UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

6° Luglio

 

VIRTU' CRISTIANE E BEATITUDINI - DISTACCO E POVERTÀ. 

 

Gesù vista quella turba salì sopra un monte: ed essendosi egli posto a sedere, si accostarono a lui i suoi discepoli. Ed aperta la sua bocca gli ammaestrava dicendo: Beati i poveri di spirito: perchè di questi è il regno dei cieli (San Matteo, V, 1). 

 

1° Preludio. Ascoltiamo l'amabile e dolce voce di Gesù che ci dirà mediante qual spogliamento si ottiene la beatitudine in questo mondo, preludio di quella dell'eternità. 

 

2° Preludio. Divin Salvatore, per la grazia del vostro Sacro Cuore mettete nel mio cuore questi spogliamenti, di cui egli mi ha dato l'ammirabile esempio. 

 

1° PUNTO: La povertà. — Qual è questa povertà benedetta da nostro Signore e sorgente di tanta beatitudine? — Nell'Antico Testamento la miseria e la sofferenza erano considerate come un segno della collera di Dio. Nel Vangelo i poveri vengono esaltati, specialmente i poveri di cuore, e gli anatemi di nostro Signore cadono sui ricchi, sui potenti, sui superbi, sui grandi del mondo e sugli ambiziosi che non sognano che ricchezze, e onori: «Guai a voi, poichè avete le consolazioni quaggiù» (S. Luca VI, 24). E per chi sono le benedizioni, le ricchezze, le promesse di gioie pure, soprannaturali e profonde che si perfezionano in cielo? Per i piccoli, gli umili, i poveri: per coloro il cui cuore è staccato dalle ricchezze, che nell'opulenza stessa fuggono il fasto e le pretese, che visitano gli indigenti, sostengono gli oppressi. — Beati quelli che si rendono poveri volontariamente per amore di Gesù Cristo, che sprezzano le cose che passano e sprezzano anche se stessi. Io vi desidero, o beata povertà di spirito, che siete la condizione per possedere il Salvatore, per riceverne le effusioni del Cuore. 

 

2° PUNTO: Gesù e gli apostoli. — Oh, quanto Gesù ha amato questa povertà e questo distacco! Vedetelo a Betlemme, in Egitto, a Nazareth, sulla croce! Egli può dirci: Guardate se vi è una povertà simile alla mia. Ha sposato la povertà, l'ha scelta, è la sua grazia, e San Paolo ci dice: «Osservate la grazia di nostro Signore il quale, essendo ricco, s'è spogliato per arricchirci della povertà...» (per applicarcene i meriti) (II ai Cor. VIII, 9). Egli ama i poveri; la sua missione è quella di soccorrerli e di consolarli: (S. Luca XV, 18); tributa quindi vero onore alla povera vedova che offre l'obolo al tempio. — Consiglia la povertà a un giovanetto di nobile famiglia il quale cerca la perfezione, e quando ne vede l'attaccamento ai beni terrestri, egli esprime la sua tristezza riguardo i ricchi, perché entreranno ben difficilmente nel regno del cielo (S. Luca XVIII, 18). Gli apostoli hanno compreso il buon Maestro, e san Paolo dice a Timoteo che la pietà che si contenta del necessario è una grande ricchezza, poiché noi non abbiamo niente in questo mondo, e certamente non potremo portar via niente. Avendo di che vivere e di che vestirci, siamo soddisfatti (I Tim. VI, 6). — Ascoltate, fratelli carissimi, dice san Giacomo: Dio non ha scelto i poveri del mondo per renderli ricchi nella fede (cioè nei beni soprannaturali) ed eredi del Regno promesso a coloro che lo amano? (San Giac. II, 5). Gesù non può venire con la grazia nei cuori pieni d'attaccamento ai beni materiali, quindi non contristiamolo come ha fatto il giovanetto del Vangelo. 

 

3° PUNTO: La beatitudine promessa. — Bossuet ce l'insegna: «A questa parola Beati, il cuore si dilata, e si riempie di gioia, mentre si stringe alla parola Povertà, per dilatarsi di nuovo alla parola Regno e Regno dei cieli. Poiché chi non vorrebbe soffrire per un regno, e ancor più per un regno del cielo?... O Signore, vi do tutto, tutto abbandono per aver parte a questo regno. Posso essere abbastanza spoglio di tutto per una tale speranza? Ecco che mi spoglio di cuore ed in spirito, e quando vi piacerà di spogliarmi in effetto, mi ci sottometto, giacché vi sono obbligati tutti i cristiani. Ma l'anima religiosa si rallegra di essere ceduta, spogliata, morta ai beni del mondo, incapace di possederli. Felice spogliamento, che guadagna Dio!». Il povero adottato come figlio di Dio, ha il cielo in eredità, e come Gesù Cristo Figlio di Dio può dire: «Tutto quello che íl Padre ha, è mio» e «tu pure, mio Dio, sei la parte del mio patrimonio» (S. Giov. XVI, 15; Salmo xv). Beni della terra, stima umana, voi passerete, ma la beatitudine eterna non passerà giammai. Dio dà alle anime volontariamente povere gioie intime che il mondo non suppone. — Colui che nella povertà è generoso, riceve dal cielo questo gusto soprannaturale che nostro Signore chiama beatitudine. 

 

Risoluzione. — Posso rifiutarvi questo distacco, o Gesù, quando il vostro Sacro Cuore l'ha praticato così generosamente per arricchirmi dei vostri meriti e delle vostre grazie? Non devo dare il contraccambio ai fratelli arricchendoli della mia povertà volontaria? — Se il mio cuore è libero da ogni attacco ai beni temporali, voi ci entrerete, Gesù, come siete venuto nella stalla di Betlemme. 

 

FIORETTO. — Di' spesso: Vieni, o Santo Spirito: riempi i cuori dei tuoi fedeli, e accendi in essi il fuoco del tuo Amore (300 g. o. v.).

 

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