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MEDITAZIONE DEL GIORNO

19° Luglio

SAN VINCENZO DE' PAOLI


1. Carità interna. Che dolce vita, vivere amando il più caro oggetto del nostro cuore! Nell'amore consiste la santità; nei cercare in tutto la volontà di Dio, il gusto di Dio, consiste la perfezione, diceva S. Vincenzo. Che fornace d'amore era il cuore di questo Santo che cercava, voleva, amava soltanto Dio! Celebrando Messa, il solo suo aspetto rapiva a divozione, infiammava di amore di Dio. Misura il tuo amore. Che tiepidezza! Che gelo!


2. Carità esterna. Nulla riesce impossibile agli amanti di Dio. S. Vincenzo, povero ma confidente m Dio, provvide a ogni genere di bisognosi. Nessuno partiva da lui sconsolato. A quasi ottanta anni, invece di riposare, ardeva ancora di spirito apostolico e lavorava indefessamente a beneficio del prossimo. Medita qual carità usi con il prossimo: come lo soccorri d'opera e di danaro. Rammenta che Gesù disse: a Chi usa carità, troverà carità ”.


3. Carità dolce ed umile. Tanta, era la bontà, la soavità, l'affabilità di S. Vincenzo, che di lui si scrisse che “ se il Sales non fosse stato l'angelo della dolcezza, S, Vincenzo ne sarebbe stato il più bello esemplare ”. La tua dolcezza edifica anch'essa il prossimo? S. Vincenzo tenuto quale santo, si credeva un nulla, si umiliava ai piedi di tutti e gli onori nulla poterono sul cuore di lui. È sempre cosi: chi si umilia, sarà esaltato. Tu, superbo, non sarai umiliato? Impara una volta a diventare umile per farti santo.


PRATICA. — Esercita con dolcezza la carità in ogni tua azione; tre Pater al Santo per ottenere la carità.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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