Rimanere,
insegnare, ricordare
Il Padre vi darà un altro 'Paràclito': nome che
significa 'Colui che è chiamato accanto', 'Uno
accanto a noi', a nostro favore, non 'contrò di noi;
perché quando anche il cuore ci accusi, ci sia
qualcuno più grande del nostro cuore: nostro
Difensore. Perché quando siamo sterili e tristi, sia
accanto come vento che porta pollini di primavera,
come fuoco che illumina la notte: Creatore e
Consolatore. Perché quando siamo soli, di solitudine
nemica, sia colui che riempie la casa, il Dio vicino,
che avvolge, penetra, fa volare ad altezze nuove i
pensieri, dà slancio a gesti e parole, sulla misura
di quelli di Cristo. Rimarrà con voi per sempre, vi
insegnerà ogni cosa, vi ricorderà tutto quello che
vi ho detto. Tre verbi pieni di bellissimi significati
profetici: «rimanere, insegnare e ricordare». Che
rimanga con voi, per sempre. Lo Spirito è già qui,
ha riempito la casa. Se anche io non sono con Lui, Lui
rimane con me. Se anche lo dimenticassi, Lui non mi
dimenticherà. Nessuno è solo, in nessuno dei giorni.
Vi insegnerà ogni cosa: lo Spirito ama insegnare,
accompagnare oltre verso paesaggi inesplorati, dentro
pensieri e conoscenze nuovi; sospingere avanti e
insieme: con lui la verità diventa comunitaria, non
individuale. Vi ricorderà tutto: vi riporterà al
cuore gesti e parole di Gesù, di quando passava e
guariva la vita e diceva parole di cui non si vedeva
il fondo.
Pentecoste è una festa rivoluzionaria di cui non
abbiamo ancora colto appieno la portata. Il racconto
degli Atti degli Apostoli lo sottolinea con
annotazioni precise: venne dal cielo d'improvviso un
vento impetuoso e riempì tutta la casa. La casa dove
gli amici erano insieme. Lo Spirito non si lascia
sequestrare in luoghi particolari che noi diciamo
riservati alle cose del sacro. Qui sacra diventa la
casa. La mia, la tua, tutte le case sono ora il cielo
di Dio. Venne d'improvviso, e i discepoli sono colti
di sorpresa, non erano preparati, non era programmato.
Lo Spirito non sopporta schemi, è un vento di libertà,
fonte di libere vite. Apparvero lingue di fuoco che si
posavano su ciascuno. Su ciascuno, su ciascuno di noi.
Nessuno escluso, nessuna distinzione da fare. Tocca
ogni vita, è creatore e vuole creatori; è fuoco e
vuole per la sua Chiesa coscienze accese e non
intorpidite o acquiescenti. Lo Spirito porta in dono
un sapore di totalità, di pienezza, di completezza
che Gesù sottolinea per tre volte: insegnerà ogni
cosa, ricorderà tutto, rimarrà per sempre. E la
liturgia fa eco: del tuo Spirito Signore è piena la
terra. In Lui l'uomo, e il cosmo, ritrovano la loro
pienezza: abitare il futuro e la libertà, abitare il
Vento e il Fuoco, come nomadi d'Amore.