MESE DI MARZO

DEDICATO A SAN GIUSEPPE

 

 

GIORNO 14

 

 

MEDITAZIONE

 

Ancora della Nascita del Santo Bambino.

 

1. Considera, o cristiano, come appena nato Gesù Bambino, la Vergine lo involse nei poveri panni che aveva portato con sè, e lo depose nella mangiatoia sopra un po' di paglia, e poi con Giuseppe si inginocchiò innanzi alla greppia e tutti e due, per primi, adorarono il Figlio di Dio fatto uomo; offrirono a lui i loro cuori e i loro servigi; e tanta fu la consolazione che provarono ai piedi di Gesù che bastò a compensarli infinitamente di tutti i disagi, degli stenti e dei rifiuti patiti per suo amore. Intanto, appena nato il Bambino, una schiera di Angeli discese dal cielo sulla capanna a cantare festosamente: Gloria a Dio nel più alto dei cieli, e pace in terra agli uomini di buona volontà; quel cantico così soave, che fu incominciato dagli Angeli sulla capanna di Betlemme, fu compiuto dalla Chiesa, e tutti i giorni si canta nella santa Messa. 

 

2. Appena nato il Bambino celeste, un Angelo tutto sfolgorante di luce e di gioia apparve ad alcuni poveri e santi pastori, che facevano la guardia al loro gregge in quei dintorni, e disse loro: una grande notizia ho io a darvi; è nato il Redentore del mondo; andate presso Betlemme, e troverete il Bambino adagiato in una greppia. A quell'annuncio i pastori si accordarono fra di loro, e presi con sé vari doni di panni e di agnelli, si avviarono verso il luogo indicato dell'Angelo, e trovarono di fatto il Bambino con la sua madre e S.Giuseppe. Introdotti nella capanna da S.Giuseppe s'inginocchiarono anche essi innanzi a Gesù; riconobbero in quel Bambino il Figlio di Dio fatto uomo, il Messia desiderato ed aspettato; l'adorarono profondamente e gli offrirono i loro doni; e poi con il cuore pieno di gioia ritornarono alle loro famiglie, benedicendo Iddio e raccontando le meraviglie che avevano vedute. 

 

3. Oh come fu grande la consolazione di Maria e di S.Giuseppe nella comparsa degli Angeli e nella venuta dei Pastori! Oh come il cuor loro si riempì di gioia nel veder riconosciuto il Bambino per Figlio di Dio e Redentore del mondo! Così Iddio, d'ordinario, anche su questa terra, cambia in consolazioni le amarezze sopportate con rassegnazione per suo amore. Considera ancora come i primi chiamati alla conoscenza del Messia non furono i ricchi e gaudenti di Betlemme, ma furono i poveri e semplici pastori, per farti capire che agli occhi di Dio, vale di più la povertà rassegnata, che la ricchezza superba; più le tribolazioni che i godimenti; agli occhi suoi vale più una lacrima versata in segreto, con rassegnazione, che tutte le prepotenze dei superbi del secolo. Non ti lamentare dunque se in questo breve pellegrinaggio della vita il Signore ti vuole far parte delle sue croci, poichè, oltre alla pace ed al gaudio che egli è solito far sentire a chi soffre rassegnato, un gran premio ti prepara in paradiso.

 

ESEMPIO. S.Alfonso Maria dei Liguori è riconosciuto come il più grande devoto di Maria SS. nel suo secolo. In tutte le Missioni che egli predicò, e sono innumerevoli, non lasciò mai la predica della Madonna; scrisse un gran numero di poesie devote in onore di Maria Ss.ma; scrisse il libro conosciutissimo «le Glorie di Maria». Non è tanto conosciuta la sua devozione a S.Giuseppe; eppure scrisse anche dei discorsi e delle orazioni bellissime a S.Giuseppe, del quale fu devotissimo. Nè poteva essere diversamente, essendo impossibile essere devoto di Maria senza essere anche devoto di S.Giuseppe. Ma non sono abbastanza noti gli ultimi istanti del santo Vescovo. In punto di morte fu sentito balbettare: oh quanti nemici stranieri! Un sacerdote che l'assisteva, sentendo queste parole, gli ricordò che Gesù era morto per noi, e gli suggerì di offrire a Dio il sacrificio della sua vita. In seguito fu visto muovere le labbra e fissò gli occhi sopra un'immagine di Maria; però non si potè capire quello che dicesse. Si intese però la recita dell'Ave Maria. Gli fu presentata un'altra immagine. Egli la prese fra le mani, la fissò, e poi rivolto a colui, che gliel'aveva presentata, disse: É S.Giuseppe! sì, gli fu risposto, e conviene che si raccomandi a Lui. A queste parole il moribondo si pose a balbettare preghiere, e continuò a fissare l'immagine di S.Giuseppe con aria sorridente, e stette in tale posizione finchè i suoi occhi si chiusero nel sonno della morte. 

 

Fioretto. - Ad imitazione dei santi Pastori fa un'altra visita a Gesù Sacramentato, portando un cuore mondo dal peccato e pieno di amor di Dio. - Recita un Pater a S.Giuseppe affinché ti presenti egli stesso a Gesù. 

 

 

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