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UN ANNO CON DON BOSCO

22° Maggio

176) Perchè noi veneriamo anche il corpo dei Santi? 

 

Noi veneriamo anche il corpo dei Santi, perchè servì loro a esercitare virtù eroiche, fu certamente tempio dello Spirito Santo, e risorgerà glorioso alla vita eterna. 

 

(...) 

 

78 - Morte di Eliseo. 

 

Eliseo, divenuto infermo, fu visitato da Gioas, re d'Israele, il quale in vederlo proruppe in pianto esclamando: — Padre mio, tu sei il carro d'Israele e colui che lo guida. Eliseo per confortarlo gli promise, che tre volte egli avrebbe con gran vantaggio vinto il re di Siria. E tutto ciò si avverò, arrecando pace universale in Israele. Eliseo pacificamente morì, e venne seppellito nella campagna in una caverna scavata apposta. L'anno stesso della sua morte alcuni uomini portavano un defunto a seppellire; veduti certi ladroni, per paura gettarono il morto nel sepolcro di Eliseo. Appena quel cadavere toccò le ossa del santo Profeta, subito riebbe la vita. Questo fatto ed il prodigio del mantello d'Elia nelle acque del Giordano dimostrano quanto il Signore gradisca, che lo reliquie dei suoi santi siano venerate; perciò sono in grande errore coloro i quali dicono non doversi prestare nessun culto alle medesime. (Bosco, Storia Sacra). 

 

79 - Morte e miracoli di San Gregorio VII. 

 

Questo incomparabile Pontefice dopo di avere con la scienza e con la pietà fatto cambiar faccia al mondo, per fuggire le trame dell'empio Enrico IV, da Roma si ritirò a Salerno, dove cadde in grave malattia. Prima di spirare promise che quando per i meriti di Gesù Cristo fosse salito al cielo, avrebbe vivamente raccomandato tutti a Dio. Poscia pronunziò queste parole: — Io amai la giustizia e odiai l'iniquità, e per questo muoio in esilio. — Quindi riposava nel Signore il 25 maggio 1085 dopo dodici anni di luminosissimo pontificato. Dio confermò la santità di lui con molti miracoli. Infatti mentre disputava con uno che negava di essere reo di simonia gli comandò di confermare la sua asserzione con la recita del Gloria Patri. Quegli lo cominciò tre volte, ma non potè mai pronunciare quelle parole et Spiritui Sancto, perchè era colpevole dei delitti imputati. Celebrando un giorno la Santa Messa fu veduta una colomba, la quale scesa dal cielo e posando sulla destra di Gregorio, gli adombrava con le ali il capo. Col segno della santa croce spense un terribile incendio avvenuto in Roma. Cinquecento anni dopo il suo corpo fu ancora trovato intero con gli ornamenti pontificali. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

80 - Sant'Antonio da Padova. 

 

Fra i primi seguaci di San Francesco è celebre Sant'Antonio da Padova, gloria dell'Ordine e splendore del suo secolo. Egli nacque in Lisbona, ed a quindici anni abbracciò l'Ordine di Sant'Agostino: ma nell'occasione che si portavano in Portogallo i corpi di cinque Francescani martirizzati al Marocco, si sentì ardere dal desiderio di entrare nello stesso Ordine per conseguire più facilmente la palma del martirio. Partitosi dunque per andare a predicare il Vangelo ai Saraceni, venne assalito da violenta malattia, che lo fece risolvere di ritornare nella Spagna. Ma Iddio dispose che egli venisse in Italia e dopo nella città di Padova, da cui prese il soprannome. Qui e nei luoghi vicini egli si diede a predicare con tanta efficacia, che tutti erano altamente meravigliati della immensa potenza della sua parola. Si racconta che i popoli partivano di notte e andavano a stiparsi nella chiesa, lasciando i contadini i loro campi, i bottegai e gli artigiani le loro occupazioni per andarlo ad ascoltare. I miracoli, l'unzione, il fervore, la dignità più angelica che umana, con ciò che predicava, gli tirò così gran numero di persone, che gli fu necessario bene spesso di predicare nell'aperta campagna, ove si videro fino a trentamila uditori. Dio lo chiamava al premio celeste in età di soli anni 36 nel 1231. Per il numero straordinario dei miracoli avvenuti al suo sepolcro fu annoverato fra i santi, pochi mesi dopo la sua morte. (Bosco, Storia Eccl.). 

 

FRASE BIBLICA. - Dio è re di tutta la terra. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - I santi non sono essi forse miracoli viventi per la pratica eroica di virtù, che sono infinitamente ai di sopra della povera forza umana.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, o Spirito di fortezza, e date forza al mio cuore, mantenetelo costante nelle tentazioni e traversie, datemi vigore e fortezza a respingere gli assalti dei miei nemici, affinchè non mi lasci mai indurre ad abbandonare Voi, mio unico bene. Così sia. Pater noster... (Da il Cattolico provveduto, 1868, don Bosco)

 

FIORETTO: - Passa la tua giornata più santamente che potrai, a gloria di Dio e di Maria.

 

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