COMMENTO AL VANGELO

 

  

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I DOMENICA DI AVVENTO (Mt 24,37-44) - ANNO A

  

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata. Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo»

0. Buon anno! È l’augurio che come cristiani ci facciamo all’inizio di un nuovo anno della Chiesa, un anno che ci riproporrà le tappe salienti del mistero della salvezza, che ruotano attorno ai due fuochi del Natale (l’Incarnazione di Dio in Gesù) e della Pasqua (Passione, morte e risurrezione di Gesù). Entrambe queste feste sono precedute da un periodo di preparazione: Avvento e Quaresima a sottolineare da una parte l’importanza del mistero che viene riproposto all’attenzione dei credenti e dall’altra la necessità di una preparazione accurata per non sciupare o banalizzare "il dono di Dio!" Non per nulla in questo tempo stai ricevendo tanti inviti a regalarti un weekend o una giornata a preparare il tuo cuore ad accogliere il Festeggiato.

Ti propongo il cammino dell’Avvento in tre tappe.

 

1. PRIMA TAPPA: "Svegliatevi dal sonno!" grida san Paolo. Sembra uno squillo di tromba destinato a galvanizzare i presenti in vista di un’impresa impegnativa e coraggiosa.

Prova a chiederti da quale sonno devi essere destato per cogliere la salvezza, cioè Gesù che si offre a te come la risposta definitiva e totalizzante della tua vita. Provo a concretizzare

Ø la distrazione: il nostro cuore viaggia su altri interessi, è attirato da altre cose.

Ø l’attivismo: Gesù resta inesorabilmente in lista di attesa. Lui bussa al nostro cuore; noi forse lo sentiamo, ma non abbiamo tempo ad aprire e a dargli udienza. Siamo impegnati su altri fronti e sempre di corsa!

Ø la pigrizia: sentiamo che si tratta di una cosa importante, ma tramandiamo trovando mille scuse. Sono i nostri piccoli piaceri, le nostre piccole evasioni e compensazioni... in cui la nostra anima si impigrisce e dorme

Ø il peccato: è la morfina dell’anima che spegne la capacità di ascolto e la volontà di bene. San Paolo nella seconda lettura di oggi esorta: "Gettiamo via le opere delle tenebre .... gozzoviglie, ubriachezze, impurità, licenze, contese, gelosie... Indossiamo invece le armi della luce... "

 

"Il Signore viene": è questa la buona notizia dell’Avvento, una notizia che ha il sapore della gioia, della freschezza, della novità, come ogni nuovo arrivo possiede. Il Signore passa dentro la tua vita, ti parla: senti la sua voce? Qual è l’ultima volta che l’hai sentita? O forse stai dormendo?

 

2. SECONDA TAPPA: Siate vigilanti, desti, pronti a cogliere il Signore che passa!

La vigilanza è sinonimo di fedeltà, è la caratteristica di un cuore amante, attento ai passi dell’amato quando arriva e bussa alla porta. Tutti abbiamo vissuto questo trasalire del cuore, quando abbiamo avvertito i primi segnali dell’arrivo della persona cara, di una buona notizia, di un dono insperato... In certi momenti abbiamo sentito anche i passi del Signore che veniva a bussare alla porta del nostro cuore e ci invitava a perdonare qualche persona, a fidarci di Lui, a ricominciare dopo una sconfitta, ...

La vigilanza non è la caratteristica del poliziotto, ma del discepolo che attende il Signore, "più che le sentinelle l’aurora!"

Molti dicono: "Io il Signore non lo incontro, non lo sento arrivare!" Eppure il Signore viene: "Andiamo con gioia incontro al Signore!" recita il salmo responsoriale di domenica. Non fa rumore, non alza la voce, ma parla e si fa sentire. Alcune modalità attraverso le quali il Signore può parlare a te oggi:

Ø L’incontro con una persona che diventa "stella" che ti guida da Gesù (Ricordi i Magi?)

Ø La lettura di un libro che scuote la tua pigrizia e ti costringe a pensare al senso profondo delle cose

 

Ø La sofferenza tua o di chi ti sta vicino: "Nella mia miseria ho gridato al Signore e Lui mi ha risposto"

Ø La gioia di un’amicizia, di un amore, di una vita... "Dov’è carità e vita lì c’è Dio!"

Ø La Parola di Dio, luogo privilegiato di comunicazione e di dialogo

Ø L’abbraccio della riconciliazione, dopo il peccato

Ø L’esempio di persone buone e sante ( i santi e le sante sono parole viventi del Signore)

Vivere in stato di vigilanza, con le lampade accese e la cintura ai fianchi: così si esprime Gesù parlando dell’importanza di vegliare. Cosa significa in concreto per te?

 

3.TERZA TAPPA: Abbi cura della tua vita spirituale!

Cosa significa?

È la capacità di riflessione, di attenzione alle cose che succedono attorno a te, nelle persone che fanno la tua vita, nel tuo cuore. È impegnarsi a coltivare il silenzio per cogliere il senso di quello che stai facendo e vivendo e tutto questo non in un orizzonte puramente umano (parlerei di vita interiore, che è già molto), ma alla luce di Gesù e della sua Parola. Questa è vita spirituale, cioè vissuta nello Spirito del Signore.

Concretamente si configura

· nel curare la preghiera

· nel fare dell’Eucaristia il cuore della tua settimana

· nel mettere la carità al centro delle tue relazioni

Siamo alla fine di un anno e all’inizio di uno nuovo. È doveroso regalarti del tempo per ringraziare Dio per tutti i doni ricevuti: solo tu li conosci bene!

Focalizza l’attenzione sul cammino fatto o non fatto in questo anno. Nell’economia della vita un anno non è poco!

 

4. Vivere l’Avvento è...:

Ø "camminare nella luce del Signore" (prima lettura) e il profeta rende molto concreta la preparazione che il Signore che viene desidera ed esige da coloro che l’attendono:

Ø trasformare le spade in vomeri: gli strumenti di guerra e di morte in strumenti di vita, le liti e le contese in abbracci e accordi di pace

Ø le lance in falci: le spese per la distruzione in cibo e progetti di collaborazione tra chi ha di più e chi ha di meno

Ø un popolo non alzerà più la spada contro un altro popolo: stringere legami di misericordia, di perdono, di comprensione, di tolleranza...

Allora brillerà la luce che è Gesù e alla sua luce possiamo camminare e avere vita.

Ripeti all’infinito la preghiera dei primi cristiani

MARANATHA’! VIENI SIGNORE GESU’

e pensa a dove il Signore quest’anno vuole nascere nella tua vita, quale lancia o spada vuole trasformare in aratro e in falce!

E non dimenticare che tu puoi essere "avvento del Signore" per tanti tuoi amici/che: coraggio e gusterai il Natale in modo del tutto speciale.

 Don Gianni Ghiglione - Salesiano di Don Bosco

 

 

Ascolta il Vangelo del giorno e il Commento di Don Gianni Ghiglione SDB

 

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