UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

14° Giugno

 

VISITE EUCARISTICHE: L'AMICO, IL FRATELLO, IL PADRE MISERICORDIOSO

 

E il padre disse ai suoi servi: Prendete, cavate fuori la veste più preziosa e mettetegliela indosso e ponetegli al dito l'anello, e i borzacchini ai piedi; e menate il vitello grasso ed uccidetelo, si mangi e si banchetti, poichè questo mio figlio era morto ed é risuscitato; si era perduto ed è ritrovato (S. Luca, XV, 22). 

 

1° Preludio. Gesti Eucaristia è l'amico, il fratello pietoso, il padre misericordioso. 

 

2° Preludio. Mi alzerò, e andrò a mio Padre con umiltà, ed egli mi restituirà tutto ciò che ho perduto. 

 

1° PUNTO: Chi viene? È l'amico fedele e generoso. — Chi viene? E' l'amico, il vero amico. E ce l'ha detto: «Voi siete i miei amici» e dicendolo sapeva bene chi sono i veri amici: li aveva già descritti nell'Ecclesiastico e nel suo discorso dopo la Cena. L'Ecclesiastico loda gli amici fedeli, quelli che hanno un portamento amabile, e che amano la pace, quelli che non s'allontanano nel giorno del dolore, quelli che sono fermi e costanti. L'amico fedele è una forte protezione: chi l'ha trovato, ha trovato un tesoro: egli non ha nulla che lo valga, è assai più' prezioso dell'argento e dell'oro; è un rimedio che dà la vita e l'immortalità (Eccl. VI). Nostro Signore è per noi questo tesoro poichè ci ha chiamati amici (San Giov. XV, 15); si è dipinto così quando ha detto che il vero amico dà la vita per gli amici. Andiamo al Cuore eucaristico di Gesù come al cuore d'un amico fedele, d'un vero amico devoto senza misura; egli non ci permette di dubitare della tenera amicizia. 

 

2° PUNTO: Chi viene? Il fratello che va al fratello colpevole per ravvederlo e perdonargli ogni colpa. — Sì, quantunque Dio, egli non arrossisce di chiamarci suoi fratelli. Nei primi capitoli della lettera agli Ebrei, S. Paolo esprime abbondantemente l'ammirazione a questo riguardo: «Altravolta Dio ha parlato ai nostri padri mediante i profeti, ma ai nostri giorni ci parla mediante il suo stesso Figliuolo, il quale con lui ha creato il mondo, e l'ha fatto erede di ogni cosa. Questo Figliuolo è lo splendore della sua gloria e l'immagine della sua sostanza; egli sostiene tutto con la potenza della parola, e dopo averci purgati dai peccati, è seduto nel pìù alto dei cieli, alla destra della Maestà divina, tanto al disopra degli angeli, quanto conviene al suo nome, poichè qual è l'angelo, a cui Dio ha mai detto: Voi siete mio Figlio, io vi ho generato oggi; ed anche: Io sarò Padre, ed egli sarà mio Figlio?... La sacra Scrittura parlando degli angeli dice che Dio li ha fatti suoi ministri, ma parlando del Figlio di Dio dice: Il vostro trono, o Dio, sarà un tesoro eterno... Ed altrove riconoscendolo come creatore di tutte le cose essa gli dice: Signore, voi avete creata la terra fin dal principio del mondo... Così chi è mai l'angelo al quale il Signore abbia detto: Sedetevi alla mia destra, finchè avrò ridotto i nemici a fare da sgabello ai vostri piedi?... «E se Dio ha reso per un po' di tempo il Figlio adorabile molto inferiore agli angeli facendolo passibile e mortale, l'ha poi coronato di gloria e d'onore. «Per condurre alla gloria i figliuoli, era giusto che Dio consumasse, mercè le sofferenze, colui che doveva essere l'autore della loro salvezza. Poichè il Salvatore ed i redenti hanno la stessa natura umana, ed egli non sdegna di chiamarli suoi fratelli...». Ecco il magnifico insegnamento di S. Paolo.. L'ospite del tabernacolo è il nostro fratello, un fratello amoroso, che si è sacrificato per noi, e noi esiteremo forse ad andare a lui per confidargli il nostro amore? 

 

3° PUNTO: Chi viene? Il Padre delle misericordie il quale ci ama teneramente. Egli ci chiama suoi figliuolini; figlioli, e si è dipinto con tanta compiacenza nella parabola del figliol prodigo. Io sono questo figlio prodigo che è vissuto, se non nella lussuria, almeno nella vanità e nella frivolezza. Ritorno esitante, timido, pentito al Padre mio, che è qui che mi attende con amore. Il suo Cuore gli batte forte in seno, e mi desidera con ardore, guarda, cerca; se io ritorno, egli si getta al mio collo, mi stringe a sè, cuore a cuore. E chiama i servi, gli angeli, perchè mi restituiscano tutto quanto avevo perduto. E non deve mancar nulla; la veste d'altri tempi, l'anello della nobiltà, le calzature, ed il vitello grasso per il banchetto. Il Cuore dì Gesù è commosso; i suoi occhi piangono di tenerezza, poi sorridono di gioia. «Rallegriamoci, dice il buon Maestro, questo figliuolo era morto, ed è risuscitato; era perduto, e l'ho ritrovato». 

 

Risoluzioni. — Andrò all'amico, al fratello, al padre. Esiterò ancora adesso che conosco l'ospite del tabernacolo? Ma che si può temere, quando ci si rivolge al cuore d'un amico, d'un fratello, d'un padre? Per effondere il mio cuore, per prendere consiglio, per consolarmi nelle pene, per gioire dell'amicizia, andrò al tabernacolo; vi andrò molto sovente. Questa sarà la mia gioia migliore. 

 

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