UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

18° Marzo

 

Vita di lavoro

 

I. — Lavoro assiduo. — La bottega di Giuseppe a Nazaret, secondo la tradizione, era separata dalla casetta. È questo il posto del suo sacrificio giornaliero. Il dovere del sostentamento della sacra famiglia s'impone, e quanto! Tutto grava sulle sue spalle. Giuseppe lavora coadiuvato da Gesù, che qual umile garzoncello gli presta l'opera con perfetta docilità. Non era difatti conosciuto altrimenti che come il figliolo del fabbro. Quanti stenti e quanti sacrifici, nel condurre a termine l'opera loro, nel consegnarla ai clienti, nel riscuotere la mercede, per provvedere agli incalzanti bisogni giornalieri! Bisogna intanto considerare che il fabbro di Nazaret non è un artigiano comune. La dignità e la santità della persona si riflettono in tutte le sue azioni. Dopo il peccato originale il lavoro è diventato una pena di espiazione, ma è anche un mezzo di sostentamento e un sollievo, per tenere in esercizio le naturali energie, un onesto svago, per evitare i gravi danni dell'ozio. Ma il lavoro deve essere come quello di Giuseppe: ordinato, costante, utile, cioè rispondente all'esigenza del proprio stato, e finalmente fatto con competenza, coscienza e con spirito di sacrificio. 

 

II. — Lavoro santificato. — S. Giuseppe lavorava nella maniera più perfetta, più col cuore che con le braccia. Lavorava con Gesù, lavorava per Gesù: ecco il tipo del lavoratore ideale. Il saper di lavorare con Lui e per Lui gli faceva vibrare il cuore di un amore, che non si esprime a parole. Egli presiedeva al governo della santa famiglia, e per conseguenza era assunto ad esemplare di ogni capo della famiglia cristiana. Il lavoro per lui formava un dovere sacro, santificato dalla preghiera, dalla più pura intenzione verso Dio e dal desiderio di adempiere il suo beneplacito. Non si può trovare nella storia dei santi un modello più perfetto di quella vita ideale, che armonizza l'azione con la contemplazione. Il lavoro, senza lo spirito di preghiera, non ha pregio al cospetto di Dio, e quindi non guadagna alcun merito. Tale dev'essere il programma della vita cristiana, in qualunque stato uno si trovi, come tale fu il programma della vita di Giuseppe, in compagnia di Gesù. 

 

Fioretto: Adempiere con la massima esattezza i lavori del giorno, con lo spirito elevato a Dio. 

 

Giaculatoria: O Giuseppe, modello dei lavoratori, prega per noi. 

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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