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Vangeli dei giorni feriali -
COMMENTO
AL VANGELO
24a
settimana TEMPO ORDINARIO (Lc
7,31-35)
In quel tempo, il Signore disse: “A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri:
Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato: vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!
È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: Ha un demonio.
È venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori. Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”.
Dopo duemila anni non credo sia cambiata molto la percezione che Gesù descrive nella pagina del Vangelo di oggi: “A chi dunque paragonerò gli uomini di questa generazione, a chi sono simili? Sono simili a quei bambini che stando in piazza gridano gli uni agli altri: Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato; vi abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. Siamo degli incontentabili e usiamo ogni pretesto per non assumerci mai veramente la responsabilità di ciò che abbiamo davanti a noi. Così se incrociamo una personalità esigente come quella di Giovanni Battista cominciamo a dire che le sue richieste sono troppo eccessive e che Dio non vorrebbe mai una simile radicalità, tranne poi accorgerci che Giovanni non chiedeva alla gente di andare sulla luna ma di vivere alla luce del sole, onestamente, umilmente, e smettere così di indossare delle maschere. Se invece la personalità che incontriamo è quella di Gesù allora cominciamo a dire che c’è troppo buonismo, troppa vicinanza, troppa compassione nel suo modo di fare, tranne poi accorgerci che nessun buonista accetterebbe di morire per qualcun altro. La verità è che polemizziamo su tutto per non impegnarci in nulla. Conclude Gesù: “Ma alla sapienza è stata resa giustizia da tutti i suoi figli”. Sono le nostre scelte a rivelare di chi siamo davvero discepoli e figli.
Don Luigi Maria Epicoco
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COMMENTO
(Vangeli Feriali)
Ha ragione il Signore, assolutamente. Siamo come dei bambini viziati, mai contenti di ciò che accade, sempre pronti a lamentarci di tutto e di tutti, ovviamente anche di Dio. Pronti a fare l'elenco della cose che non funzionano, di come Dio dovrebbe amministrare il nostro piccolo pianeta e, principalmente, la nostra vita. Anzi: alcuni, in fondo, pensano che se la nostra vita è piena di soddisfazione e di successi allora Dio è buono. Se invece inciampiamo da un ostacolo all'altro, allora Dio non esiste o è malvagio. Se la smettessimo di frignare! E di mettere il nostro piccolo ego ipertrofico al centro di ogni scelta! Gesù è accusato di essere poco mortificato, poco credibile come profeta. Non come il Battista, lui sì!, consumato dal digiuno e dal vento del deserto. Solo che, a suo tempo, proprio il Battista era continuamente criticato per i suoi eccessi. Così succede anche nelle nostre comunità: siamo sempre in ritardo di un parroco, di un vescovo, di un papa... quello di prima sì che era meglio! Insomma, amici, proviamo a crescere, una buona volta e a diventare adulti nella fede!
Paolo Curtaz
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(Vangeli Feriali)