UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

23° Agosto

 

IL PANE DI VITA - LA VITA DI GESÙ IN NOI 

 

Disse dunque a loro Gesù: In verità, in verità vi dico: Non diede Mose a voi il pane del cielo, ma il Padre mio dà a voi il vero pane del cielo. Perchè, pane di Dio è quello che dal cielo è disceso, e dà al mondo la vita. Gli dissero dunque: Signore, dà sempre a noi un tale pane (S. Giovanni, VI, 32). 

 

1° Preludio. Gesù ci dà la vita; egli è il pane, il succo, la forma delle anime nostre. 

 

2° Preludio. O Gesù, venite, e vivete in me con lo spirito, con i lumi, con le grazie, con le azioni sante.

 

1° PUNTO: Gesù è la vita delle anime. — Nel cristiano vi sono due vite: 1. La vita naturale e puramente umana venuta da una sorgente naturale ed umana, e le cui operazioni e destini non sono che naturali. Essa fa di noi i figli degli uomini. 2. La vita soprannaturale e divina, venuta da Dio per lo Spirito Santo, meritata e data alle anime con il sangue del Cuor di Gesù: le opere e i destini ne sono soprannaturali e divini. Essa facendo di noi i figli di Dio, si chiama anche vita spirituale, vita celeste, vita nuova, l'uomo nuovo (S. Giov. I, 12): Questa vita è diffusa nelle anime dallo Spirito Santo che viene a formarla in noi con il battesimo, e che resta in noi per custodirla e per svilupparla fino alla formazione dell'uomo perfetto. È per la misericordia, dice san Paolo, che Dio ci ha fatto rinascere con il battesimo, con il rinnovarci nello Spirito Santo. Egli ha sparso su noi questo Spirito con abbondanza, per Gesù Cristo nostro Signore, affinchè giustificati dalla grazia, noi siamo secondo le speranze, eredi della vita eterna (Tit. III, 5). 

 

2° PUNTO: L'alimento della vita soprannaturale e le sue operazioni in noi. — Questa vita è innestata in noi con il battesimo. Tutto l'essere è informato dalla grazia; come l'anima informa e vivifica il corpo, così la grazia informa e vivifica tutto l'essere. È una vita nuova, un fermento che cambia tutta la massa (I Cor. V, 7); è un succo nuovo; il cristiano è innestato, incorporato in Gesù, come il ramò che non può vivere e fruttificare che quando è unito al ceppo (S. Giov: XV,. 1). Il ramo dà frutti di santità, se è santa la radice (Ai Rom. XI, 16). Noi tutti partecipiamo alla pienezza di Gesù nella vita cristiana: ed in lui noi siamo colmati (S. Giov. I, 16). Il divin Cuore è la sorgente di ogni vita spirituale. La forma di questa vita è la grazia; gli alimenti sono tutto ciò che ci viene da Gesù, e tutto ciò che ci porta la grazia di Gesù: lo studio e la contemplazione di Gesù, la fede in Gesù, la parola di Gesù, l'unione col Cuor di Gesù e con l'Eucaristia. Il Sacro Cuore di Gesù è l'abisso delle grazie divine. Sotto questi diversi aspetti Gesù è il pane di vita, il pane vivente disceso dal cielo, e che dà la vita al mondo (S. Giov. VI). Viviamo per Gesù, come Gesù vive per il Padre suo (S. Giov. VI, 58). Più ci nutriamo di Gesù, e più la grazia santificante, o la vita di Gesù in noi diventa abbondante (S. Giov. X, 10). Praticamente dunque, viviamo del ricordo, della parola di Gesù e della Eucaristia. «Sia che mangiate, sia che beviate, sia che vegliate, sia che riposiate, fate tutto in nome di Gesù, vivete sempre con Gesù» (Ai Tess. X). — Seguiamo Gesù, andiamo dietro a lui, contemplandolo, imitandolo, ispirandoci incessantemente ai sentimenti del suo Cuor (Ai Filip. II, 5). — Se noi lo cerchiamo, se lo serviamo, se lo amiamo, egli non sarà insensibile; verrà più intimamente in noi, farà in noi dimora, e prenderà tutto in mano. Egli vivrà in noi (Ai Gal. II, 20). 

 

3° PUNTO: Corrispondenza o resistenza alla vita divina in noi. — Se l'unione non è più così stretta, viene il languore; se la separazione è consumata viene la morte; così il ramo staccato dal ceppo dissecca, e non è più buono che per il fuoco (S. Giov. XV, 4). Quanti esempi impressionanti negl'insegnamenti di Gesù: l'albero che non porta buoni frutti, tagliato e gettato al fuoco ; il fico sterile; il fico disseccato; la nazione infedele; i servi che non fanno fruttificare il talento! Ma anche quali promesse incoraggianti per quelli che sono generosi! Con la grazia di Gesù noi siamo onnipotenti (Ai Filipp. IV, 13). Dio opera in noi il potere e il volere, se noi lo lasciamo fare; egli sollecita ciascuno dei nostri atti soprannaturali interiori o esteriori (Ai Filipp. II, 13). La grazia non cessa di battere alla porta (S. Giov. V, 40). Se l'accettiamo essa diventa in noi una sorgente zampillante per la vita eterna. I flutti della grazia del Cuore di Gesù vengono nel cuore se noi sappiamo aprir loro le porte. La grazia ci unisce sempre più a Dio nella luce, cioè nella verità, nell'amore e nella santità (S. Giov. I, 6). Essa trasforma gradatamente le anime fino alla somiglianza divina (II Cor. 18). È per la grazia di Dio che io sono ciò che sono, dice san Paolo, e la grazia non è stata sterile in me» (I ai Cor. XV, 10).

 

Risoluzioni. — O Gesù, venite e vivete nell'anima mia, nello spirito della santità, nell'unione con i misteri, nell'amore con il Divin Cuore. Lavorate il mio cuore sul modello del vostro: regnate su tutte le facoltà, e mettetevi il sigillo del vostro Cuore. Fate di me un'ostia d'amore e di riparazione. 

 

FIORETTO. — Prometti di fuggire sempre la bugia: passa qualche tempo in silenzio per mortificazione.

 

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