MESE DI MARZO

DEDICATO A SAN GIUSEPPE

 

 

GIORNO 15

 

 

MEDITAZIONE

 

La venuta dei Magi. 

 

I. Mentre gli Angeli annunciavano ai poveri pastori di Betlemme la nascita del Redentore del mondo, una stella miracolosa si faceva vedere nell'oriente, con la quale Iddio chiamava presso la culla del S.Bambino anche i signori nella persona dei tre Re Magi. Venuti questi dietro la guida della stella a Gerusalemme, città capitale della Palestina, ed avendo chiesto del nato Messia, da re Erode furono inviati a Betlemme dove ebbero la fortuna di conoscere e adorare il nato Redentore, offrire al santo Bambino i loro doni, ed essere le primizie dei gentili chiamati alla fede. Nuova consolazione per Maria e Giuseppe, i quali godevano in cuor loro nel vedere il Figlio di Dio riconosciuto e le anime chiamate alla salute eterna. 

 

2. Dopo aver riconosciuto e adorato il nato Messia i santi Magi, avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, ritornarono ai loro paesi per un'altra via. Erode, dopo averli aspettati per alcun tempo, si credette da loro deriso, e nella speranza di potere comprendere nella strage anche il Bambino di Betlemme, ordinò che si uccidessero là e nei dintorni tutti i bambini che non avessero ancora compiuti due anni di età. Questo decreto venne ben presto a conoscenza di S.Giuseppe, ed è facile immaginare qual colpo terribile fu per il suo povero cuore: vedersi in pericolo di perdere Gesù, quanto aveva di più caro e prezioso al mondo, e per il quale avrebbe dato volentieri mille volte la vita. Egli però non perdette la sua fede, non dubitò di quanto gli aveva rivelato l'Angelo a Nazaret. Egli sapeva che quel Bambino era il Figlio di Dio e il padrone dell'universo, Adorò i disegni della Provvidenza, disposto a compierli tutti e nel modo voluto da Dio.

 

3. Considera di nuovo, o cristiano, come la vita di S.Giuseppe fu tutta un intreccio di croci e di consolazioni, di rose e di spine. Già si è visto nelle precedenti considerazioni e si vedrà ancora in seguito. E così è la vita di tutti i servi di Dio, di tutti i buoni cristiani. Il Signore manda le consolazioni per farti Coraggio, perchè non ti perda d'animo; ti manda le tribolazioni per purificarti delle tue colpe, per distaccarti dalla terra, per provare la tua fedeltà, perchè ti conformi al grande modello di tutti gli eletti, Gesù Cristo Signor Nostro, il quale fin da Bambino soffrì e terminò la sua vita sulla croce. Perciò, al fine di star fermo nel servizio di Dio, nelle pene devi pensare che presto finiranno, e dopo di esse verrà il gaudio; e nelle consolazioni e nelle prosperità non devi dimenticare che esse, su questa terra, non possono durare sempre, e che presto verranno le contrarietà, quindi prepararti ad incontrarle con rassegnazione e con merito.

 

ESEMPIO. Una persona unita con i vincoli di parentela ad una famiglia che aveva perduta la fede, gemeva da anni sulla disgrazia di quelle anime. I figli erano allevati lontani dalla chiesa e dalle pratiche della Religione, e, per conseguenza, dati alla mondanità ed anche al vizio. Un giorno venne in mente a quella persona di raccomandarli a S.Giuseppe, facendoli iscrivere tutti ad una Compagnia religiosa intitolata a S.Giuseppe. Da quel giorno quella pia persona non cessò più di raccomandare quella famiglia disgraziata al patrocinio di S.Giuseppe. Intanto uno dei figli di quella famiglia cadeva infermo: aveva 25 anni. La malattia si manifestò grave ben presto; e allora la parente moltiplicava le sue preghiere e le sue lacrime per il povero giovane, visitandolo sovente. Ad assistere quell'infermo negli ultimi giorni fu chiamata una Suora infermiera. Era questa già una grazia di S.Giuseppe. La notte precedente la sua morte quel giovane chiamò di sua volontà spontanea un Sacerdote per confessarsi, e subito dopo fece la sua Comunione, che era la prima e fu anche l'ultima. Prima di rendere la sua anima a Dio, non potendo più articolare parola, chiese, con un gesto, il Crocefisso che pendeva dal petto della Suora, lo baciò parecchie volte con ardore, e lo strinse fra le mani fino alla morte. (dalla Crociata) 

 

Fioretto. - Recita tre Pater ai Santi Magi, perché ti ottengano la fedeltà nel servizio del Signore. 

 

 

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