UN ANNO
CON DON BOSCO
30° Giugno

continuo
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Cosa ci ordina il sesto comandamento?
Il sesto comandamento ci ordina di essere « santi nel corpo », portando il massimo rispetto alla propria e
all'altrui persona, come opere di Dio e templi dove Egli abita con la presenza e con la grazia.
a) Santità corporale.
219 - Il gattone.
La sera del 16 febbraio 1865 Don Bosco raccontò questo sogno: Tutti i giovani si trovano nel cortile di Valdocco ed hanno in mano, alcuni un giglio, altri una rosa, altri
tutti e due i fiori insieme. Entra un gattone cornuto, panciuto, brutto assai, e gira qua e là, strappa i fiori di mano ai giovani, e li calpesta nel fango. Don Bosco vedendolo venire incontro, fugge: ma una voce gli dice: « Ordina ai giovani di
alzare il braccio e tener ben alti i fiori! ». Così fa. Il gattone spicca salti, ma non riesce a nulla e cade goffamente in terra. E Don Bosco spiegò: « Il giglio è la purezza: guai ai giovani che tengono il fiore in basso! Tenete in alto il fiore con l'orazione e le preghiere ben dette. Così il demonio non riuscirà mai a farvi cadere nel peccato ».
(M.B., VIII, 33-34).
220 - Nove custodi.
Don Bosco dava come mezzi per custodire la virtù della purità: 1) Fuga dell'ozio; 2) fuga dei cattivi compagni; 3) frequenza dei buoni compagni; 4) frequente Confessione; 5) frequente Comunione; 6)
frequente ricorso a Maria; 7) udire bene la Santa Messa; 8) rivista sui
difetti delle Confessioni passate; 9) piccole ma frequenti mortificazioni in onore di Maria. Il massimo e più potente custode della purità è il pensiero della presenza di Dio.
(M.B., VII, 331).
221 - Non permetterò mai...
Mons. Cagliero racconta che Don Bosco una volta, giunto a Castelnuovo, volle farsi la barba. Entrato in una barbieria, tosto si presentò una donna e dopo averlo cortesemente salutato lo invitò a sedersi. Poi cominciò a stendergli l'asciugamano innanzi. Don Bosco credette che tosto sopraggiungesse il barbiere e fin lì lasciò fare. Ma visto che essa intendeva fare anche da barbiere, Don Bosco si alzò, prese il cappello e, salutatala, disse: « Non permetterò mai che una donna mi prenda per il naso. Oh, no! Finora nessuna donna fuori di mia madre toccò queste guance! ». E se ne andò.
(M.B., V, 161-162)
222 - Una lezione.
Don Bosco aborriva da ogni scherzo villano, da ogni giuoco che richiedesse di metter le mani addosso ai compagni, e da ogni altra
specie di familiarità sconveniente, come sarebbe camminare a braccetto e simili; e raccontava un suo aneddoto scherzevole per far intendere
bene ciò che desiderava. « A Castelnuovo i ragazzi giocavano di frequente a cavallina. A me giovinetto, non piaceva. Un giorno a scuola, mentre stavo aggiustando alcuni libri, prima della venuta del maestro, mi
sento cadere un compagno sulle spalle, poi un secondo, poi un terzo. Presi allora le gambe dell'ultimo e me le strinsi in modo che nessuno potesse scappare. Poi uscii in piazza accompagnato dagli schiamazzi dei
compagni. Andai fin sulla piazza della chiesa. Quei poveretti che erano sulle mie spalle guaivano e supplicavano: — Bosco, lasciaci andare; non saliremo più sulle tue spalle; non giocheremo mai più a cavallina. Il maestro che attendeva nella scuola, al mio ritorno vedendo quella torre vivente diede in uno scoppio di risa. Allora li lasciai andare: — Vi piace il gioco di
cavallina? Quella lezione di buona creanza li persuase a lasciarmi in pace ». (M. B., VI, 215-216).
FRASE BIBLICA.
- Guidami, Signore, nella tua giustizia.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
- La virtù che splende di più in paradiso è la purità.
PREGHIERA
DEL MESE. - Venite, Spirito di scienza, regolate in me il desiderio di sapere, affinchè io mai non brami di conoscere cosa, che mi sia dannosa. Concedetemi di conoscere interamente il nulla dei beni terreni; fate che io impari a praticare sempre meglio i doveri di religione, e del mio stato. Insegnatemi ancora come adempirli nel modo a Voi piú gradito. Così sia. Pater noster...
FIORETTO: — Recita tre atti d'amor di Dio: "Mio Dio, io vi
amo!", e proponi di ripetere tutti i venerdì un ossequio al Sacro Cuore.