UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

14° Gennaio

 

IL REGNO INTERIORE DEL S. CUORE MEDIANTE L'IMITAZIONE

 

E tutti quelli che ne sentirono parlare, restarono meravigliati delle cose che erano state riferite loro dai pastori. Maria però di tutte queste cose faceva conserva, paragonandole in cuor suo (S. Luca, II, 18). 

 

1° Preludio. Insieme a Maria altre anime pie cominciano a Betlem a meditare ed a scrutare i misteri della vita di nostro Signore. 

 

2° Preludio. O buon Maestro, aiutatemi a leggere in fondo al vostro Cuore le virtù di cui Voi ci date l'esempio. 

 

1° PUNTO. Il Cuore di Gesù nei misteri della sua vita nascosta. La Chiesa s'ispirò sempre alle virtù di nostro Signore; le studiò, le meditò, e si applicò ad imitarle. Ma sotto il regno del Sacro Cuore i fedeli devono risalire abitualmente alla sorgente di queste virtù, ai sentimenti intimi e profondi del Divin Cuore. Ora essi comprendono meglio il consiglio di san Paolo: « Formate in voi i sentimenti del Cuor di Gesù: hoc sentite in vobis quod et in Christo Jesu » (Ai Filip. II, 5). Ora sanno meglio sondare il Sacro Cuore in tutti i suoi misteri. Considerando i misteri della vita nascosta del Redentore, quali virtù attingiamo noi dal Sacro Cuore ? Vi impariamo l'annientamento, l'umiltà, il silenzio, l'immolazione e l'amore? L'annientamento: « Era nello splendore della divinità, dice san Paolo, ed ha preso la forma di uno schiavo » (Ai Filip. II, 6). Si è annientato, si è umiliato, si è fatto obbediente fino alla morte ed alla morte di Croce. Santa Margherita ci consiglia: «Annientiamoci anche noi, annientiamo tutte le nostre facoltà; diamo a Gesù lo spirito, la memoria, la volontà e tutte le affezioni sradicando tutto ciò che non è per lui e secondo lui » « Viviamo nell'umiltà, sconosciuti al mondo, senza ne preoccupazioni o vanità. >> L'esempio di Gesù c'insegna il silenzio e l'immolazione: «Facciamo pratiche di silenzio interiore ed esteriore, scartando i pensieri, le letture, le conversazioni inutili ». Immoliamoci alla volontà di Dio che si manifesta per mezzo dei nostri Superiori, delle nostre regole e delle ispirazioni della grazia. L'amore: noi non troveremo che questo nel Cuore di Gesù; egli ha fatto tutto per amore di suo Padre e per amor nostro; noi quindi sforziamoci di far tutto per amor suo. 

 

2° PUNTO: Il Cuore di Gesù nel suo duplice apostolato di azione e di sofferenza. La vita pubblica e la Passione del Salvatore sono le forme del suo apostolato. Per le anime egli ha pregato, guarito, sofferto, fino a dare la sua vita. È il pastore che conduce le sue pecorelle al pascolo, che le cura, le guarisce e si sacrifica per difenderle dai lupi. Egli ha fame e sete, ma è precisamente delle nostre anime e della nostra salute che egli ha fame e sete. · Agonizza nel giardino degli ulivi, ma agonizza sotto il peso dei nostri peccati. È giudicato e condannato da Anna, Caifa e Pilato; è deriso da Erode, beffeggiato, disprezzato, insultato dai soldati e dai servi; e tutto questo per noi e per espiare le nostre colpe. E dopo queste manifestazioni saremo noi ancora così sensibili a tutte le ferite ed a tutte le sofferenze del nostro amor proprio? Pensiamo a quello che ha sofferto Gesù per il bene di tutti e per la nostra salvezza, e niente ci costerà più, e nessuna sofferenza ci parrà amara. Gesù si mostra parecchie volte a Margherita Maria nella sua flagellazione e coronazione di spine, allo scopo di incoraggiarla alla pazienza, alla generosità ed al sacrificio; è lui che le ispira la devozione dell'Ecce homo. «Io prediligo la croce, le dice, ed amo quelli che la portano come me e per amor mio». E la croce è piantata nelle fiamme del suo Cuore. Santa Margherita Maria diceva: «Niente mi diletta tanto, quanto il tenermi ai piedi della croce in compagnia della santissima Vergine», e, consigliando la pazienza e le mortificazioni volontarie, continuava: «Bisogna procurare di renderci vere copie del nostro amore crocifisso, di non volere che lui, d'essere tutto per lui, con il soffrire e morire della morte del suo puro amore». 

 

3° PUNTO: Il Cuore di Gesù nell'Eucaristia. La devozione al Sacro Cuore è principalmente eucaristica. È nell'Eucaristia che egli ci vuol dare la sua grazia ed i suoi lumi. San Giovanni non ha veduto nel Verbo incarnato la sorgente della grazia e della verità? plenum gratiae et veritatis. È nell'Eucaristia che il Sacro Cuore si è mostrato di preferenza a Margherita Maria: a volte le apparve come una fontana di grazie ed una fornace di luci, molte altre volte le si mostrò nel Santo Sacramento come un sole radioso. La Santa dice: «Il Signore ci chiama per onorare la sua vita di grazia nel Santo Sacramento». E quali grazie, quali luci particolari si trovano nell'Eucaristia! La vita eucaristica è simile alla vita nascosta di Gesù a Betlemme ed a Nazareth; è tutta di umiltà, di silenzio, di distacco, di sacrificio, di preghiera e d'amore. Ecco il nostro modello. I santi del Sacro Cuore devono avere un'impronta particolare; essi attingono alle sorgenti del Sacro Cuore tutte quelle virtù che abbiamo indicato brevemente, ed attingendole alla sorgente stessa, le hanno più vive e più abbondanti. 

 

Risoluzioni. o Gesù, fatemi attingere alla sorgente. Io sono consacrato al vostro Cuore, devo quindi imparare illimitatamente queste belle virtù: umiltà, sacrificio ed amore. 

 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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