UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

24° Giugno

 

SAN GIUSEPPE PATRONO DELLE ANIME INTERIORI: PER L'UNIONE DEL SUO CUORE 

 

Staccato completamente dal mondo, rapito in Dio con la mente, ne veniva per conseguenza che egli era unito intimamente a Dio con il cuore. Siccome l'amore segue la conoscenza, S. Giuseppe che nella continua contemplazione del Verbo Divino conosceva Dio più d'ogni altro mortale, più d'ogni altro lo amava e per l'amore sempre più si stringeva a lui. Quanti motivi aveva egli di amare il suo Dio! di Dio egli aveva un altissimo concetto, sia considerato in se stesso, sia nell'amore che egli porta agli uomini, che ricolma di tanti benefici di natura e di grazia, fino a dare il suo Unigenito per la loro eterna salute, ma più di tutti gli altri uomini vedeva se stesso privilegiato, avendolo Dio eletto fra tutti ad una dignità a cui nessuno né prima né dopo di lui fu mai innalzato; tanto che egli poteva con il cuore riboccante di gratitudine ripetere con la sua diletta Sposa: Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente, è Santo il suo nome (Luc. 1, 49). Fonte perenne era per lui la compagnia di colei che è la Madre dell'amore (Eccl. 24, 24) e soprattutto la familiare intimità con Gesù che era venuto al mondo a portare il fuoco della carità e nulla più desiderava che di vederlo divampare. A queste fiamme di amore doveva accendersi prima di ogni altro San Giuseppe, egli che era più vicino anzi alla bocca di quella fornace ardente: dinanzi all'amore di lui per il suo Dio appaiono freddi gli ardori dei più grandi santi, e fu un vero prodigio se S. Giuseppe poté superare le veemenze di questa carità e non caderne vittima mille volte prima di svestire la spoglia mortale. Gesù prima di affidare la sua mistica Sposa, la Chiesa, nelle mani di S. Pietro, vuole essere assicurato se l'amava più che non lo amassero gli altri apostoli domandandogli: Mi ami tu, più di questi? (Giov. 21, 15). Com'era dunque naturale e giusto che S. Giuseppe, a cui aveva affidato la stessa sua persona divina, lo amasse più degli apostoli, più di Pietro, più ancora di tutti gli uomini e degli angeli stessi! E fu tale amore vivo ed operoso per cui San Giuseppe si struggeva di desiderio di piacere al suo Gesù e di far in ogni istante la volontà di Dio, di spargere questo fuoco divino fra gli uomini, di propagare il suo regno e sopratutto di patire e sacrificarsi per Gesù. Effetto precipuo di questo amore fu quella vita nascosta con Cristo in Dio che dev'essere propria di ogni cristiano e di cui parla S. Paolo ai Colossesi, e che era eminentemente la vita di S. Giuseppe, vita tutta interna unita e quasi immedesimata con quella di Gesù Cristo per la quale S. Giuseppe più di ogni altro poteva dire: Dunque non son più io che vivo, ma è Cristo che vive in me (Galat. 2, 20). 

 

PREGHIERA PER TUTTO IL MESE DI GIUGNO

 

O San Giuseppe con te, per tua intercessione noi benediciamo il Signore. Egli ti ha scelto tra tutti gli uomini per essere il casto sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Tu hai vegliato continuamente, con affettuosa attenzione la Madre e il Bambino per dare sicurezza alla loro vita e permettere di adempiere la loro missione. Il Figlio di Dio ha accettato di sottoporsi a te come a un padre, durante il tempo della sua infanzia e adolescenza e di ricevere da te gli insegnamenti per la sua vita di uomo. Ora tu ti trovi accanto a Lui. Continua a proteggere la Chiesa tutta. Ricordati delle famiglie, dei giovani e specialmente di quelli bisognosi; per tua intercessione essi accetteranno lo sguardo materno di Maria e la mano di Gesù che li aiuta. Amen.

 

FIORETTO. — Nasconditi nella piaga del Costato di Gesù, e digli sovente: In te Domine speravi, etc.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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