- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

3a settimana TEMPO ORDINARIO (Mc 12,13-17)

 

In quel tempo, i sommi sacerdoti, gli scribi e gli anziani mandarono a Gesù alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: “Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?”. Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: “Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda”. Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: “Di chi è questa immagine e l'iscrizione?”. Gli risposero: “Di Cesare”. Gesù disse loro: “Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio”. E rimasero ammirati di lui.

 

 

Come vivere questa Parola?
La trappola è ben tesa, non c'è che dire: pagare o no le tasse ai romani? Non è mai una gioia pagare le tasse, ma farlo agli invasori! La domanda è ben posta e può trarre in inganno: se Gesù dice "sì" sembra avvallare l'occupazione romana. Se dice "no" si mette dalla parte dei violenti che sognano una rivolta. Nonostante l’ambiguità dell’interrogativo, Gesù ne esce benissimo, come al solito: chiede una moneta e , a sua volta, fa una domanda che destabilizza i suoi interlocutori. Non si inoltra in nessuna delle due risposte che i giudei si aspetterebbero. Il Maestro chiede di andare oltre e parla del diritto di Dio, perché tale esigenza trascina con sé quella di rispettare il diritto dell’imperatore. Rileggendo nell’oggi questo Vangelo scopriamo che tutta la tradizione cristiana, come è ben scritto nella Lettera a Diogneto, ci situa e ci impegna nella doppia cittadinanza: quella terrena e quella celeste. Per seguire da vicino Gesù dobbiamo essere, al contempo, buoni cristiani e onesti cittadini.

 

Nella preghiera di oggi chiederò al Signore di concedere, a me e soprattutto ai governanti, il dono dello Spirito per collaborare alla costruzione di un mondo nuovo.

 

La voce di un teologo e biblista
La voce Un giorno, ogni credente dovrà fare questa scelta: tra Cesare e Gesù. Talora questa scelta è chiara; molto più spesso, è oscura e sottile. Ma nessun cristiano può evitarla interamente, perché di questi due, Dio e il denaro, non si può amare uno senza odiare l’Altro.
A. Louf

 

Commento di Sr Graziella Curti

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco, Roma

 

 

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