MEDITAZIONE
         
         
        GESU'
        NELLE BRACCIA DI SIMEONE 
         
        TESTO.
        — «Quando i genitori introdussero nel Tempio il Bambino Gesù per
        offrirlo a Dio, secondo il rito della legge, Simeone lo prese tra le
        braccia e benedisse Dio». (Luc. II, 27). 
         
        1.
        PRELUDIO. — Vedere il Tempio, le sue proporzioni grandiose, i suoi
        magnifici particolari... profusione di marmi e d'oro. 
         
        2.
        PRELUDIO. — Prendi e ricevi, mio Dio, il tuo Gesù, mio Salvatore e
        ricevimi con Lui. 
         
        1.
        PUNTO. — Simeone prese Gesù tra le braccia. — Dopo una lunga
        carriera di giustizia e di meriti, ecco la sua ricompensa: portare tra
        le braccia il figlio dell'Eterno. Ah, egli non rimpiange d'aver vissuto
        a lungo puro e santo, d'avere aspettato, di non essersi scoraggiato, di
        avere fatto sua occupazione e sua professione il pregare per la venuta
        del Messia e lo sperare, senza debolezza, di vederlo finalmente. Egli Lo
        vede: «Molti profeti e molti giusti desideravano di vedere quel che voi
        vedete e non lo videro, e di udire quel che udite e non lo udirono» (Matt.
        XIII, 15). E voi, santo vecchio, avete questa felicità. «Arrivato
        all'estremo limite del vecchio tempo, gli è dato di vedere l'aurora dei
        tempi nuovi, d'essere dopo San Giuseppe e San Giovanni Battista,
        l'ultimo e il primo, l'ultimo della legge di Mosè, il primo della legge
        della grazia di Gesù Cristo; giudeo per la sua religione, cristiano per
        il suo amore e la sua riconoscenza». Ha avuto il bene di non morire «prima
        d'aver visto il Cristo del Signore!». 
         
        2.
        PUNTO. — Simeone benedice Dio; e con quale cuore! Alzando verso il
        cielo nelle sue braccia tremanti questo Bambino Salvatore, egli L'offre
        a Dio e Lo ringrazia d'averlo dato alla terra. Le sue lacrime scendono
        dolci ed abbondanti, inondano le sue guance rugose, la sua veneranda
        barba e forse anche il caro piccolo Gesù ch'egli stringe al cuore;
        vorrebbe stringerlo così forte da farlo entrare, dimorare ed essere uno
        solo con lui... La sua felicità non va fino a questo punto e la mia
        invece vi arriva nella santa Comunione. E' lo stesso Dio che è deposto
        sulle mie labbra; lo stesso che introduco nel mio cuore, lo stesso che
        offro al Padre per la mia salute e per la salute del mondo, lo stesso
        che mi fa uno con Lui... Quale onore, quale grazia, quale felicità, e
        potrò io mai ringraziare benedire Dio come Egli merita per avermeLo
        consegnato, anzi abbandonato!.... 
         
        Colloquio
        con il Bambino Gesù nelle braccia di Simeone e nel mio cuore. 
         
        RISOLUZIONI
        riguardanti il ringraziamento dopo la santa Comunione. 
         
        ESEMPIO.
        Il Re D. Filippo Terzo di Spagna e la Regina Donna Margherita stavano in
        gran desiderio di ricevere da nostro Signore un frutto del loro
        matrimonio. Era in quei tempi famosa la virtù eroica di fra Francesco
        Carmelitano Scalzo, grande devoto del S. Bambino Gesù. A questo Servo
        del Signore si raccomandarono quelle Maestà per ottenere il desiderato
        frutto. Il Religioso ricorse al Santo Bambino, e non passò un anno, che
        la Regina si trovò in attesa dell'Infanta Donna Anna, la quale fu poi
        Regina di Francia. Ma quantunque il parto dell' Infanta fosse di gran
        consolazione a quei due Regnanti, non restarono pienamente consolati,
        dal momento che il lor maggior desiderio era d'avere un figlio maschio
        per lo stabilimento della loro Monarchia. Di nuovo si raccomandarono a
        fra Francesco, e questi in un colloquio che ebbe con quelle Maestà in
        Madrid, promise di impetrare questa nuova grazia dal Santo Bambino con
        la speranza di una felice riuscita. E tale fu veramente: la Regina ebbe
        in seguito il felice Parto del Principe Filippo Quarto, che fu poi Re
        delle Spagne. 
         
        FIORETTO
        - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: O Santissimo Bambino Gesù,
        istruisci l'anima mia.