MESE DI APRILE

DEDICATO ALLA DIVINA MISERICORDIA

 

 

GIORNO 25

 

 

MEDITAZIONE

 

Altri Apostoli della Divina Misericordia: Luisa Margherita Claret de la Touche.

 

Nel 1902 l'umile religiosa francese, Luisa Margherita Claret de la Touche, della Congregazione della Visitazione, riceveva nell'orazione lumi, che l'attiravano verso il culto dell'Amore Infinito di Dio, passando per il Sacro Cuore di Gesù Cristo. Fu investita contemporaneamente della missione di trasmettere queste vedute interiori vecchie e nuove insieme, destinate a portare un contributo di luce e di entusiasmo a tanti cuori, desiderosi di vedere in Dio un Padre che ama e si china sulle miserie umane in un abbraccio di misericordia e di perdono. Ma l'opera di questa Religiosa doveva privilegiare i sacerdoti, come Gesù stesso le aveva definito la missione da compiere: "Margherita Maria ha mostrato il mio Cuore al mondo; tu mostralo ai miei sacerdoti, attirali tutti al mio Cuore". "Far sentire per il sacerdote la grave necessità di formare il suo cuore, di ispirare la sua vita al Modello ineffabile del Cuore di Gesù: ecco un soggetto degno del più alto interesse". Il 14 maggio 1915 Madre Luisa Margherita moriva a Vische Canavese, in diocesi di Ivrea, ove aveva aperto una Casa della Visitazione, "avente lo scopo specifico di pregare per i sacerdoti e di essere la radice nascosta che doveva alimentare, con la preghiera e l'immolazione, l'Opera sacerdotale".

 

* * * 

 

La serva di Dio, Madre Luisa Margherita, dopo aver meditato sulla parabola del figliol prodigo, scrive: "Questa parabola è un'immagine squisita, tracciata dalla mano stessa di Gesù, della Misericordia Infinita del Cuore di Dio. Come è bello osservarne minutamente ogni tratto, vederne le divine bellezze". Ecco le sue riflessioni, a questo riguardo: "Dio è Amore Infinito. E questo Amore Infinito, quest'essenza divina di per se stessa non ha forma. E' un vasto mare che nessuna cosa circoscrive, una luce che nessuno ostacolo limita; ma fuori di Se stesso l'Amore Infinito prende diverse forme, affinché lo possiamo conoscere. Una delle forme dell'Amore, la più attraente per le nostre anime peccatrici, è la forma divina della Misericordia, è una forma dell'amore adattata a noi peccatori ma è veramente l'Amore, l'Amore Infinito, identico, increato, eternamente vivo e operante". Fatta questa precisazione, ella dichiara che "l'Amore Infinito ha cinque termini divini, cinque proprietà sacre, cinque operazioni; e ogni forma dell'Amore, per il fatto stesso che è l'Amore, ha pure questi stessi termini, le stesse proprietà, le stesse operazioni". Quali sono tali termini, proprietà e operazioni? "L'Amore Infinito è Creatore, Mediatore, Redentore, Illuminatore, Glorificatore". La Serva di Dio ne offre la spiegazione riferendosi alla divina misericordia: "La Misericordia è creatrice nel senso che crea nell'anima pentita una purezza nuova. È mediatrice, perché s'interpone tra il peccato e la giustizia divina e accosta l'amore pentito all'Amore che perdona. E redentrice, perché riscatta l'anima dal peccato e la libera purificandola. È illuminatrice, perché essa, ed essa sola, illumina e fa vedere nello stesso tempo la miseria del peccatore e la bontà di Dio. Infine è glorificatrice, perché è la Misericordia che dà il Cielo alle anime e, per mezzo della loro salvezza, dà gloria a Dio". Se queste sono le connotazioni della divina misericordia, come va considerata nei suoi confronti la nostra miseria? Madre Luisa Margherita risponde, scrivendo a un sacerdote: "Vede, Padre, la nostra miseria non è nulla presso l'Amore Infinito. Non è neppure un piccolissimo granello di sabbia gettato nell'oceano. Può forse un granellino di sabbia impacciare i flutti dell'oceano quando vogliono salire, discendere, traboccare, sommergere terre immense? Sì, Padre, la sua miseria e la mia, per quanto grandi, non potranno mai impedire l'Opera dell'Amore Infinito". Mostrando, poi, la sua meraviglia per una parte della lettera che lo stesso sacerdote le aveva inviato, ella gli osserva: "Mi è impossibile capire come possa lei pensare che la sua miseria possa sorpassare la potenza di Dio. Ma, Padre, la sua miseria umana, la mia, quella di tutto il mondo, sono atomi in confronto all'Amore Infinito e alla divina Onnipotenza. Se io pensassi un istante che la mia miseria è più grande della Misericordia di Dio e più forte della sua potenza, crederei di fare il più grande peccato della mia vita". La Serva di Dio ha cura, peraltro, di far conoscere che l'Infinito Amore deve effondersi sulla miseria umana. Gesù stesso le aveva detto: "Non comprendi tu che l'Amore, sempre attivo, simile ad un fiume dalle acque abbondanti, ha bisogno di scorrere e di precipitarsi?". "Sì - gli risponde -, l'Amore deve effondersi, ma perché sulla mia miseria?". E Gesù a lei: "La tua miseria mi attira, perché sono la Misericordia; la tua debolezza mi cattiva [ottiene la mia benevolenza], perché sono l'Onnipotente; le tue colpe mi reclamano, perché sono il Puro e mi sono santificato per te". Non rivolge Gesù queste stesse parole anche a noi? Perché, allora, non confidiamo ciecamente in Lui, senza aver paura di nulla? Sì! Il Signore - ella rivela - "mi fece intendere che ciò che più piace a Dio è la confidenza della sua creatura in Lui". Quindi, ella puntualizza: "Se anche l'anima avesse peccato mille volte, dopo il millesimo peccato dovrebbe ritornare a Lui con quella confidenza che non esclude né un giusto timore, né un vero dolore". Il Signore - ella prosegue - "mi fece vedere che la confidenza contiene o produce gli atti di tutte le virtù. Suppone necessariamente la fede; è così intimamente connessa con la speranza che sembra fare con essa una medesima virtù, benché ne sia una forma più intima e più dolce; è, di per se stessa, un atto di amore eccellente, un atto reale e sensibile". Asserito, inoltre, che la confidenza "è un atto di sovrana giustizia", "è una forza", "mette l'anima nella dipendenza di Dio", "è un atto perfettissimo di umiltà", "è un omaggio sovrano a tutti gli attributi divini", Madre Luisa Margherita conclude: "L'anima che confida riconosce la potenza di Dio, fa assegnamento sulla sua sapienza si abbandona alla sua giustizia, riposa sul suo amore. E dunque un atto di adorazione che essa compie, di un'adorazione piena di rispetto e di amore. Chi mai potrebbe dire la potenza che un'anima confidente acquista su Dio stesso? Essa, o Gesù, affascina talmente il tuo adorabile Cuore, che ottiene più di quanto desidera: ottiene le testimonianze del tuo amore, il perdono delle sue mancanze e l'inestimabile grazia di vivere in Te, nell'unione di uno stesso spirito". Gettiamo, dunque, noi stessi, le nostre miserie e i peccati, con animo contrito e umiliato nel Cuore di Gesù e confidiamo ciecamente in Lui. 

 

PREGHIERA:

Padre buono ed eterno, che nel battesimo ci unisci alla morte e risurrezione di Cristo, e ci chiami a condividere il suo sacrificio di oblazione, donaci dí cooperare all'opera di misericordia che il tuo Spirito suscita nella Chiesa e nel mondo. Per intercessione del Cuore immacolato di Maria, Madre e Mediatrice della tua misericordia, trasformaci in Cristo tuo dono di amore all'umanità, e donaci un cuore simile al suo. Fa' che siamo offerti e per annunciare in parole e ín opere la tua Misericordia che salva. Amen.

 

FIORETTO - Ripetere durante il giorno la giaculatoria: "O Padre, per l'intercessione di Madre Luisa Margherita, donami un cuore simile a quello di Cristo, a gloria e lode della tua Misericordia."

 

 

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