UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

10° Gennaio

 

S. Giuseppe fa voto di castità. 

 

Già dissi come S. Giuseppe fu ricolmo di tutte le virtù fin dalla nascita, ed ora aggiungo che il Signore aveva anticipato la santificazione dell'anima di Lui e gli aveva posto in cuore una grande affezione alla purità; ed Egli sapete che cosa fece ? Fin dai primi suoi anni si diede tutto al suo Dio. Gli consacrò i pensieri della sua mente, gli affetti del suo cuore, la sua anima, il suo corpo, tutto se stesso ; gli promise di viver casto figlio per tutta la sua vita : ossia, si consacrò a Dio con un voto che fino allora non si era fatto da altri, col voto di perpetua verginità, voto che forma appunto la prima gloria della sua gioventù; e durante la sua fanciullezza, la sua gioventù, la sua virilità fu si riservato nelle parole, negli sguardi, nei tratti, nei pensieri, nell'immaginazioni, negli affetti, nei desideri, fu si casto, si puro di mente, di cuore, di corpo, che S. Agostino non dubitò di paragonare il suo candore verginale con quello della Regina dei Vergini, Maria Santissima, e di chiamarli eguali, e S. Francesco di Sales, devotissimo di San Giuseppe, arrivò persino a scriver di Lui queste parole: « S. Giuseppe in fatto di purità ha sorpassato gli Angeli della più alta gerarchia. » Ed ecco perché S. Giuseppe fu un ameno giardino di delizie agli occhi del Signore, ed a Lui, prima che nascesse Maria, il più caro di tutti. Oh la verginità, che giglio olezzante di Paradiso ! La verginità ha creato e rinnovato il mondo. Secondo San Ignazio i vergini sono i monili di Dio; San Cipriano li chiama il più caro drappello della greggia di Cristo, S. Grisostomo angeli della terra! angeli del cielo S. Agostino, più ammirabili degli angeli stessi, li dice S. Bernardo ; ed io colla Chiesa saluterò i Vergini cristiani, gli sposi di Dio. Ora non ameremo noi la castità ? questa virtù che ci rende simili agli angeli del Paradiso, che ci rende beati fin da questa terra, che ci fa pregustare le delizie del cielo, che ci fa entrare nel numero prediletto dal Signore e ci assicura una gloria speciale in Paradiso ? ! Il vizio contrario ci promette rose e fiori, ma in realtà non porta altro che spine e dolori; schiviamolo, schiviamolo dunque, e con lui schiviamo le persone, i luoghi, i divertimenti, le letture, gli sguardi, le leggerezze, le facezie pericolose alla santa castità. 

 

PROPOSITO. 

Mi guarderò da ogni sorta di cattivi discorsi, specialmente contro la santa purità. 

 

ESEMPIO. 
Una buona confessione per grazia di S. Giuseppe. Un giovane, di cui per dovuti riguardi si tace il nome, così scriveva ad un suo superiore. Non è gran tempo che mi accadde di mancare gravemente contro la bella virtù. Pieno di vergogna per il mio peccato non ebbi forza bastante per accusarmene nel tribunale di penitenza, e cominciai a profanare i santi Sacramenti. La mia coscienza lacerata da crudeli rimorsi, mi fece pagare ben caro questo triplice peccato. Io non trovavo più riposo nè giorno nè notte, sembrandomi dover cadere da un momento all'altro nelle fiamme dell'inferno. Detestava del continuo la mia colpevole debolezza, malediceva l'infame peccato che mi aveva gettato in un tale abisso di disgrazia, e ciò non ostante non sapeva mai indurmi a farne il racconto al mio confessore, il quale avrebbe posto un termine alle mie pene. In questo stato di perplessità mi venne in mente di ricorrere a S. Giuseppe. Fu questa una buona ispirazione per me e Dio mi concesse di corrispondervi fedelmente. Recitai per nove giorni devotamente un'orazione al Santo ; terminata appena questa piccola novena, terminò per me ogni difficoltà e vergogna, confessai i miei gravi peccati senza ripugnanza, e con la confessione ebbe fine ogni mia angustia ed affanno. Convinto con l'esperienza della potenza e bontà di questo gran Santo, presi meco la sua immagine con l'intenzione di non lasciarla mai più. Dopo ciò ho vinto e superato facilmente le cattive tentazioni, ed ho ricevuto tante grazie, che io non saprei sì facilmente numerarle. 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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