- Vangeli dei giorni feriali -

COMMENTO AL VANGELO

 

  

 

4a settimana di PASQUA (Gv 13,16-20)

 

In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse loro: “In verità, in verità vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande di chi lo ha mandato. Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si deve adempiere la Scrittura: ''Colui che mangia il pane con me, ha levato contro di me il suo calcagno''. Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà avvenuto, crediate che Io Sono. In verità, in verità vi dico: chi accoglie colui che io manderò, accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato”.

 

Come vivere questa Parola?
Questo passaggio sottolinea l'importanza dell'umiltà e del riconoscimento dell'autorità di chi viene inviato da Gesù. Egli afferma che un servo non è superiore al suo padrone, né un inviato superiore colui che lo ha mandato, evidenziando così la necessità di umiltà e di rispetto nei confronti di chi agisce in nome di Dio. Gesù inoltre invita i suoi discepoli a mettere in pratica queste parole, assicurando che saranno beati se lo faranno..

 

Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti, tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue. (Cf. Ap 1,5)

 

La parola di Papa Francesco
"Il gesto di Gesù nel lavare i piedi ai suoi discepoli ci invita a essere umili e a servire gli altri con amore. Non si tratta di un semplice atto di gentilezza, ma di un esempio concreto di come dobbiamo vivere la nostra fede: mettendo gli altri al primo posto, senza cercare onori o privilegi. Gesù ci insegna che il vero grande è colui che si fa servo di tutti. Questa è la strada che ci apre al vero significato della vita cristiana: amare con umiltà e disponibilità, seguendo l’esempio di Gesù, che si è fatto nostro servo."

 

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco (Rm)

 

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Come vivere questa Parola?
Gesù ci ha insegnato che “il più grande è colui che serve”. La vera grandezza è quella del servizio. Ogni altra grandezza è vuota in se stessa e svuota colui che la cerca. Dietro questo stile di vita, troviamo la vera libertà. La libertà dal nostro egoismo, la libertà dal primo peccato: “Voler essere come Dio” nella potenza, nel potere, nella grandezza. Gesù restituisce all’uomo la dignità per la quale siamo stati creati: essere figli di Dio. Gesù nell’ultima cena ci comunica il segreto della vera grandezza: donarsi per amore, spendersi per amore, servire per amore.

 

Fa Signore, che impariamo da te, impariamo che grande è colui che sa servire, grande è colui che si abbassa e si sa piegare, perché grande è soltanto l’amore.

 

La voce di Papa Francesco
“Un tratto caratteristico del cristiano è quello che Gesù ci insegna nel Vangelo: il servizio.” ... Io sono venuto da voi come servo, voi dovete farvi servi l’uno dell’altro, servire”. Appare chiaro che l’identità cristiana è il servizio, non l’egoismo. Qualcuno, potrebbe ribattere: «Ma Padre, tutti siamo egoisti». Ma questo è un peccato, è un’abitudine dalla quale dobbiamo staccarci; dobbiamo chiedere perdono, che il Signore ci converta. Essere cristiani non è un’apparenza o una condotta sociale, non è un po’ truccarsi l’anima, perché sia un po’ più bella. Essere cristiano è fare quello che ha fatto Gesù: servire. Lui è venuto non per essere servito, ma per servire.” 
(MEDITAZIONE DOMUS SANCTAE MARTHAE, Giovedì, 30 aprile 2015).

 

Commento di suor Monica Gianoli FMA 

Casa di Preghiera San Biagio FMA - Subiaco, Roma

 

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