UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

5° Settembre

 

LO SPOSALIZIO DI SAN GIUSEPPE.

 

Preparazione come il primo giorno.

 

Virtù: Castità.

 

L'illimitata fiducia in Dio, che i due castissimi Sposi, Giuseppe e Maria, avevano unita alla loro obbedienza, ottenne loro dal Signore preziosissime ricompense. La Madonna disse una volta a Santa Brigida: «Devi ritenere per indubitato, che Giuseppe prima di sposarmi, seppe per illustrazione dello Spirito Santo che io mi ero consacrata al Signore, com' egli aveva già fatto prima di me; e che io ero casta in pensieri, parole ed opere. Perciò mi prese, non per avere una sposa, ma per servirmi. Ed io pure ho riconosciuto al lume dello Spirito Santo, come cosa certa, che la mia Verginità rimarrebbe eternamente illesa, sebbene per disposizione divina io dovessi essere sposata a Giuseppe». Lo sposalizio si effettuò il 23 di Gennaio. La celeste Verginella si presentò nel tempio con gli occhi bassi, raggiante di divina grazia, grave nel portamento, con una corona in capo, e un manto azzurro sulle spalle; più bella del sole, e più soave che la luna, con un'espressione affatto sovrumana. Così la Venerabile Agreda. Giuseppe venne nel tempio come un Angelo del Cielo, fresco di carnagione, bello di corpo, e tutto raccolto in Dio. Oh quanti Angeli avranno accompagnata questa castissima coppia all'Altare! L'anello nuziale che San Giuseppe pose in dito a Maria Ss. si conserva a Perugia sotto molte chiavi, e i novelli sposi usano di toccarlo con i loro anelli nuziali, per ottenere la grazia di conservarsi puri nello stato del matrimonio. Terminata la sacra funzione, quando per la prima volta i due Ss. Sposi si trovarono soli, Maria espose a Giuseppe il suo voto di perpetua verginità. San Giuseppe, pieno di gioia, rispose ch'egli pure lo aveva fatto; quindi caddero in ginocchio, ringraziarono il Signore, e lo pregarono a versare una abbondante benedizione sulla loro castissima unione. Oh! come si migliorerebbero le generazioni, se tutti entrassero nello stato coniugale dopo aver chiesto lume a Dio, e riconosciuta esser quella la via, che li condurrà in cielo, se vi entrassero animati dal fermo proponimento di servir fedelmente il Signore assieme, educando cristianamente, e in tutta purità di vita, i figli, se Dio gliene vorrà darel La purità del cuore e l'innocenza sono qualità così belle, che perfino nella guasta educazione mondana si cerca di imitarne l'apparenza. Ma quanto questa è discosta dalla vera castità! Mentre le persone di mondo si millantano sempre dell'innocenza dei loro figli, quasiché fosse un inalienabile retaggio di famiglia, senza aprir loro gli occhi prima sui pericoli, che vi si trovano, si conduce appunto la povera inesperta gioventù nei luoghi e nel vestiario, che mettono l'anima in maggior pericolo. E così cadono a migliaia quei disgraziati cuori giovanili nelle trappole del demonio! Se hai figli, non fare così. Custodiscili come la pupilla degli occhi tuoi, fatti sordo alle critiche che te ne darà il mondo, cui nulla fa più rabbia che una educazione modesta e riservata; insegna ai tuoi figli a consacrare ogni giorno i loro sensi alla Beatissima Vergine e a San Giuseppe, affinchè li conservino puri, e fa lo stesso per te. Se poi il Cuor SS. di Gesù ti ha già fatta la immensa grazia di trapiantare il giglio della tua verginità dal tempestoso mare del mondo sull'isola della santa religione, custodiscilo con ogni cura, annaffialo spesso nelle fontane dei SS. Sacramenti, e prega S. Giuseppe che, quando suonerà l'ora della tua morte, lo voglia presentare con le sue proprie mani al trono dell'Altissimo. In quanto poi ai mondani allucinati dal falso splendore del secolo, raccomandali a questo gran Santo, specialmente la povera gioventù, affinchè si ravveda se caduta, e si mantenga salda se lo è ancora.

 

MASSIMA. - Se vuoi piacere a Gesù, sii puro di mente, di cuore e di volontà; allora vedrai Iddio, come Gesù lo ha promesso.

 

GIACULATORIA. - Caro San Giuseppe, vi affido il mio cuore, la mia anima, i miei sensi: mantenetemeli intemerati.

 

ORAZIONE. - O castissimo sposo della Vergine Immacolata, che mondezza e purità vedo io nel vostro verginale sposalizio! Come oserò io accostarmi a Voi, con l'anima offuscata da tante macchie, che ne guastano l'immagine di Dio? Deh! per i meriti della vostra intemerata purità, date ai miei occhi due ruscelli di lacrime, che lavino le mie colpe ; ed ottenetemi da Gesù la grazia di vivere d'ora in poi con tanta purezza, da meritarmi in morte la vostra assistenza paterna.

 

FIORETTO. - Se esci di casa e tratti con persone, procura quest'oggi di tener gli occhi bassi, ma senza ostentazione, e fallo specialmente in chiesa. In casa poi cerca di non tener discorsi profani non necessari, tenendo a mente quale fiore delicato sia la purità, a cui il minimo vento o brina fa cader le foglie.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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