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UN ANNO CON DON BOSCO

27° Giugno

continuo 4/5

 

201) Cosa ci proibisce il sesto comandamento non fornicare? 

 

Il sesto comandamento non fornicare ci proibisce ogni impurità: perciò le azioni, le parole, gli sguardi, i libri, le immagini, gli spettacoli immorali. 

 

d) Libri pericolosi. 

 

206 - Delicatezza estrema. 

 

Don Bosco, nella prefazione alla Storia Sacra dice di avere intrapreso il lavoro nonostante vi fossero già testi in proposito, perchè « quasi in tutti s'incontrano espressioni, che a me sembrano destare concetti meno puri nelle mobili e tenere menti dei fanciulli ». 

 

207 - Pericolo di morte. 

 

Don Bosco raccomandava ai giovani: « Ogni veleno è meno fatale alla gioventù dei libri cattivi. Ai giorni nostri sono tanto più da temersi quanto sono più frequenti o più mascherati di religione. Se vi è cara la Fede, se vi è cara l'anima, non ne leggete, se prima non vi sono approvati dal confessore o da altre persone di conosciuta dottrina o pietà, ma distinta e conosciuta, capitelo bene! ». (M,B,.VII,292). 

 

208 - Apostolato in treno. 

 

Don Bosco raccontò: « Il 6 maggio 1860, montato in treno a Torino, sul vagone mi trovai con un signore. Il mio compagno era un uomo di buon fondo ma imbevuto di pregiudizi, causa l'ignoranza e la lettura dei giornali cattivi, pieni di veleno contro i preti e specialmente contro il Papa. In quel frattempo aveva comprato un giornale di quel calibro; lo aperse e poi me lo porse perchè io lo leggessi. — Grazie, mio caro, ma io non leggo simili giornali; non vede che è un giornale cattivo che parla male della religione e dei suoi ministri? — Oh! si sa che trattandosi di giornali non si va troppo per il sottile. — Il bene è bene, il male è male. — Ma non sa che tutto il mondo legge questo giornale? — Non dica così! Molti lo leggono e molti fanno male; e sappia che se noi potessimo in questo momento aprire le porte dell'inferno, sentiremmo le grida di molti che si sono dannati solo por aver letti libri e fogli cattivi. — Non sa che mi fa paura?!... E se è così, vada al diavolo questo giornale perchè io non ci voglio andare! E, preso quel giornale, lo fece in minutissimi pezzi e lo gettò dallo sportello. Dopo questo bell'atto, cercai di entrare con lui in confidenza: in breve mi aprì tutto il suo cuore. Infine mi disse: — Io avrei piacere di confessarmi. Allora io, contento come un principe, non esitai, lo presi in parola e gli disse che si preparasse. Accondiscese: da Magenta a Milano egli fece la sua confessione, lasciandomi le più belle speranze di sua conversione. (M. B., VI, 516). 

 

209 - Stampa cattiva. 

 

Nella buona notte del 16 novembre 1856, Don Bosco parlando dell'apostolo Paolo, narrava come questi a Efeso facesse bruciare tanti libri che contenevano magie e cattivi insegnamenti. Finito il racconto il Ch. Vaschetti fu interrogato: — Perchè San Paolo ha fatto bruciare tanti libri del valore di L. 100.000, invece di venderli e dare quel danaro ai poveri? Il Ch. Vaschetta rispose: — Perchè potevano essere nocivi ad altri, mentre egli stesso non si fidava di leggerli. E Don Bosco: Hai detto bene; perchè se una bevanda venefica può far male a me, farà male anche agli altri e non c'è vantaggio materiale che compensi un solo danno morale. (M. B., V, 556). 

 

FRASE BIBLICA. - Non dimenticare, Signore, la vita dei tuoi poveri. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. - Se cattiva è la gioventù, cattiva sarà la società. 

 

PREGHIERA DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: — Fa una visita a Gesù; digli che ti rubi il cuore.

 

 

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