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MEDITAZIONE DEL GIORNO

26° Agosto

L'UDITO


1. Teniamo gli orecchi chiusi al male. Noi abusiamo di tutti i doni di Dio. Ci lamentiamo di Lui se ci nega la sanità, e se ce la dona, la usiamo per offenderlo. Gridiamo contro la Provvidenza se ci nega i frutti della terra, e se ce li concede, ne abusiamo per intemperanza. II vecchio si lagna della sordità, e noi adoperiamo l'udito nell'ascoltare mormorazioni, discorsi impuri, sollecitazioni al male. Non aprire l'orecchio ad ogni discorso, che basta una sola parola udita a farti perdere l'innocenza.


2. Apriamoli al bene. Li aprì la Maddalena alle prediche di Gesù e ne tornò convertita. Per l'udito la fede entra nel cuore, dice S. Paolo. E tu come ascolti lo prediche? Il Saverio li aprì ai sapienti consigli di un enùco, S. Ignazio, e riuscì un santo. E tu dagli amici, impari il bene od il male? Li aprirono un Andrea Corsini, un Agostino ai saggi rimproveri d'una madre, e si ravvidero. E tu come ascolti i parenti, i superiori, il confessore?


3. Le ispirazioni del cuore. II cuore ha pure il suo modo d'intendere e s'apre e si chiude. L'ispirazione e un linguaggio segreto con cui Dio parla all'anima, la rimprovera, la invita, la incalza. Una santa ispirazione assecondata mutò il cuore d'Ignazio; fu principio di santità sublime in santa Caterina da Genova. Giuda disprezzandole divenne un reprobo. E tu come le assecondi? Se stanchi la pazienza di Dio diverrai un tizzone d'Inferno.


PRATICA. — Custodisci l'udito da ogni discorso poco retto. Segui oggi le buone ispirazioni.

 

 

Tratto da: Brevi meditazioni per tutti i giorni dell'anno e sopra le solennità della Chiesa proposte alle anime pie (Agostino Berteu)

 

 

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