UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

13° Luglio

 

VIRTU' CRISTIANE E BEATITUDINI - LO SPIRITO DI PACE 

 

Beati i pacifici perché saranno chiamati figli di Dio (S. Matteo, V, 9). Non vi affannale per niente.... le suppliche unite al rendimento di grazie. E la pace di Dio, la quale ogni intendimento sormonta, sia a guardia dei vostri cuori e delle vostre menti in Cristo Gesù (Ai Filipp., IV, 6). 

 

1° Preludio. È l'agnello di Dio che ci raccomanda la pace; lui che è venuto a rimetterci in pace con il Padre, e darci l'esempio della pace, nella pazienza e nella carità. 

 

2° Preludio. Signore, datemi questa pace interiore frutto del vostro Spirito, e datemi anche la pace con i fratelli. 

 

1° PUNTO: La pace interna. — La pace dell'anima risulta sopratutto dall'abnegazione, dalla santa indifferenza che sant'Ignazio reclama da quelli che vogliono introdursi nel cammino della perfezione. L'anima generosa è tranquilla, aderisce a tutto ciò che Dio vuole, abbandonandosi alla divina Provvidenza. Essa si libra al disopra delle miserie di questa vita con una serenità costante; si rallegra di tutto, in Dio, perchè egli è buono; piange sul seno di questo tenero padre quand'ella ha peccato, sapendo bene che il castigo che deve portarci la pace cade su di lui (Isaia LII). Essa comprende anche questi incoraggiamenti caduti dal Cuor di Gesù: «Non vi turbate, io vi do, io vi lascio la pace» (S. Giov. XIV, 27). Ed attende l'ora della grazia e del soccorso divino. Questa pace è fatta tutta di confidenza filiale in Dio, in nostro Signore. E' la confidenza del bambino fra le braccia della madre. 

 

2° PUNTO: Pace esterna. — Gesù è stato veramente un agnello pacifico. Nella Passione è rimasto muto e dolce in mezzo alle più crudeli torture, «simile ad un agnello davanti a colui che lo tosa» (Isaia. LIII, 7). Egli ha esercitato il ministero apostolico nella pace e nella dolcezza, come il profeta l'aveva annunciato, «senza contestazione, senza strepito, senza lotta, senza infrangere la canna inclinata» (Isaia XLII, 1 e san Matteo XII,12). San Paolo c'insegna la pratica della pace: «Avverti i fratelli, dice a Tito; di non diffamare nessuno, di fuggire i processi e le dispute, d'essere equi, manifestando la più grande dolcezza per tutti gli uomini; poichè noi fummo altre volte insensati, increduli, smarriti, abbandonati ad ogni sorta di passioni e di voluttà, degni d'essere odiati e odiandoci gli uni gli altri» (A Tim. III, 1). L'anima in cui risiede la pace sa perdonare un'offesa, non rileva una parola pungente, lascia passare un'espressione che urta, si sacrifica in silenzio. Quest'anima è, nella famiglia, o nella comunità un angelo di pace, di riconciliazione e d'unione. «Come sono lontani da questo spirito quelli che si compiacciono di rimbrottare gli altri, dice Bossuet; quelli che riportando male, sovente falsificando ogni cosa, sovente aumentando le circostanze, dicendo ciò che bisognerebbe tacere, ricordando ciò che bisognerebbe dimenticare, o con parole piccanti e sdegnose inaspriscono i fratelli, già commossi ed infermi per la collera». Consigli di pace: «Non lasciatevi trasportare dalla tristezza» (Eccl. XXXVIII, 21). Vi sentite di cattivo umore? sorridete, se lo potete. — Siete tentati d'inquietarvi? Per l'amore di Gesù, siete dolci e pazienti. — Dovreste vendicarvi? Rendete il bene per il male. - Potete dir male d'una persona? Ditene bene, o tacetene. — Volete parlarle con durezza? Parlatele dolcemente, cordialmente. 

 

3° PUNTO: La pace del Cuor di Gesù. — Dio è la pace inalterabile ed eterna, la pace che la tranquillità nell'ordine (Sant'Ag.); — e noi cerchiamo di essere la dolce immagine del Dio di pace che è nostro Padre, facciamo brillare nei cuori il riflesso armonioso della pace che abita il Cuor di Gesù. La pace nasce dalla confidenza. Gesù non merita confidenza intera? — Ecco il Salvatore, dice Isaia, io gli darò tutta la mia confidenza. Io non temerò più; egli è la mia forza e la mia salvezza (Isaia XII, 2). «Voi siete in me, ed io in voi» ci dice nostro Signore (San Giov. XIV, 20). Che può temere un figliuolo fra le braccia d'un tal Padre? Il Cuor di Gesù è il nostro rifugio di pace. In lui scompaiono tutti i timori, i turbamenti, le passioni. «Longino mi ha aperto con la lancia il costato di Gesù, io vi sono entrato per riposarvi con sicurezza» dice sant'Agostino (Manuel II). «Il vostro Cuore è stato ferito, Signore, dice san Bernardo, perchè io possa abitare piacevolmente in lui ed in voi... quant'è bello abitare in questo Cuore!» (Della Passione cap. III). — Entriamo interamente in questo Cuore, dice san Bonaventura, e noi vi troveremo il riposo e un'ineffabile dolcezza» (Stig. divin amore cap. I). «Ti do il Cuore come un luogo di rifugio» diceva nostro Signore a santa Matilde. 

 

Risoluzioni. — Con S. Margherita Maria, io trovo nel Cuor di Gesù un luogo di rifugio, un porto di sicurezza, una cittadella di protezione contro i nemici della mia salute. «Questo Cuore adorabile è un delizioso ritiro ove noi vivremo al riparo di tutte le tempeste» ci dice la santa. — Ho trovato il luogo del riposo: so dove potrò godere la pace. E' nel Cuore di Gesù. «Ho trovato il diletto mio, colui che dà la pace al cuore. Mi unirò a lui, e non lo lascerò più andare» (Cant.). 

 

FIORETTO. — Da ogni cosa creata, sollevati col cuore a Dio; recita il Veni Creator (clicca).

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria CLICCA QUI

 

 

CAPPELLINA

 

 

 

 Sito versione Desktop