0. Buon
anno! È l’augurio che come cristiani ci
facciamo all’inizio di un nuovo anno della Chiesa,
un anno che ci riproporrà le tappe salienti del
mistero della salvezza, che ruotano attorno ai due
fuochi del Natale
(l’Incarnazione di Dio in Gesù) e della Pasqua
(Passione, morte e risurrezione di Gesù).
Entrambe queste feste sono precedute da un periodo di
preparazione: Avvento
e Quaresima a sottolineare da una parte l’importanza
del mistero che viene riproposto all’attenzione dei
credenti e dall’altra la necessità di una
preparazione accurata per non sciupare o banalizzare
"il dono di Dio!" Non per nulla in questo
tempo stai ricevendo tanti inviti a regalarti un
weekend o una giornata a preparare il tuo cuore ad
accogliere il Festeggiato.
Ti propongo
il cammino dell’Avvento in tre tappe.
1. PRIMA
TAPPA: "Svegliatevi dal sonno!" grida
san Paolo. Sembra uno squillo di tromba destinato a
galvanizzare i presenti in vista di un’impresa
impegnativa e coraggiosa.
Prova a
chiederti da quale sonno devi essere destato per
cogliere la salvezza, cioè Gesù che si offre a te
come la risposta definitiva e totalizzante della tua
vita. Provo a concretizzare
Ø
la
distrazione: il nostro cuore viaggia su
altri interessi, è attirato da altre cose.
Ø
l’attivismo:
Gesù resta inesorabilmente in lista di attesa. Lui
bussa al nostro cuore; noi forse lo sentiamo, ma non
abbiamo tempo ad aprire e a dargli udienza. Siamo
impegnati su altri fronti e sempre di corsa!
Ø
la
pigrizia: sentiamo che si tratta di una
cosa importante, ma tramandiamo trovando mille scuse.
Sono i nostri piccoli piaceri, le nostre piccole
evasioni e compensazioni... in cui la nostra anima si
impigrisce e dorme
Ø
il
peccato: è la morfina dell’anima che
spegne la capacità di ascolto e la volontà di bene.
San Paolo nella seconda lettura di oggi esorta: "Gettiamo
via le opere delle tenebre ....
gozzoviglie, ubriachezze, impurità, licenze, contese,
gelosie... Indossiamo invece le armi della luce...
"
"Il
Signore viene": è questa la buona
notizia dell’Avvento, una notizia che ha il sapore
della gioia, della freschezza, della novità, come
ogni nuovo arrivo possiede. Il Signore passa dentro la
tua vita, ti parla: senti la sua voce? Qual è l’ultima
volta che l’hai sentita? O forse stai dormendo?
2. SECONDA
TAPPA: Siate vigilanti, desti, pronti a
cogliere il Signore che passa!
La
vigilanza è sinonimo di fedeltà, è la
caratteristica di un cuore amante, attento ai passi
dell’amato quando arriva e bussa alla porta. Tutti
abbiamo vissuto questo trasalire del cuore, quando
abbiamo avvertito i primi segnali dell’arrivo della
persona cara, di una buona notizia, di un dono
insperato... In certi momenti abbiamo sentito anche i
passi del Signore che veniva a bussare alla porta del
nostro cuore e ci invitava a perdonare qualche
persona, a fidarci di Lui, a ricominciare dopo una
sconfitta, ...
La
vigilanza non è la caratteristica del poliziotto, ma
del discepolo che attende il Signore, "più
che le sentinelle l’aurora!"
Molti
dicono: "Io il Signore non lo incontro, non lo
sento arrivare!" Eppure il Signore viene: "Andiamo
con gioia incontro al Signore!" recita
il salmo responsoriale di domenica. Non fa rumore, non
alza la voce, ma parla e si fa sentire. Alcune
modalità attraverso le quali il Signore può parlare
a te oggi:
Ø
L’incontro con una persona che diventa
"stella" che ti guida da Gesù (Ricordi i
Magi?)
Ø
La lettura di un libro che scuote la tua
pigrizia e ti costringe a pensare al senso profondo
delle cose
Ø
La sofferenza tua o di chi ti sta vicino: "Nella
mia miseria ho gridato al Signore e Lui mi ha
risposto"
Ø
La gioia di un’amicizia, di un amore, di una
vita... "Dov’è
carità e vita lì c’è Dio!"
Ø
La Parola di Dio, luogo privilegiato di
comunicazione e di dialogo
Ø
L’abbraccio della riconciliazione, dopo il
peccato
Ø
L’esempio di persone buone e sante ( i santi
e le sante sono parole
viventi del Signore)
Vivere in
stato di vigilanza, con le lampade accese e la cintura
ai fianchi: così si esprime Gesù parlando dell’importanza
di vegliare. Cosa significa in concreto per te?
3.TERZA
TAPPA: Abbi cura della tua vita spirituale!
Cosa
significa?
È la
capacità di riflessione, di attenzione alle cose che
succedono attorno a te, nelle persone che fanno la tua
vita, nel tuo cuore. È impegnarsi a coltivare il
silenzio per cogliere il senso di quello che stai
facendo e vivendo e tutto questo non in un orizzonte
puramente umano (parlerei di vita interiore, che è
già molto), ma alla luce di Gesù e della sua Parola.
Questa è vita spirituale, cioè vissuta nello Spirito
del Signore.
Concretamente
si configura
· nel
curare la preghiera
· nel
fare dell’Eucaristia il cuore della tua settimana
· nel
mettere la carità al centro delle tue relazioni
Siamo alla
fine di un anno e all’inizio di uno nuovo. È
doveroso regalarti del tempo per ringraziare Dio per
tutti i doni ricevuti: solo tu li conosci bene!
Focalizza l’attenzione
sul cammino fatto o non fatto in questo anno. Nell’economia
della vita un anno non è poco!
4. Vivere
l’Avvento è...:
Ø
"camminare
nella luce del Signore" (prima
lettura) e il profeta rende molto concreta la
preparazione che il Signore che viene desidera ed
esige da coloro che l’attendono:
Ø
trasformare
le spade in vomeri: gli strumenti di guerra
e di morte in strumenti di vita, le liti e le contese
in abbracci e accordi di pace
Ø
le
lance in falci: le spese per la distruzione
in cibo e progetti di collaborazione tra chi ha di
più e chi ha di meno
Ø
un
popolo non alzerà più la spada contro un altro
popolo: stringere legami di misericordia,
di perdono, di comprensione, di tolleranza...
Allora
brillerà la luce che è Gesù e alla sua luce
possiamo camminare e avere vita.
Ripeti all’infinito
la preghiera dei primi cristiani
MARANATHA’!
VIENI SIGNORE GESU’
e pensa a
dove il Signore quest’anno vuole nascere nella tua
vita, quale lancia o spada vuole trasformare in aratro
e in falce!
E non
dimenticare che tu puoi essere "avvento del
Signore" per tanti tuoi amici/che: coraggio e
gusterai il Natale in modo del tutto speciale.
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