UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

9° Settembre

 

L'OTTIMA PREPARAZIONE DELL'EUCARISTIA.

 

Avendo egli amato i suoi che erano nel mondo li amò fino alla fine. E fatta la cena, (avendo già il diavolo messo in cuore a Giuda Iscariota che lo tradisse) Gesù si leva da cena, e depone le sue vestimenta, e preso un'asciugatoio, se lo cinse. Quindi versò dell'acqua in un catino; e cominciò a lavare i piedi dei discepoli (S. Giov., XIII, 1)

 

1° Preludio. Tutti questi preparativi sono molto impressionanti, e indicano la grandezza di questo sacramento! 

 

2° Preludio. Non permettete, o Signore, che Io abbia giammai la temerità di venire a voi senza una santa preparazione. 

 

1° PUNTO: Preparazione del cenacolo. — Questa preparazione ordinata dal Salvatore, mostra quale cura noi dobbiamo avere per i santuari, ma insegna anche in maniera indiretta come devono essere preparate le nostre anime. Nostro Signore domanda un cenacolo di nobili proporzioni, con begli ornamenti e tendaggi. È una lezione di liturgia. Le chiese dovranno essere degne di Dio, ornate d'opere d'arte; gli altari ed i vasi sacri non saranno mai ricchi abbastanza. Ma se l'Eucaristia domanda santuari ornati, non domanda anche anime preparate? Questo cenacolo sontuoso, tanto ornato e parato, è la figura dell'anima che deve ricevere l'Eucaristia. Essa deve essere grande e vasta nei desideri, nei voti, e nelle aspirazioni. Essa deve essere ornata con le virtù che sono come i vestimenti dell'anima. Per compiacersi nostro Signore vuol vedervi la copia delle sue virtù, delle sue disposizioni, dei suoi sentimenti. Un padrone non ha gioia più grande di quella che gli procurano i discepoli, quando gli assomigliano. 

 

2° PUNTO: La pasqua figurativa. — Assistiamo al banchetto pasquale che precede l'istituzione dell'Eucaristia. La pasqua era una figura dell'Eucaristia e del Calvario. Tutti i particolari di questo banchetto liturgico dovettero commuovere profondamente il Salvatore; era l'ultima pasqua prima dell'Eucaristia e prima dell'immolazione del vero Agnello di Dio. «Giunta la sera, dice il Vangelo, Gesù venne con i dodici, e disse loro: Ho ardentemente desiderato di mangiare questa pasqua con voi prima di soffrire; poiché io vi dico che non la mangerò più finchè essa si sia compiuta nel regno di Dio» (S. Luca II, 14). Gesù voleva con questo far notare che la passione stava per cominciare, e che la pasqua legale stava per cedere il passo alla pasqua eucaristica. Un agnello d'un anno e senza macchie, tutto bianco serviva come l'agnello pasquale. Lo si immolava al quattordicesimo giorno del mese di Nizan, all'ora del vespro, davanti all'altare del tempio, e il sacerdote ne spandeva il sangue ai piedi dell'altare. Tutto questo era un mistero per gli apostoli, ma nostro Signore vi leggeva il suo prossimo sacrificio. Il cuore batteva molto forte a Gesù, mentre offriva tutto al Padre in spirito di vero sacrificio, per la gloria di Dio e la salute delle anime. Il dolce agnello che s'immolava veniva spaccato in lungo e in largo con due punte di legno in modo da figurare una croce. Lo si faceva arrostire, e lo si mangiava per unirsi alla vittima. Per Gesù, non era che la rappresentazione del suo supplizio e dell'Eucaristia. Ogni volta che noi assistiamo alla messa, o che partecipiamo al banchetto eucaristico, uniamoci ai sentimenti che riempivano allora il Cuor di Gesù. Egli si offriva al Padre per obbedirgli fino alla morte, e si preparava a darci la sua carne e il suo sangue per nutrire le anime con la sua grazia. 

 

3° PUNTO: La lavanda dei piedi. — È l'ultima preparazione, e quanto significativa! È necessario che gli apostoli siano purificati di tutto, anche della polvere dei piedi, e nostro Signore vi adopera la stessa sua mano. Gli apostoli si meravigliano. Gesù dice loro: «Ciò che io faccio, voi non Io capite ora, ma lo capirete più tardi». San Pietro vuol schermirsi: «Se io non ti lavo i piedi, dice Gesù, non avrai parte con me». Se voi non vi preparate alla nuova pasqua che sto per istituire, con una grande purità di coscienza, di cui questa lavanda dei piedi è l'espressione simbolica, se la grande lezione d'umiltà che io vi do non fa penetrare questa virtù nel vostro cuore, voi non siete degni d'essere del numero dei miei discepoli, nè di partecipare al convito del mio corpo. Dopo questa lunga cerimonia, così espressiva, nostro Signore istituì l'Eucaristia. Non è quindi doveroso notare e ricordare che le messe e le comunioni devono avere una buona preparazione? Non dobbiamo presentarci con la coscienza tutta macchiata della polvere della strada. Vi occorre un serio sforzo per cancellare ogni macchia nell'anima. Quando la confessione sacramentale non è richiesta da colpe gravi, anche la contrizione perfetta, più perfetta possibile, sarà sempre buona. 

 

Risoluzioni. - Signore, io mi ricordo la confusione di san Pietro dopo la pesca miracolosa. Meravigliato della vostra potenza soprannaturale, egli esclamò: «Maestro, lasciatemi perchè io non sono che un pescatore. Ma voi l'avete trattenuto dicendogli: «Non temere». Rassicurate anche me, o Signore. Non son degno di ricevervi. Purificatemi. 

 

FIORETTO: — Recita cinque Pater a Gesù con particolare attenzione; pensa a quello che domandi.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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