- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

2a settimana TEMPO ORDINARIO (Mc 3,1-6)

 

In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. C'era un uomo che aveva una mano inaridita, e lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato per poi accusarlo. 
Egli disse all'uomo che aveva la mano inaridita: “Mettiti nel mezzo!”. Poi domandò loro: “È lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?”. Ma essi tacevano. 
E guardandoli tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse a quell'uomo: “Stendi la mano!”. La stese e la sua mano fu risanata. 
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.

 

Come vivere questa Parola?
Se Gesù è quel dono d'amore del Padre per la salvezza di tutti, come può non effondere ‘sempre' la sua magnanimità?
Per Dio non ci sono né giorni festivi né ferie: il Suo Amore sempre dona e sempre si dona.
Dunque il rigidismo giudaico del sabato non viene da Dio. Il giorno dedicato al Signore: il sabato per gli ebrei, la domenica per noi cristiani, qualunque altro giorno della settimana per le altre fedi religiose, non può consentire e giustificare l'astensione dall'amare, curare, visitare e nutrire quanti sono nel bisogno.
Mai una scelta in nome di una fede religiosa può condurre a indifferenza, chiusura e rifiuto dell'altro. A qualunque razza appartenga. Quando ciò avviene è adulterio da ogni fede e religione!

 

Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo luce di Spirito Santo per snidare ogni tendenza egoistica e pregiudiziale verso i miei fratelli e sorelle vicini o lontani che siano, a qualunque religione appartengano. Mi domando se anch'io in nome della mia fede sono razzista o perbenista.
Signore Gesù, che anche le mie mani rattrappite dall'egoismo si aprano al suono della tua voce in gesti di fraternità universale.

 

La voce di un testimone
Io, piccola creatura, uomo, sono stato chiamato da essere trasformato in Dio per partecipazione. E ciò che mi trasforma è la carità, che Dio ha infuso nel mio essere.
Carlo Carretto

 

Casa di Preghiera San Biagio FMA

 

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