UN ANNO CON SAN GIUSEPPE

 

25° Novembre

 

ESEMPIO 

 

Nel 1891 — cosi riferisce il P. Morino dei Signori della Missione — a Lisbona si trovava una Figlia della Carità, per nome Suor Maria, da anni tormentata per un male all'occhio sinistro. Nulla fu risparmiato per farle ricuperare la primiera sanità, ma invano. Allora si decise di condurla a Namour, ove le Suore avevano un grande ospedale. Ma appena giunta e visitata da un celebre oculista della città, venne concluso nulla esservi da fare per l'occhio ammalato, all'infuori che asportarlo, affinché non riuscisse di nocumento al sano. E per meglio dimostrare il suo asserto, lo specialista, preso uno spillo, lo conficcò nell'occhio trapassandolo da parte a parte, senza che l'inferma sentisse il minimo dolore. L'occhio era morto e quindi privo di senso. L'operazione venne fissata per il giorno seguente, alle ore dieci. La povera Suora, quella sera, andò a letto prima del solito. Non potendo prendere sonno, ebbe un pensiero giammai avuto in passato, cioè di farsi dare dalla Superiora una reliquia di S. Giuseppe, di quel caro Santo molto onorato in quell'ospedale. Appena l'ebbe, se lo mise sull'occhio infermo, che fasciò con una benda. Poco dopo prendeva sonno, ciò che da mesi non aveva più potuto gustare, senza mai svegliarsi, fino alle 7 del mattino. Appena desta, la benda, le cade, e, con sua grande sorpresa, si trova completamente guarita. Fuori di sé dalla gioia si mise a gridare «Al miracolo! al miracolo!». Accorsero le Suore e, constatato il miracolo, piene di giubilo, si portarono, con la miracolata, in cappella a ringraziare S. Giuseppe. Intanto alle 10, Suor Maria, quando s'accorse che lo specialista stava per entrare nell'ospedale, volle andare ad aprirgli la porta. Il dottore, non avendola riconosciuta, le chiese se tutto era pronto per l'operazione. «Che operazione?! Suor Maria sta benissimo!...» E gli mostrò l'occhio sinistro brillante come il destro. 

ORAZIONE (Paolo VI)
O San Giuseppe, patrono della Chiesa, Tu che accanto al Verbo incarnato lavorasti ogni giorno per guadagnare il pane, traendo da Lui la forza di vivere e faticare; Tu che hai provato l’ansia del domani, l’amarezza della povertà, la precarietà del lavoro; Tu che irradi oggi l’esempio della tua figura, umile davanti agli uomini, ma grandissima davanti a Dio; guarda alla immensa famiglia che ti è affidata! Benedici la Chiesa, sospingendola sempre più sulle vie della fedeltà evangelica, e custodisci la pace nel mondo, quella pace che sola può garantire lo sviluppo dei popoli e il pieno compimento delle umane speranze: per il bene dell’umanità, per la missione della Chiesa, per la gloria della Trinità Santissima. Amen.

 

FIORETTO: — Usa particolare compostezza in chiesa: recita tre Pater per quelli a cui hai dato cattivo esempio in chiesa.

 

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CAPPELLINA

 

 

 

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