UN ANNO CON DON BOSCO

 

20° Novembre

 

353) Siamo obbligati ad ascoltare la Messa? 

 

Siamo obbligati ad ascoltare la Messa la domenica e  le altre feste comandate; giova però assistervi spesso,  per partecipare al più grande atto della Religione, sommamente grato a Dio e meritorio. 

 

113. Rispetto per la Messa. 

 

Un giovanetto, servendo la Santa Messa a Don Bosco, mozzicava  le parole. Don Bosco, ritornato in sacrestia e spogliati gli abiti sacri  gli disse sottovoce:  — Ma tu hai sempre troppo appetito!  — Perchè?  — Perchè mangi perfino le parole della Messa.  Il giovanetto non rispose e lungo il giorno si esercitò a pronunciar  bene le parole che era solito ingarbugliare. L'indomani fu chiamato  di bel nuovo a servirgli Messa. Finita che fu:  — Ebbene! — chiese a Don Bosco il giovane — e l'appetito?  — Diminuisce, diminuisce — rispose Don Bosco.  Un altro giorno, Don Bosco avvisò il serviente di uno sbaglio  da lui fatto nel servirgli la Messa. Il giovanetto, che era vivacissimo  e franco, gli rispose:  — Anche lei ha fatto uno sbaglio! — e gli disse quale.  Forse per inavvertenza, cosa rara però, aveva benedetta l'acqua  da mettersi nel Calice, celebrando la Messa dei defunti. Don Bosco  gli rispose amorevolmente:  — Che cosa vuoi? siamo due s-ciaptn. (1)  E questa sua risposta è prova di grande umiltà. (M. B. IV, 456-457). 

 

(1) In piemontese: guastamestieri. 

 

FRASE BIBLICA. — Quanto sono dolci al mio palato le tue promesse! 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Suggeriva di assistere ogni giorno alla santa messa, ricordando quelle parole di S. Agostino, che non sarebbe perito di sala morte chi ascolta divotamente e con assiduità la santa messa. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — «O Signore Onnipotente, il quale per l'amore, che portaste agli uomini, vi degnaste di prendere umana carne, di vivere fra gli stenti, di soffrire dolorosissima passione e finalmente di spirare in Croce, deh! per tanti meriti che ci procuraste col vostro preziosissimo Sangue, vi prego di volgere uno sguardo pietoso ai tormenti che soffrono nel Purgatorio quelle anime benedette, che partendo da questa valle di pianto in grazia vostra soffrono gli ardori di quelle fiamme per scontare i debiti che hanno tuttora verso della vostra Divina Giustizia. Accettate dunque, o pietosissimo Iddio, le preghiere che per esse vi porgo, traetele da quel carcere tenebroso, e chiamatele alla gloria del Paradiso. Vi raccomando particolarmente le anime dei miei parenti, benefattori spirituali e temporali, e in special modo quelle a cui posso essere stato occasione di peccato col mio mal esempio. Vergine SS. Madre pietosa, consolatrice degli afflitti, intercedete voi per quelle anime, affinchè per la vostra potentissima intercessione volino a godere quel Paradiso che loro sta preparato.». (Da Il giovane provveduto, San Giovani Bosco)

 

FIORETTO: — Tre Pater a Gesù per avere la perseveranza.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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