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MESE DI MARZO

DEDICATO A SAN GIUSEPPE

 

 

GIORNO 16

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Indice

 

  

MEDITAZIONE

 

 

Fuga in Egitto. 

 

1. Considera, o cristiano, come cercando re Erode di uccidere il Bambino Gesù un Angelo del Signore apparve in sogno a S.Giuseppe, ordinandogli di fuggire in Egitto con la sua sposa SS. e con il figlio di Lei. S.Giuseppe, obbediente sempre alla volontà di Dio, si alza subito, sveglia la Vergine, e tutti e due con il Bambino si incamminano verso quel lontano paese. Quante fatiche, quante privazioni avranno dovuto sopportare i santi viaggiatori in quella fuga! Forse, dopo aver camminato un giorno intero, alla sera saranno stati costretti a ricoverarsi sotto qualche albero o dentro qualche caverna, per non avere incontrato case, o per essere stati respinti come già a Betlemme. Qualche volta non avranno avuto pane per sfamarsi, e forse neanche acqua in quei luoghi deserti. Oh! come alla considerazione di tanti patimenti della Sacra Famiglia devi arrossire tu, a cui tanto rincresce il sopportare un incomodo, alle volte anche leggero. 

 

2. La fede e l'obbedienza risplendono in ogni circostanza della vita di S.Giuseppe. E' vero che un Angelo gli aveva rivelato che il figlio della sua sposa era il Figlio di Dio medesimo; è vero che lo aveva visto adorato dai pastori e dai Magi. Ma ora vederlo fuggire innanzi ad un re di questa terra, quasi non potesse difendersi, un'anima di minor fede di S.Giuseppe avrebbe forse dubitato se quel Bambino fosse il Creatore del mondo, il re del Cielo, ai cui cenni stanno pronti tutti gli Eserciti della milizia celeste. S.Giuseppe non dubita un istante: egli non cerca di capire i disegni e le intenzioni di Dio: a lui basta obbedire. Forse vi sarebbero altri modi di sfuggire la crudeltà di Erode; forse potrebbe recarsi in qualche paese più vicino, poiché Erode aveva ordinato che fossero uccisi i bambini solamente in Betlemme e nei dintorni... Ma l'Angelo aveva detto a Giuseppe: fuggi in Egitto, e Giuseppe non cerca altro e obbedisce. Oh come devi confonderti tu che cerchi tanti pretesti e tante scuse per non obbedire; tu che vuoi sempre sapere il motivo di quello che ti si comanda. In questo modo perdi la metà del merito che avrebbe un'obbedienza pronta e fedele. 

 

3. Anche te il Signore metterà alla prova in qualche circostanza. Imita S.Giuseppe. Quando sarai certo che è un superiore colui che t'impone, od anche solamente ti consiglia qualche cosa, pensa subito che è Iddio medesimo che parla e quindi prontamente e con fedeltà obbedisci. Tutta la vita di S.Giuseppe si può dire, non fu altro che una obbedienza continua, a somiglianza del suo figlio putativo Gesù il quale fu obbediente fino alla morte di croce. Considera ancora che la via dell'obbedienza è la più sicura e la più ricca di meriti: più sicura perchè segnata da Dio, più ricca di meriti perchè rende preziose agli occhi di Dio anche le cose più piccole e, per se stesse, indifferenti. 

 

ESEMPIO. A tutti è nota la devozione di S.Teresa di Gesù per il grande Patriarca S.Giuseppe. Ecco una grazia da lei ricevuta quando aveva ventidue anni. Una malattia orribile di paralisi l'aveva colpita e per oltre due anni l'aveva quasi resa immobile. Veduto inutili tutte le risorse dei medici della terra, mi decisi, sono parole della Santa, di ricorrere a quelli del cielo... Scelsi come mio protettore S.Giuseppe, e a lui mi raccomandai con tutto l'ardore dell'anima mia. Il suo soccorso apparve manifesto. Questo tenero padre dell'anima mia, quest' amantissimo protettore si affrettò a trarmi dal misero stato in cui languivo, come mi tolse da pericoli più grandi di altro genere che sovrastavano alla mia eterna salute. Per colmo di ventura egli mi esaudì sempre al di là delle mie preghiere e delle mie stesse speranze. Nè mi ricordo d'averlo finora pregato di grazia alcuna, ch'egli non m'abbia ottenuta. Cosa veramente di meraviglia sono le insigni grazie che Dio mi ha fatte, ed i pericoli tanto dell'anima, quanto del corpo, da cui mi ha liberata per la mediazione di questo benedetto Santo... Vuole con ciò il Signore darci a conoscere che a quel modo stesso che in questa terra d'esilio volle essergli soggetto, riconoscendo in Lui l'autorità di un padre putativo e di un custode, si compiace tuttora in cielo di far la sua volontà con l'esaudirlo in quanto gli chiede. (dalla Vita Capo VI) 

 

Fioretto. - Ad imitazione di S.Giuseppe proponi di essere obbediente ai tuoi superiori. Recita tre Pater al Santo perchè ti ottenga questa grazia. 

 

 

 

 

 

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