UN ANNO CON DON ALBERIONE
7° Maggio
LA STAMPA
La parola di Cristo abiti in voi nella sua pienezza con ogni sapienza. Istruitevi ed esortatevi tra di voi con salmi, inni e cantici spirituali, dolcemente a Dio cantando nei vostri cuori (Col. 3, 16).
1. Libri, opuscoli, giornali, riviste, riproduzioni di figure, stamperie, editrici, librai, giornalai, scrittori, tipografi, propagandisti, formano ciò che vien comunemente detto: «la stampa». Essa può essere un apostolato di verità, di bontà, di religione; può essere un mezzo di cultura, di scienza, di arte; può essere strumento per ogni sorta di errori, eresie, perversioni, disordini. E' grande ritrovato moderno; per esso la parola dell'uomo si moltiplica, si allarga, arriva a tutti. Dolorosamente se ne servono più i cattivi per il male, che i buoni per il bene. Sono più numerosi i lettori delle pubblicazioni cattive, che non i lettori che cercano la verità ed il bene.
2. La stampa è grande forza. La Bibbia, il Vangelo, i Libri di Dio, sono stati moltiplicati in edizioni e copie innumerevoli. Sono i libri dell'umanità. Così gli scritti dei Dottori, dei Papi, dei Santi, degli scrittori cattolici. Essi hanno diffuso nel mondo il pensiero, la morale, il culto cristiano; accanto alla predicazione orale dei Pastori della Chiesa. Bei libri di meditazioni. All'incontrario: milioni e milioni di copie di giornali, libri, riviste, diffondono l'errore, il malcostume, la superstizione. Essi rovinano i buoni ordinamenti, suscitano guerre, sfruttano le passioni umane, combattono la Chiesa e le cose sacre, corrompono la gioventù. S. Agostino per la lettura di un tratto delle lettere di S. Paolo si convertì; anime candide di giovinetti perdettero l'innocenza per libri e giornali perversi.
3. I nostri doveri circa la stampa sono tre: a) astenersi da ogni lettura cattiva e da ogni cooperazione diretta o indiretta, alla stampa pericolosa. S. Paolo in Efeso fece portare sulla piazza molti libri scandalosi e superstiziosi: li bruciò alla vista del popolo. b) Leggere libri buoni, buoni giornali e contribuire alla loro pubblicazione secondo le possibilità. La lettura del Vangelo, delle vite dei Santi, di libri spirituali è di immenso frutto. c) Compiere l'Apostolato della stampa nel nostro ambiente e secondo le nostre possibilità: con la preghiera, le offerte, la redazione, la diffusione. Oggi più che nel passato: poichè oggi si legge molto di più. Il Papa tanto ha insegnato, i Vescovi, i Sacerdoti tanto insistono. I peccati commessi con la stampa disonesta sono innumerevoli; sono gravissimi perchè si oppongono direttamente al Maestro Divino, sono scandalo continuato.
ESAME. - Ho coscienza del bene e del male che produce la stampa? Mi astengo dal frutto velenoso? Mi cibo del frutto sano? Contribuisco all'Apostolato della stampa?
PROPOSITO. - Considererò le parole di Leone XIII: opporre stampa sana a stampa pervertitrice delle anime.
PREGHIERA. - O Signore, che sempre ponete nelle mani dell'uomo strumenti più ingegnosi per la divulgazione del pensiero, volgete lo sguardo pietoso sopra la società odierna. Mirate come sono insidiate la verità, la virtù, la Chiesa! Illuminate e santificate scrittori, operai, propagandisti: perché sia allontanata ogni insidia per le anime. Perché il Vostro Vangelo corra, si diffonda, sia glorificato ovunque. Benedite e premiate gli apostoli delle buone edizioni; consolateli con frutti copiosi. Avete detto: Chi vive bene ed insegna bene avrà doppio frutto.
FIORETTO: - Studia d'umiliarti dentro il tuo cuore riconoscendo il tuo nulla, e pratica almeno un atto d'umiltà esterna.
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