.

.

Cappellina Home  

 

UN ANNO CON DON ALBERIONE

6° Giugno

UMILTA' - V 

 

In verità vi dico: se non mutate, e non divenite come pargoli, non entrerete nel regno dei cieli. Chiunque pertanto diventerà umile come questo fanciullo, quello è il piú grande nel regno dei cieli. Chiunque accoglierà in nome mio un pargolo come questo accoglie me (Mt. 18,3-5). 

 

1. L'umiltà si estende anche alla vita, alle parole, alle opere. Nella vita: l'umile sta sempre alla presenza di Dio e del prossimo con grande rispetto: e questo in ogni luogo e tempo. L'umile conduce una vita comune, senza singolarità, tranne quella di essere molto diligente nella pratica delle virtù comuni. Egli non fa singolarità; ma segue gli esempi dei migliori, le buone consuetudini e quanto è prescritto. Pratica i doveri quotidiani del proprio stato; è attento in primo luogo alla santificazione interiore nei pensieri e sentimenti. L'umile è obbediente e sottomesso verso i superiori; è longanime e paziente con gli eguali; è premuroso e servizievole verso gli inferiori. L'umile ama i poveri, gli ignoranti, gli afflitti, i fanciulli, gli infermi, i peccatori, i perseguitati: li comprende, li compatisce, li conforta, li soccorre con gran cuore. L'umile ama la povertà; è semplice nel comportamento; opera sempre con naturalezza. E' amato, perchè ama. L'umile accetta le croci; ripara i propri peccati; si lascia guidare dal Direttore spirituale. 

 

2. Nelle parole. L'umile non si loda. Parla difficilmente, e solo per dovere, di sè stesso. Si mostra alieno da inutili e vane proteste di incapacità, di colpevolezza col segreto fine di farsi lodare. E' riservato nelle parole e quando parla lo fa dolcemente ed umilmente. Non ha scatti, nè fa la voce grossa; ha la gravità e la sobrietà del savio. Vi è molta vanità nel voler sempre prendere la parola. L'umile non sentenzia, nè giudica con precipitazione e sicurezza; tanto più sul prossimo; piuttosto ascolta i giudizi altrui; si accomoda, oppure espone con garbo il suo parere. S. Benedetto non condanna il riso, quando è espressione di gioia vera; ma condanna il riso di cattiva lega, il riso grossolano ed il riso beffardo; o la disposizione a ridere leggermente e rumorosamente, segno di poco rispetto alla presenza di Dio e di poca umiltà. 

 

3. L'umile è moderato nel suo operare: Cammina, siede, guarda, sta ritto senza affettazione, con modestia. Egli porta il capo leggermente inclinato, pensando a Dio e riflettendo che si è indegni di alzare gli occhi al cielo: «Signore, non son degno, io peccatore, di alzare gli occhi al cielo». E se volge gli occhi al cielo lo fa con fiducia nella Divina Misericordia. L'umile ha lo spirito di religione; è perciò devoto nelle cose che riguardano il culto di Dio. L'umile ha lo spirito di dipendenza, vero e schietto. L'umile gode del bene che ha il prossimo e lo mette in evidenza. L'umile non cerca lodi; non vanta beni che non possiede; non si arrischia ad imprese avventate: si consiglia in ogni cosa e prega. Se le cose, però, sono di glorie a Dio, non si ritrae perchè ne va di mezzo la sua fama. 

 

ESAME. - Segni di umiltà: la docilità intellettuale, la comprensione di tutti, la moderazione in ogni cosa, Noto in me questi segni? 

 

PROPOSITO. - Voglio esaminare il mio interno ed il mio esterno: mente, volontà e cuore. 

 

PREGHIERA. - Signore, a Voi ogni gloria: Tu solus sanctus, Tu solus Dominus, Tu solus altissimus. Mi segnerà spesso, perciò, con la croce di S. Francesco di Sales: «Da me nulla posso, con Dio posso tutto; per amor di Dio voglio far tutto; a Dio l'onore, a me la confusione» 

 

FIORETTO: — Facciamo una Comunione, almeno spirituale, per consolare Gesù afflitto.

 

 

Oggi hai fatto il fioretto? scrivi il tuo nome e offri una rosa a Gesù e Maria SS. CLICCA QUI

 

 

il Chiostro: indice meditazioni