UN ANNO CON IL SACRO CUORE

 

3° Ottobre

 

LA MISSIONE DI S. MARGHERITA MARIA ALACOQUE 

 

E volò a me uno dei serafini ed aveva nella sua mano una pietruzza, la quale aveva con le molle presa dall'altare. E toccò la mia bocca e disse: Ecco che questa ha toccato le tue labbra e sarà tolta la tua iniquità; e sarà lavato il tuo peccato. E udii la voce del Signore che diceva : Chi manderò io e chi andrà per me? Ed io dissi: Eccomi, manda me (Isaia, VI, 6). 

 

1° Preludio. Anche santa Margherita é stata purificata dal fuoco del Cuore di Gesù. 

 

2° Preludio. O mio Gesù, potessi essere riconoscente per i benefici di questa devozione o rispondere così alla missione che io posso avere. 

 

1° PUNTO: La scelta della santa visitandina. — Le circostanze erano segnate dalla Chiesa. Il giansenismo guadagnava le anime migliori, e le allontanava dall'Eucaristia per un vano timore. Nostro Signore aveva sete d'essere amato; aveva già preparate le manifestazioni del suo Cuore; e da san Bernardo a santa Teresa, molti santi attraverso il sacro costato avevano già contemplato il Cuor di Gesù. Vi era già stata anche qualche rappresentazione del Sacro Cuore, sia nella devozione alle Cinque piaghe, sia nel culto dei Cuori uniti di Gesù e ai Maria, culto propagato con ardore da S. Giovanni Eudes. Ma nostro Signore voleva un culto diretto e formale di riparazione e d'amore verso il suo Sacro Cuore. Occorreva un evangelista di questa devozione, e si compiacque di affidare questa missione ad un'umile suora della Visitazione di Santa Maria. Ciò ha fatto nostro Signore, e la stessa santa Margherita ha attestato, «che giammai il suo sguardo si era portato su questo costato prima del giorno in cui nostro Signore, alzando il velo, le presentò il suo Cuore adorabile e le ordinò di manifestarlo al mondo». 

 

2° PUNTO: L'oggetto materiale di questa devozione. — Tutto in questa devozione stava per rischiararsi e nostro Signore le diede un doppio oggetto, l'oggetto materiale e l'oggetto spirituale. L'oggetto materiale o sensibile è il Cuore stesso di nostro Signore. «Il mio divin Salvatore mi ha assicurato, che gode singolarmente di essere onorato sotto la figura del suo Cuore di carne, al fine di commuovere, per mezzo di quest'oggetto, il cuore insensibile degli uomini». Nostro Signore indica con queste parole che il culto reso al suo Cuore sale fino a lui. Anche la Vergine Santa dirà a Margherita Maria: «Ecco quel tesoro prezioso che ti viene particolarmente manifestato. Il divin sole di giustizia l'ha formato nella terra vergine del mio cuore». È chiaro dunque che si tratta del Cuore materiale di Gesù. E' la sorgente generosa, da dove è sgorgato fino all'ultima goccia il sangue per la nostra salute. E' pure il Cuore di Gesù risuscitato, che dà al corpo glorioso di Gesù il movimento, la vita, la bellezza e la grandezza dello stato glorioso. E' l'organo della vita, e come il regolatore delle impressioni e degli affetti di Gesù in tutti i misteri dell'incarnazione, della vita nascosta, della vita pubblica, della Passione, della vita eucaristica e della vita celeste. I santi vi hanno pensato da tutti i tempi, e ricorrevano al Cuor di Gesù attraverso la piaga del suo costato, dall'apertura della roccia; ma nostro Signore ha voluto, presentando il suo Cuore fuori dal petto, invitarci a pensare più frequentemente e più facilmente alle intenzioni, agli affetti, ai sentimenti per noi, contemplando e venerando l'organo che gli uomini usano considerare come il rappresentante e l'organo che unisce gli affetti. 

 

3° PUNTO: L'oggetto spirituale di questa devozione. — «E' l'amore immenso che nostro Signore ci porta, simboleggiato nel cuore, amore che l'ha portato a morire per noi, a darsi tutto a tutti nel Santissimo Sacramento dell'altare, senza che tutte le ingratitudini, tutti i disprezzi; tutte le ingiurie, e gli oltraggi che doveva ricevere in questo stato di vittima immolata, avessero potuto impedirgli di esporsi agli insulti e ai disprezzi degli uomini». Così s'esprime il Padre de Gallifet. Il principio di questa devozione non è altro che l'amore immenso di Dio, l'amore che cerca persino di fare un nuovo sforzo per vincere il male. Il suo scopo è d'offrire a nostro Signore un culto di riparazione, di consolazione, di ammenda onorevole, è un esercizio continuo di tenero amore e di abbandono generoso. «La tua divisa sia l'amore; un sol cuore, un solo amore, un Dio solo. disse nostro Signore alla Santa. Questa devozione deve provocare una consacrazione totale del nostro essere all'amore e al servizio di nostro Signore, una sete ardente d'immolazione e di sacrificio. Il carattere nuovo di questa devozione è manifestare un culto pubblico, dopo essere stato lungamente una devozione intima e ristretta. Gli effetti saranno una nuova effusione d'amor divino sul mondo, e particolarmente sulle anime che ne diverranno le apostole. Ecco il riassunto della devozione, di cui santa Margherita Alacoque è stata grande araldo.

 

Risoluzioni. — O mio buon Maestro, io non voglio essere solamente un amico, un devoto del vostro Sacro Cuore, ma ne voglio essere, anzi, l'apostolo. Voglio lavorare con tutto il cuore a far conoscere, amare ed onorare il vostro Sacro Cuore, adoperando immagini, scritti, e tutti i mezzi di propaganda. Bisogna che io vi conduca cuori fidenti ed amanti. 

 

FIORETTO: — Esamina, senza amor proprio, se tu non abbia due misure; fa un atto di carità.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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