MEDITAZIONE DEL GIORNO

 

16° Novembre

 

SI DANNA CHI VUOL DANNARSI


1. Che cosa ti manca per salvarti? Ti manca forse Iddio, la sua grazia? Ma tu sai quanto Egli ha fatto per te, con favori senza numero, con i Sacramenti, con le ispirazioni, con il donarti il Sangue di Gesù... Anche adesso non puoi negare che ti è ben vicino per salvarti... Ti manca forse la capacità? Ma per tutti è dischiuso il Ciclo... Ti manca forse il tempo? Ma gli anni di vita ti sono dati unicamente perché ti salvi. Non è volontaria la tua perdizione?


2. Chi ti costringe a dannarti? Il demonio? Ma egli è cane che abbaia, cane incatenato che non può mordere se non chi consente volontariamente alle sue inique suggestioni... Le passioni? Ma queste non trascinano se non chi non le vuole combattere... La tua debolezza? Ma Iddio non abbandona nessuno. Forse il tuo destino? Ma no, tu sei libero; dunque dipende da te... Quale scusa troverai nel dì del Giudizio?


3. È più agevole salvarsi o dannarsi? Pare difficile il salvarsi per la continua vigilanza, per l'obbligo di portare la croce, del praticare la virtù; ma la grazia di Dio appiana molte difficoltà... Per dannarsi i servitori del demonio a quante difficoltà, rimorsi e contraddizioni debbono soggiacere! Per dannarsi è necessario agire contro la coscienza che ripugna, contro Dio che atterrisce, contro l'educazione, contro le tendenze del cuore... È dunque difficile il dannarsi. E tu preferisci queste difficoltà alle cose richieste per salvarti?


PRATICA. — Signore, fatemi la grazia che non mi danni!

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

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