MESE DI MARZO

DEDICATO A SAN GIUSEPPE

 

 

GIORNO 29

 

 

MEDITAZIONE

 

Gloria di San Giuseppe in cielo.

 

1. Considera, o cristiano, come il Signore ha preparato un regno di gloria per chi lo avrà amato e servito su questa terra. Ora quale sarà la gloria preparata da Dio a S.Giuseppe? Questa deve essere tutta particolare perchè Iddio si è degnato di prometterla specialmente. Qui custos est Domini sui glorificabitur: il custode del suo Signore sarà glorificato. Ora non fu S.Giuseppe il custode di Gesù? Per Lui preparò il Signore una gloria particolarissima. E perciò il suo trono in cielo non devi cercarlo tra i troni dei Patriarchi, dei Profeti, degli Apostoli, dei Martiri, dei confessori, dei vergini: neppure lo troveresti fra i troni delle gerarchie angeliche. Come qui in terra ebbe da Dio un posto specialissimo accanto a Gesù ed a Maria, così in cielo il suo trono è accanto a quello di Gesù e di Maria, dove uniti formano come un paradiso a parte. Gesù non vuole da sé disgiunto in cielo Colui che tanto ebbe vicino qui in terra. 

 

2. La gloria in cielo è proporzionata all'amore con il quale ciascuno amò Iddio qui in terra; ai meriti che ciascuno si acquistò durante il pellegrinaggio di questa vita. Ma chi, dopo Maria, amò Gesù più che S.Giuseppe? Chi più di S.Giuseppe lavorò e soffrì per amore e per il servizio di Gesù? Già s'è visto durante questo mese quanto sia stata la santità di Giuseppe. Ora, proporzionata alla santità Iddio prepara la gloria ai suoi servi. E come non vi ha, dalla Vergine in poi, chi superi Giuseppe in virtù e meriti, così non vi ha chi lo superi nella gloria del cielo. Là S.Giuseppe riceve la ricompensa delle sue opere buone, della sua vita santissima tutta spesa per Gesù e per Maria. Oh come dunque deve essere splendente il trono su cui S.Giuseppe si asside. La gloria dell'antico Giuseppe divenuto viceré dell'Egitto, non fu che una figura della gloria a cui venne innalzato il nostro S.Giuseppe lassù nel Paradiso. 

 

3. Considerando, o cristiano, tanta gloria, il tuo cuore deve riempirsi di vivissima gioia. S.Giuseppe ha lavorato, ha sofferto molto quaggiù; ma oh come Iddio adesso premia le sue fatiche ed i suoi patimenti! In cielo anche per te sta preparando una gloria indicibile, la quale sarà tanto più splendida quanto più avrai amato e servito Iddio in questa vita. Coraggio dunque, o cristiano; ama il Signore con tutto il tuo cuore, lavora per Iddio, non spaventarti alla vista dei sacrifici che il Signore potrà richiedere a te. È questo il tempo della semina. Chi più avrà seminato virtù e meriti, più raccoglierà di gloria e di felicità nell'altra vita. Nulla sarà dimenticato: non una preghiera fatta con raccoglimento, non un'elemosina data per amor di Dio, non un sacrificio, una piccola pena sopportata per il Signore. Quello che si fa, quello che si sopporta qui in terra per amore di Dio, è cosa di un momento, ma la ricompensa sarà eterna. 

 

ESEMPIO. Avendo Mons. Rossi Vescovo di Pinerolo trasferito i suoi chierici nel nuovo Seminario da lui fabbricato, si resero vacanti i locali del vecchio Seminario. La sua grande devozione al Patriarca S.Giuseppe e il dolore per le miserie del suo amatissimo gregge gli suggerirono l'idea di aprire un ricovero per le figlie povere e più abbandonate della città e Diocesi di Pinerolo nei locali dell'antico Seminario. L'Istituto fu chiamato delle Protette di S.Giuseppe, e la devozione del medesimo fu affidata alla cura solerte delle ottime Giuseppine di Pinerolo. È più facile a noi scrivere che Mons. Rossi aprì un Istituto per le figlie povere di quello che sia stato a lui il realizzare la sua idea ispirata dalla carità. Ma S.Giuseppe non lasciò negli imbrogli nè il suo devoto Mons. Rossi, né le figlie da lui raccolte. Nel breve giro di pochi anni l'Istituto si consolidò; mai gli vennero a mancare i mezzi di sussistenza; e la devozione di quelle buone figliuole e delle degne Superiore al loro Protettore sono la garanzia sicura che S.Giuseppe non le abbandonerà giammai. Oggi sono oltre cinquanta ragazze povere che sotto la protezione di S.Giuseppe attendono liete e contente di diventare buone figlie educate ed istruite, atte a raggiungere il fine per cui il buon Dio le ha create. 

 

Fioretto. - Che cosa hai già fatto per guadagnarti il Paradiso? Chiedi con tutto il cuore a S.Giuseppe la grazia per potervi arrivare. 

 

 

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