l'unione con lui. 

 

2° PUNTO: Quest'unione intima cominciata quaggiù mercè la fede e l'amore deve avere la perfezione, la consumazione in cielo. — «Padre mio, diceva nostro Signore nella preghiera, quelli che voi mi avete dato voglio che siano là ove sarò io, perchè vedano la gloria che mi avete data. Essi hanno riconosciuto che voi mi avete inviato. Io ho fatto loro conoscere il vostro nome, le vostre divine perfezioni, la vostra santità, la vostra misericordia, il vostro amore ineffabile, e mediante il dono dello Spirito Santo io glieli farò loro conoscere ancora meglio, affinchè conoscendovi meglio, vi amino di più, e diventino sempre più degni del vostro amore; e così l'amore con cui voi mi avete amato, sia in essi e voi amiate in essi le immagini del Figliolo amatissimo, i membri del corpo mistico, di cui io sono il capo...» Con questa preghiera al Padre, nostro Signore indicava tutta l'unione che noi dobbiamo avere con la Santissima Trinità e particolarmente con lui. Dal canto suo Gesù è unito a noi; ci ha fatto conoscere il Padre, il Dio d'amore. Ci ha comunicata la parola del Padre, la rivelazione divina, i segreti del consiglio divino. Anche noi siamo uniti a lui; come discepoli, noi ne abbiamo ricevuto la parola, e l'abbiamo conservata nei cuori con fedeltà. Noi abbiamo riconosciuto che la sua parola era la parola di Dio stesso, abbiamo creduto alla natura divina ed alla missione (S. Giov. XVII). E quest'unione si consumerà poi in cielo. 

 

3° PUNTO : Per confermare quest'unione, nostro Signore ci ha comunicato la vita soprannaturale. — La sua vita si manifesta in noi. E siccome tutto è comune fra il Padre, lo Spirito Santo e lui, come membri del corpo mistico di cui egli è il capo, noi siamo partecipanti della vita divina ed in qualche maniera della natura divina. Ma non dimenticheremo le condizioni di quest'unione: essa è dunque un dono gratuito, è l'opera della grazia. Dobbiamo dunque disporvici sempre e corrispondervi per nostro Signore, per il suo amore e imitando lui che noi vi arriveremo: Ego sum via, veritas et vita. È per lui che si va al Padre. Cerchiamo sempre questa unione che è la condizione di ogni vita soprannaturale. E' in quest'unione che troveremo la luce nei dubbi, la consolazione nelle prove e la forza nelle difficoltà; evitiamo tutto ciò che si oppone a quest'unione, il peccato, la tiepidezza, la negligenza, la dissipazione, la sensualità. Quest'unione riceverà la consumazione nella vita futura. Nostro Signore ce l'ha promesso; egli non si è allontanato da noi che per un po' di tempo, e ritornerà per prenderci, riunirci a lui e farci partecipare alla sua gloria nella risurrezione, nell'unione eterna con lui. 

 

Risoluzioni. — Dateci, o mio Salvatore, questa grazia d'unione, questo spirito d'unione. Il luogo propizio per quest'unione è il vostro divin Cuore; io ho compreso che quest'unione è la sorgente di ogni vita spirituale. D'ora innanzi mi applicherò a non mettervi più ostacolo. Fuggirò la dissipazione, la tiepidezza, la negligenza. Aiutatemi, o mio Dio, e perdonatemi tutte le negligenze passate. 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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