UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

8° Maggio

 

SAN MICHELE ARCANGELO PROTETTORE DELLA CHIESA 

 

E seguì in cielo una grande battaglia; Michele coi suoi angeli combatterono contro il dragone, ed il dragone e gli angeli di lui combatterono, ma non la vinsero, ne vi fu più luogo per essi nel cielo... E udii gran voce sonora in cielo che diceva: è compiuta la salute e la potenza e il regno del nostro Dio e la Potestà del suo Cristo (Apoc., XII, 7). 

 

1° Preludio. S. Michele in favore di Dio e del Cristo ha condotto gli angeli suoi al combattimento, e canta la divina vittoria. 

 

2° Preludio. Santo arcangelo, combattete per me contro il nemico del nostro Dio. 

 

1° PUNTO: Eccellenza e dignità di san Michele e dei suoi angeli. — Gli angeli sono di una natura ben più eccellente della nostra; sono purissimi spiriti. Le loro conoscenze sono molto più estese di quelle degli uomini. San Clemente d'Alessandria li chiama i primogeniti di Dio. «Essi sono, dice san Sofronio, le immagini viventi e rappresentative della divinità». Sono innumerevoli: «Chi potrà, dice Giobbe, contare i soldati dell'armata celeste?» (Giob. XXXV, 3). Sono stati creati in uno stato in cui potevano meritare e demeritare; ma quelli che hanno perseverato nella giustizia sono stati confermati in grazia e coronati di gloria eterna. Essi formano l'ornamento della santa Sion. Gli Spiriti, di cui ogni ordine celeste è composto, hanno perfezioni che li caratterizzano e funzioni loro proprie; così i Cherubini rappresentano e glorificano l'onnipotenza divina, i Serafini sono amore infinito. San Michele, il capo dei Serafini e di tutte le gerarchie, è il corifeo dell'amor divino, è l'angelo del Sacro Cuore. E' lui senza dubbio che offre, come un incenso, tutte le preghiere dei giusti e dei santi sull'altare d'oro che sta davanti il trono di Dio; e quest'altare d'oro non può essere che il Cuore di Gesù, il solo altare che sia gradito a Dio. 

 

2° PUNTO: Loro sante funzioni. — Gli angeli vivono in cielo davanti il trono di Dio, e sono occupati a contemplarne le funzioni infinite, s'inebriano nel torrente di delizie prodotto dalla vista e dall'amore della divina ineffabile bellezza. Il loro impiego per tutta l'eternità sarà d'adorare incessantemente, di lodare, benedire e glorificare il nome di Dio. Essi conversano fra di loro per la semplice volontà che hanno di comunicarsi i pensieri e i sentimenti. Sono anche proposti a nostra custodia e protezione. Parecchi passi della Santa Scrittura ci mostrano che Dio impiega sovente il loro ministero nell'esecuzione dei decreti della sua Provvidenza in rapporto a noi. Gli angeli delle più modeste gerarchie sono preposti a nostri angeli custodi, gli arcangeli sono inviati da Dio per eseguire i disegni più importanti. Gli angeli intendono il linguaggio delle nostre anime, quando noi ci indirizziamo a loro. Conoscono ciò che ci concerne, s'interessano della nostra felicità. Possono agire sulla nostra immaginazione, e svegliare in noi buoni pensieri. Condurranno poi le nostre anime nel soggiorno della gloria, se noi moriremo in grazia di Dio. San Michele era il loro capo. Egli era il Principe degli angeli fedeli che si opposero a Lucifero ed ai compagni della rivolta. Il suo nome significa in ebraico: «Chi è simile a Dio ?» E questa fu la sua divisa, quando si eresse contro gli angeli apostati, e represse la loro rivolta. Egli continua ancora a proteggerci contro i loro assalti. Invochiamolo con confidenza, egli invierà verso di noi tanti angeli quanti saranno necessari per combattere Satana e gli altri spiriti maligni. 

 

3° PUNTO: San Michele Arcangelo è il protettore della Chiesa. — San Michele, capo della milizia celeSte, è il portabandiera del cielo, habens signum Dei vivi. Il segno tradizionale del regno di Gesù Cristo è la croce; ma il segno nuovo è il Sacro Cuore. L'uno e l'altro sono gli strumenti ed i simboli della Redenzione. Questo santo Arcangelo era già il protettore della sinagoga e del popolo di Dio, come ci insegna il profeta Daniele (cap. XII) e Zaccaria (cap. I). E' poi divenuto il protettore della Chiesa: san Giovanni, nell'Apocalisse, ce lo mostra sovente in atto di sostenere la lotta contro i demoni che vogliono trascinare lontano da Dio il popolo fedele. Parecchie volte nel corso dei secoli san Michele ha manifestato la sua protezione apparendo su parecchi punti della terra per soccorrere la Chiesa nei pericoli pressanti o per domandare santuari che diverrebbero sorgenti di grazie. L'apparizione a Roma sul Castel Sant'Angelo è celebre. Era l'anno 590, sotto il Papa san Gregorio il Grande. Mentre si faceva una processione di penitenza durante una pestilenza, si vide san Michele sulla Mole d'Adriano, in atto di rimettere la spada nel fodero, per significare che la collera di Dio era spenta. L'apparizione sul Monte San Michele in Normandia nel 709 ha creato un bel pellegrinaggio francese. Noi festeggiamo 1'8 maggio l'apparizione sul Monte Gargano, al tempo di Papa Gelasio, l'anno 492. E' pure la festa della protezione di san Michele; l'ufficio del giorno dice: «Colui che la sinagoga dei Giudei teneva per Patrono, la Chiesa oggi lo venera come Patrono e protettore». 

 

Risoluzioni. — Invocherò san Michele al mattino ed alla sera come mio protettore e come mia guida e specialmente come l'angelo del Sacro Cuore. Lo chiamerò in mio soccorso nelle tentazioni e nelle difficoltà. Lo pregherò tutti i giorni per la Chiesa, specialmente in questi tempi difficili. Dirò con attenzione e con fervore la preghiera a san Michele che si dice dopo la santa Messa. 

 

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