UN ANNO
          CON DON BOSCO
        2° Luglio  
        
        continuo
        4/5
         
        202)
        Cosa ci ordina il sesto comandamento? 
        
         
        
        
        
        Il sesto comandamento ci ordina di essere « santi nel corpo », portando il massimo rispetto alla propria e
        all'altrui persona, come opere di Dio e templi dove Egli abita con la presenza e con la grazia. 
        
         
        
        
        
        c) Rispetto alla persona altrui. 
        
         
        
        
        
        225 - Baci. 
        
         
        
        
        
        Una volta fu interpellato Don Bosco come regolarsi sull'abitudine o costumanza di baciarsi a vicenda in certe circostanze, ed egli diede la seguente risposta: « 1) Quando si tratta del padre e della madre o di qualcuno che si
        porta verso di noi con affetto paterno, riceviamo e restituiamo il bacio. 2) Baciamo quando vi è un'utilità o convenienza, come quando si potrebbe con questo atto spegnere un odio, o non dimostrarci
        avversi, escludendo però sempre le persone di diverso sesso. 3) Quando fosse una persona amica che da molto tempo non
        abbiamo più vista. Del resto tutti quelli che reggono comunità, e attendono
        all'educazione della gioventù proibiscono di mettersi le mani addosso, il baciarsi, il toccarsi la mano, eccetto che sia in occasione di un addio per lungo viaggio oppure di rivedersi dopo una prolungata assenza ». (M. B.,
        VI, 704). 
        
         
        
        
        
        226 - Ecco tutto. 
        
         
        
        
        
        Don Bosco raccomandò ai suoi Salesiani: « Ricordatevi: De
        moribus! Ecco tutto: salvate la moralità. Tollerate tutto, vivacità,
        insolenza, sbadataggine, ma non l'offesa di Dio e in modo particolare il vizio contrario alla purità. State bene in guardia su questo, e mettete tutta l'attenzione vostra sui giovani a voi affidati ». (M. B.,
        V, 166). 
        
         
        
        
        
        227 - Pratiche di Magone per conservare la purità. 
        
         
        
        
        
        Magone, oltre alle pratiche di pietà, aveva ricevuti alcuni ricordi, cui egli dava massima importanza, e soleva nominarli padri, custodi, ed anche carabinieri della virtù della purità. Noi abbiamo quei ricordi nella risposta da lui fatta ad una lettera scrittagli da un suo
        compagno sul finire del mese di Maria. Scriveva quegli al nostro Michele pregandolo di dirgli che cosa soleva praticare per assicurarsi la
        conservazione della regina delle virtù, la purità. Quel compagno mi trasmise la lettera da cui rilevo quanto segue: « Per darti una compiuta risposta, sono parole di Magone, vorrei
        poterti parlare a voce e dirti più cose che non sembrano convenienti a
        scriversi. Qui esporrò soltanto i principali avvisi datimi dal mio direttore, mercè cui mi assicura la conservazione
        della più preziosa fra le virtù. Un giorno mi diede un bigliettino dicendomi: Leggi e pratica. Lo
        aprì, ed era di questo tenore: Cinque ricordi che San Filippo Neri dava ai giovani per conservare la virtù della purità. Fuga delle cattive
        compagnie. Non nutrire delicatamente il corpo. Fuga dell'ozio. Frequente
        orazione. Frequenza dei Sacramenti, specialmente della confessione. Ciò che qui è in breve me lo espose altre volte più diffusamente, ed io te lo dico siccome l'ho ascoltato dalla sua bocca. Mi disse egli
        dunque: « 1. Mettiti con filiale fiducia sotto alla protezione di
        Maria; confida in lei, spera in lei. Non si è mai udito al mondo che alcuno abbia con fiducia ricorso a Maria senza che ne sia stato esaudito. Sarà essa tua difesa negli assalti che il demonio sarà per dare
        all'anima tua. « 2. Quando ti accorgi di essere tentato mettiti sull'istante a fare qualche cosa. Ozio e modestia non possono vivere insieme. Perciò
        evitando l'ozio vincerai e tentazioni contro questa virtù. « 3. Bacia spesso la medaglia, oppure
        il Crocifisso, fa il segno della Santa Croce con viva fede, dicendo: Gesù, Giuseppe, Maria, aiutatemi a salvare l'anima mia. Questi sono i tre nomi più
        terribili e più formidabili al demonio. « 4. Che se il pericolo continua, ricorri a Maria
        con la preghiera propostaci da Santa Chiesa, cioè: Santa Maria, Madre di Dio, pregate per me peccatore. « 5. Oltre al non nutrire delicatamente il corpo, oltre
        alla custodia dei sensi, specialmente degli occhi, guardati ancora da ogni sorta di cattive letture. Anzi qualora cose indifferenti fossero a te di pericolo, cessa tosto da quella lettura; per opposto leggi volentieri libri buoni, e tra questi preferisci
        quelli che parlano delle glorie di Maria e del SS. Sacramento. « 6. Fuggi i cattivi compagni: al contrario fa scelta di compagni buoni, cioè di
        quelli che per la loro buona condotta odi a lodare dai tuoi superiori. Con essi parla volentieri, fa' ricreazione, ma procura di
        imitarli nel parlare, nell'adempimento dei doveri e specialmente nelle
        pratiche di pietà. « 7. Confessione e Comunione con quella maggiore frequenza che giudicherà bene il tuo confessore; e se le tue occupazioni
        lo permettono, va' sovente a fare visita a Gesù in Sacramento ». Questi erano i sette
        consigli che Magone nella sua lettera chiama i sette carabinieri di Maria destinati a fare la guardia alla santa virtù della purità. Per avere poi ogni giorno un particolare eccitamento alla pietà,
        egli ne praticava specialmente uno per ciascun dì della settimana, aggiungendovi qualche cosa in onore di Maria. Così il 1° consiglio era congiunto
        con la considerazione della prima allegrezza, che gode Maria in Cielo, e questo era per la domenica. Il 2° alla seconda allegrezza, ed era
        per il lunedì; e così del resto. Compiuta la settimana in questa
        maniera, faceva la medesima alternazione in onore dei setti dolori di Maria, di modo che il consiglio indicato col N. 1 lo praticava la domenica in onore del primo dolore di Maria, e così
        degli altri. Forse taluno dirà che simili pratiche di pietà sono troppo triviali. Ma io osservo che siccome lo splendore
        della virtù di cui parliamo può oscurarsi e perdersi ad ogni piccolo soffio di tentazione, così qualunque più piccola cosa che contribuisca a conservarla, deve tenersi in gran pregio. Per questo io consiglierei di caldamente
        vigilare che siano proposte cose facili, che non spaventino, e neppure stanchino il fedele cristiano,
        e soprattutto la gioventù. I digiuni, le preghiere prolungate e
        simili rigide austerità per lo più si omettono, o si praticano con pena e rilassatezza. Teniamoci
        alle cose facili, ma si facciano con perseveranza. Questo fu il sentiero che condusse
        il nostro Michele ad un meraviglioso grado di perfezione. (Bosco, Vita di Michele Magone). 
        
         
        FRASE BIBLICA.
        - I giudizi del Signore sono fedeli e giusti. 
         
        UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
        - Quando l’abitudine è buona e ci porta al bene, dobbiamo seguirla e praticarla.
         
        PREGHIERA
        DEL MESE. - Venite, Spirito di pietà, infondete nel mio cuore la vera devozione e il santo amor di Dio, affinchè Lui solo io cerchi in tutte le mie pratiche di pietà, e amandoLo lo conservi. Così sia. Pater noster... 
         
        
        FIORETTO: - Visita un altare di Maria, recita il Magnificat.