UN ANNO CON DON BOSCO

 

21° Maggio

 

175) Chi sono i Santi? 

 

I Santi sono coloro che, praticando eroicamente le virtù secondo gl'insegnamenti e gli esempi di Gesù Cristo, meritarono special gloria in cielo e anche in terra, dove per autorità della Chiesa, sono pubblicamente onorati e invocati. 

 

(...) 

 

74 - San Carlo Borromeo. 

 

Questo gran luminare della Chiesa nacque in Arona sulle sponde del Lago Maggiore. Un celeste splendore, che circondò ed illuminò il luogo della sua nascita, presagì che diverrebbe gran santo. Ancora giovanetto fuggiva la compagnia dei mondani e di coloro che si mostravano stolti nelle azioni o immodesti nelle parole. Erigere altarini, ornarli, far ivi preghiere, imitare le cerimonie della Chiesa erano i suoi sollazzi. Sia in Milano, sia a Pavia, dove fece i suoi studi, non conosceva che due vie, quella della chiesa e l'altra della scuola. Un santo prete al contemplarne il devoto atteggiamento: — Questo giovanetto, disse, sarà un giorno il riformatore della disciplina della Chiesa. — A soli 22 anni fu creato cardinale e nominato arcivescovo di Milano. Il suo zelo nel ministero episcopale, la carità e il fervore in tutto ciò che tornava vantaggioso alle anime, le fatiche sostenute ed i molti scritti lo proclamano uno dei più validi sostegni che abbia avuto la Chiesa. Fu egli che si adoperò con sommo calore, affinchè l'opera del Concilio Tridentino, secondo il vivo desiderio di tutti, fosse portata al suo termine. A fine poi di promuoverne la pubblicazione e l'applicazione pratica convocò più concilii provinciali e sinodi diocesani, per mezzo dei quali tolse via non pochi gravissimi disordini nella sua vastissima diocesi e nelle diocesi suffraganee della Lombardia. Una fierissima pestilenza infestando i Milanesi, Carlo divenne il comun padre. Vittima di carità, considerava la morte come una corona: perciò correva notte e giorno portando ovunque parole di fiducia, di amore, di conforto. Amministrava talvolta egli stesso i sacramenti agli appestati, e avrebbe voluto rimanere di continuo a servirli, se i suoi ecclesiastici per timore che la peste privasse la diocesi del suo pastore e padre, non gliel'avessero impedito. Egli era sempre in azione, prendendo scarso cibo, a cavallo, per non perdere tempo. In un giorno profuse in elemosina l'eredità di quaranta mila scudi d'oro; altra volta venti mila. Non si può concepire come un uomo solo abbia potuto effettuare tante e così grandioso imprese. Sfinito dalle fatiche e dalle austerità, vedendo vicino il suo fine, chiese di essere coricato sopra un cilicio e coperto di cenere. Dopo alcune ore di pacifica agonia andò a ricevere l'eterno premio in cielo nella ancor giovane età di anni 47. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

75 - San Luigi Gonzaga. 

 

Mentre San Carlo faceva la visita pastorale delle diocesi, gli venne presentato un giovanetto per nome Luigi, la cui santità angelica fu tosto conosciuta dal santo arcivescovo. Questo giovanetto, primogenito dei marchesi Gonzaga, nacque in Castiglione delle Stiviere. Egli è soprannominato angelico per il candore dei suoi costumi e l'unione fervente della sua anima con Dio. A soli quattro anni già amava la solitudine a segno, che sovente si nascondeva in un cantuccio della casa o sul solaio; e qui genuflesso e con le sue manine giunte avanti al petto fervorosamente pregava. Alla devozione aggiunse austere penitenze. Non si scaldava mai, per quanto patisse di freddo, e rigida fosse la stagione: e portò tant'oltre il digiuno, che ridusse il proprio alimento ad un'oncia al giorno. Poneva schegge di legno nel letto per tormentarsi nel sonno; spesso si flagellava fino a tanto che le vesti e il pavimento erano spruzzati del suo sangue. Sulle carni si applicava cinture fatte con punte di speroni. Fattosi religioso nella Compagnia di Gesù, portò la penitenza, la virtù ed il fervore all'eroismo. Desiderava ardentemente di morir martire, ed ottenne il martirio di carità in Roma. Poiché, sorta una fierissima peste, Luigi chiese di andare a servire gli appestati, e venne anch'egli colto dallo stesso morbo. Accorgendosi della sua fine, andava esclamando con giubilo: — Che bella notizia mi diede il medico! di qui a otto giorni sarò in Paradiso. — Ad altri diceva: — Ce ne andiamo, ce ne andiamo al Paradiso; cantate un Te Deum per me. — Mancandogli la parola e facendo sforzi per pronunziare il SS. Nome di Gesù, dolcemente spirò in età di soli 23 anni e sei mesi, nel 1591. Luigi fu beatificato da papa Pio V nel 1621, vivendo ancora sua madre, la quale colse il più bel premio della buona educazione che gli aveva dato. Fu poi canonizzato da Papa Benedetto XIII che lo propose modello e protettore alla gioventù. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

76 - Scambio di dolori. 

 

Quando un giovanetto si sentiva male, Don Bosco gli diceva: — Su, fatti coraggio; io prenderò per me una parte del tuo male. — Egli proferiva queste parole ridendo, ma poi era assalito da un mal di capo, o mal d'orecchi, o mal di denti terribile e il giovano all'istante si sentiva perfettamente libero. (M. lì., v, 13). 

 

FRASE BIBLICA. - Il Signore ha rivelato ai popoli la sua giustizia.

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Facciamoci santi se vogliamo che il mondo parli di noi. 

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di fortezza, e date forza al mio cuore, mantenetelo costante nelle tentazioni e traversie, datemi vigore e fortezza a respingere gli assalti dei miei nemici, affinchè non mi lasci mai indurre ad abbandonare Voi, mio unico bene. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)

 

FIORETTO: - Sii dolce con tutti, specialmente con chi ti contraddice. Un Pater ed Ave.

 

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