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MESE DI APRILE

DEDICATO ALLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

GIORNO 1

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Indice

 

  

MEDITAZIONE

 

 

Suor Maria Faustina Kowalska: L'Apostola della Divina Misericordia.

 

"L'umanità non troverà nè tranquillità nè pace, finchè non si rivolgerà con piena fiducia alla mia misericordia" (Parole di Nostro Signore a Suor M. Faustina). La Divina Misericordia manifesta una particolare condiscendenza verso l'umanità dei nostri giorni, così raffreddatasi nella fede per i gravi tormenti che l'opprimono e per l'ansietà terribile d'un avvenire che si profila così incerto ed oscuro. Fin dall'anno 1931, Nostro Signore apparve più volte ad un'umile Religiosa, Suor Maria Faustina, alla quale insegnò una nuova forma di devozione alla Divina Misericordia, comandandole di propagarla e diffonderla in tutto il mondo. Dio manifestò così per mezzo di Suor M. Faustina che Egli vuole condurre l'infelice umanità a cercare il suo rifugio là dove si trova la sola e vera sorgente di ogni salvezza.
Questa Devozione incominciò a propagarsi in Polonia, pochi anni prima della seconda guerra mondiale, ma in un modo piuttosto limitato. Essa si presentò, per la prima volta, al grande pubblico, quando nel 1935, la nuova Immagine di Gesù Misericordioso fu esposta a Wilna, in Ostra Brama, per la solenne chiusura dell'Anno Giubilare del XIX Centenario della Redenzione Umana. Predicava, durante il Giubileo, l'Abate Sopocko, confessore di Suor M. Faustina, sulla Divina Misericordia, esortando il popolo a ricorrere ad Essa con tutta confidenza. Dopo di allora segui un periodo di silenzio; ma in seguito la Devozione tornò a rianimarsi con la pubblicazione di un libretto, stampato in Cracovia nel 1937, che portava impressa l'Immagine di Gesù Misericordioso, con la Novena, la Coroncina della Misericordia Divina e le proprie Litanie; il successo fu meraviglioso; così che per questa stampa, munita dell'autorizzazione del Vescovo, la Devozione cominciò a propagarsi assai bene. Viveva ancora Suor M. Faustina che ebbe la gioia di vedere quanto tale devozione alla Divina Misericordia commovesse i cuori. Ma un maggiore successo lo si ebbe dopo la sua morte, nel 1938, e specie dopo l'annuncio della guerra nel 1939, che la Suora aveva predetta dettagliatamente e che poi difatti, con una crudeltà diabolica, gettò molte nazioni nel precipizio della desolazione; allora migliaia di uomini cercarono il loro rifugio nella devozione alla Divina Misericordia. L'Immagine di Gesù Misericordioso venne esposta, con bellissime cornici, nelle Chiese più frequentate, e vi accorsero i fedeli ad implorare salvezza e d'essere preservati dalle disgrazie dei tempi; molti ex voto attestano le numerose grazie ottenute prodigiosamente. 

 

Suor Maria Faustina Kowalska. 
Suor Maria Faustina (al Battesimo Elena Kowalska) nacque a Glogwice, villaggio non lontano da Lódoz, la più grande città industriale della Polonia, il 25 agosto 1905. Ragazza del popolo, a 20 anni entrò nella Congregazione delle religiose consacrate alla SS. Madre di Dio della Misericordia, note tra il popolo col nome di Suore di S. Maddalena, religiose che si prendono cura dell'educazione delle fanciulle povere e pericolanti. Fu dall'obbedienza successivamente inviata in varie case, a Varsavia, a Plock, Vilna Lagiewniki dove lavorò specialmente in cucina e nel giardino; fu occupata negli uffici vari di pulizia ed ebbe l'incarico di portinaia. Lavorava alacremente come l'ape industriosa, ma in un completo nascondimento. Oltre al lavoro, ciò che occupava e riempiva la sua vita di comunità era la preghiera, anche in mezzo agli atroci tormenti da cui fu spesso travagliata. Una sua consorella dichiara che Suor Faustina non dimostrava, nel portamento esteriore, nessuna particolarità; ma che bastava parlare con lei anche una sola volta, per riportare l' impressione che quella suora fosse diversa dalle altre. Si ammiravano in lei equilibrio di spirito, pace interiore e serenità di cuore. Dal lato esteriore la vita di Suor Faustina si presenta molto semplice e ordinaria, ma edificante ed esemplare, e chi ne ha potuto conoscere l'interno e leggere i «Ricordi Spirituali», scritti da Lei per comando preciso del confessore, non sa resistere alla profonda impressione che lascia di trovarsi dinanzi a un'anima privilegiata dal Cielo con predilezione eccezionale. Per Suor Faustina era chiaro che la perfezione e la santità, che ardentemente bramava e per la quale si era fatta religiosa, non consiste nelle visioni e rivelazioni, bensì in un solido fondamento di virtù. Per questo anche prima di farsi religiosa, ma in modo speciale dopo che entrò in religione, si adoperò con costanza incessante per conquistare la purità del cuore, l'umiltà, la pazienza, la coscienziosità, l'obbedienza, la povertà, la dolcezza, l'operosa carità verso il prossimo, per il quale si mostrò sempre servizievole; il raccoglimento interiore, una profonda pietà e soprattutto l'amore verso Dio. La stessa SS.ma Madre di Dio le indicò la via operosa da tenere nella pratica delle virtù fondamentali alla scuola del Divino Maestro. «Nella solennità dell'Immacolata Concezione — scrive Suor Faustina — ho visto la SS.ma Madre, bella di una bellezza incomparabile. Sorridente, mi disse: Figlia mia, per desiderio di Dio, ti sarò madre in modo particolare; ma desidero che tu mi sia figlia in modo particolare. Desidero che ti eserciti in tre virtù che mi sono più care di ogni altra e sono predilette da Dio. La prima di queste virtù è l'umiltà, umiltà e ancora una volta umiltà. La seconda è la purezza e la terza l'amore di Dio. Poi mi strinse al suo cuore e scomparve. Dopo questa visione la mia anima si sentì mirabilmente attratta verso tali virtù e in esse mi esercito fedelmente. Sono come scolpite nel mio cuore». Lo Spirito Santo infiammava l'anima di Suor Faustina, le faceva sentire l'intima presenza di Dio, la penetrava completamente elevandola a visioni celestiali ed eccelse. Ricordiamo ancora la familiarità che Suor Faustina ebbe con i Cittadini del Cielo. Come leggiamo nel suo diario, molti furono i privilegi che ebbe in questo senso. Si intratteneva con gli Angeli a somiglianza di San Stanislao Kosta. Spesso, specialmente durante la S. Messa, le si manifestava Gesù Bambino. Viveva come nella realtà, scene della Passione del Signore, ed ebbe sublimi rivelazioni della SS.ma Trinità. Questi fatti straordinari non solo la spingevano a un profondo raccoglimento, ma accendevano di più in lei una forte brama infiammata d'amore inestinguibile. Suor Faustina morì, consumata dalla tisi, nella casa madre di Lagiewniki, presso Cracovia, il 5 ottobre 1938. 

 

"Figlia mia, se per tuo mezzo esigo dagli uomini il culto della mia Misericordia, tu devi essere la prima a distinguerti per la fiducia nella mia Misericordia. Esigo da te atti di Misericordia, che debbono derivare dall'amore verso di me. Devi mostrare Misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare Misericordia verso il prossimo: il primo è l'AZIONE, il secondo è la PAROLA, il terzo la PREGHIERA. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della Misericordia e vi è la dimostrazione irrefutabile dell'amore verso di me. In questo modo l'anima esalta e rende culto alla mia Misericordia". "Se un'anima non pratica la Misericordia in qualunque modo, non otterrà la mia Misericordia nel giorno del giudizio. Oh, se le anime sapessero accumulare per sé tesori eterni, non verrebbero giudicate, prevenendo il mio giudizio con la Misericordia". (Dal Diario di suor Faustina)

 

PREGHIERA:
Ti saluto, misericordiosissimo Cuore di Gesù, viva sorgente di ogni grazia, unico rifugio ed asilo per noi. In te ho la luce della mia speranza. Ti saluto, Cuore pietosissimo del mio Dio, illimitata e viva sorgente d'amore, da cui sgorga la vita per i peccatori, e sei fonte di ogni dolcezza. Ti saluto, o ferita aperta nel Sacratissimo Cuore, dal quale sono usciti i raggi della Misericordia da cui ci è dato attingere la vita, unicamente col recipiente della fiducia. Ti saluto, o imperscrutabile bontà di Dio, sempre smisurata e incalcolabile, piena di amore e di Misericordia, ma sempre santa, e come una buona madre chinata verso di noi. Ti saluto, trono della Misericordia, Agnello di Dio, che hai offerto la vita per me, davanti a cui ogni giorno la mia anima si umilia, vivendo in una fede profonda. (Dal Diario di Suor Faustina)

 

FIORETTO - Evita di giudicare gli altri: Scopri che Cristo vive in loro.

 

 

 

 

 

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