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UN ANNO CON DON BOSCO

12° Giugno

QUINTO COMANDAMENTO 

 

193) Cosa ci proibisce il quinto comandamento non ammazzare? 

 

Il quinto comandamento non ammazzare ci proibisce di recar danno alla vita sì naturale che spirituale del prossimo e nostra; perciò ci proibisce l'omicidio, il suicidio, il duello, i ferimenti, le percosse, le ingiurie, le imprecazioni e lo scandalo.

 

169 - Morte di Gedeone. Abimelec. 

 

Dopo la memorabile vittoria sui Madianiti, il popolo voleva crearsi re Gedeone; egli rifiutò dicendo che sopra Israele regnerebbe il Signore e ognuno dovesse obbedire a lui solo. Governò di poi felicemente gli Israeliti nove anni, e morì tranquillo in prospera vecchiaia, lasciando gran numero di figliuoli, tra cui il feroce Abimelec, autore di molte barbarie. Fece questi trucidare sopra una pietra tutti i suoi fratelli, eccetto il più giovane, che fortunatamente fuggì. Riuscito a farsi acclamar re, tiranneggiò il popolo per tre anni. Ma Iddio lo tolse di vita nel modo più umiliante, disponendo venisse ucciso con una pietra che una donna aveva scagliata dalla cima di una torre. (Bosco, Storia Sacra). 

 

170. - L'umanità senza il Vangelo. 

 

Le antiche leggi degli Italiani non sono molto conosciute. Le leggi romane erano poche in numero, ma severissime. Esse davano al padre la facoltà di battere, vendere e uccidere anche i propri figliuoli senza altro motivo che la sua volontà. Vi era una legge che vietava l'uso del vino alle donne, ed una donna che aveva violato questa legge fu condannata dalla sua famiglia a morire di fame. Un'altra legge metteva il debitore in balìa del creditore, che poteva caricarlo di catene, batterlo quanto gli piacesse finché fosse saldato il suo debito. I vinti in battaglia erano tenuti siccome schiavi. Costoro si compravano e si vendevano a guisa di bestie da soma; il padrone poteva aggravarli di lavoro, straziarli, ucciderli quando gliene fosse venuto il capriccio. Se la vecchiaia o l'infermità rendevano lo schiavo inetto al lavoro, poteva sbrigarsene facendolo gettare in qualche isola del Tevere ove l'infelice periva di stento. Questi e molti altri fatti d'inumanità, che sovente si leggono nella storia dei popoli antichi, dimostrano quanto fosse necessaria la luce del Vangelo, la sola atta a diradare le folte tenebre della barbarie in cui i popoli dell'antichità, anche i più civili, si trovavano involti. (Bosco, Storia d'Italia). 

 

171 - Gladiatori. 

 

Un altro genere di spettacolo non meno atroce, non meno gradito al popolo romano era quello dei gladiatori. In origine i gladiatori erano prigionieri di guerra o malfattori condannati a morte. Vi fu di poi chi fece il gladiatore per mestiere, o mosso dal guadagno o dal piacere di battersi. Quando un gladiatore rimaneva ferito gli spettatori gridavano (habet) è ferito; ed essi erano arbitri della sua vita. Se volevano salvarlo premevano il pollice, se volevano che egli morisse sotto i colpi del vincitore, rovesciavano il pollice, e l'infelice doveva sottoporsi alla fatale sentenza. L'imperatore Traiano diede una festa nella quale vennero nell'anfiteatro dieci mila gladiatori. Questi atroci spettacoli non cessarono fino al regno di Onofrio, nell'occasione che un santo solitario, chiamato Telemaco, essendosi lanciato tra i gladiatori per separarli cadde egli stesso morto, ucciso da uno di costoro. Un così eroico sacrificio della carità cristiana fu cagione che finalmente si proscrivessero quei giochi i quali da più di 800 anni disonoravano l'umanità. L'anfiteatro fatto costruire da Vespasiano e da Tito bagnato molte volte dal sangue dei martiri, esiste ancora in parte oggi conosciuto sotto il nome di Colosseo. (Bosco, Storia d'Italia). 

 

FRASE BIBLICA. - Io ti cerco, Signore: mostrami il tuo volto. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Se vuoi guadagnarti questi monelli, non devi affrontarli colle percosse, ma prenderli colla dolcezza e colla persuasione.

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: — Recita cinque Pater al Cuor di Gesù per i nemici della Sua Chiesa.

 

 

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