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UN ANNO CON DON BOSCO

6° Agosto

230) Come riceviamo ed esercitiamo noi le virtù soprannaturali? 

 

Noi riceviamo le virtù soprannaturali insieme con la grazia santificante, per mezzo dei sacramenti o per l'amore di carità, e le esercitiamo con le grazie attuali  dei buoni pensieri e delle ispirazioni con cui Dio ci  muove e ci aiuta in ogni atto buono.

 

a) Esercizio delle virtù soprannaturali. 

 

320 - Pietà liturgica. 

 

Don Bosco non rifuggiva dal compiere gli uffici minori. Avendo  una volta invitato un canonico a dare la benedizione all'Oratorio, egli  fece da turiferario. Se in qualche chiesa mancava il serviente della Messa, umilmente andava lui.  Nel 1851 Don Bosco s'era dimenticato di mandare quattro chierichetti a servire la Benedizione al Deposito dell'Opera di San Paolo. Trovandosi per strada con altri due sacerdoti, vi andarono loro tre: Don  Bosco e Don Cafasso fecero da ceriferi. (M. B., IV, 452-453). 

 

321 - Anche per le ragazze. 

 

Don Bosco, anche dormendo, esercitava la carità.  Nella notte del 17 luglio 1884 Don Bosco non potè riposare affatto. « Non so, disse l'indomani parlando con parecchi Salesiani, se io  fossi sveglio o se dormissi, perchè mi pareva di toccare la realtà ». Gli  era sembrato di uscire dall'Oratorio con sua madre e col fratello Giuseppe e di andare a San Filippo dove entrarono a pregare. All'uscita molta  gente li attendeva e ognuno invitava lui a passare in casa sua; ma egli  diceva di non potere, dovendo fare qualche visita. Un buon operaio gli disse:  — Ma si fermi qui un momento da me a fare la prima visita.  Acconsentì. Dopo ripigliarono il cammino con quell'operaio verso via Po. Giunti verso la grande piazza Vittorio Emanuele vide in una  piazzetta adiacente uno stuolo di fanciulle che si divertivano, e l'operaio, additando il luogo:  — Ecco, disse, qui lei deve fondare un Oratorio.  — Oh per carità!, esclamò Don Bosco, non mi dite questo. Oratori  ne abbiamo già troppi e non vi possiamo quasi provvedere.  — Ma di un Oratorio per le ragazze qui si ha bisogno. Per esse vi  sono soltanto Oratori privati, ma un vero Oratorio pubblico finora non  s'è visto.  Strada facendo verso il Po, ecco che tutte quelle fanciulle, sospesi i giochi, si affollarono intorno a lui gridando:  — Oh, Don Bosco, ci raccolga in un Oratorio. Noi siamo nelle mani del demonio, deh! ci soccorra: apra anche per noi un'arca di salvezza, apra un Oratorio.  — Ma, figlie mie, vedete, io non posso ora; sono ad un'età nella quale non mi è più possibile occuparmi di tali cose... Pregate il Signore, ed Egli provvederà.  — Sì, pregheremo, pregheremo, ma lei ci aiuti, ci ricoveri sotto il manto di Maria Ausiliatrice.  — Ma ditemi, come volete ch'io faccia ad aprire qui un Oratorio?  — Ecco, signor Don Bosco, disse una che sembrava la più ciarliera, vede qui il corso Lungo Po? Ebbene vada al N° 4. Vi stanno dei militari. A capo di costoro vi è un certo signor Burlezza. Costui ha in pronto quel locale là da presso e glielo cederà volentieri.  — Ebbene vedrò, ma voi pregate.  — Sì, sì pregheremo, risposero in coro le fanciulle, ma lei si ricordi di noi e dei nostri bisogni.  Don Bosco allora si allontanò, volle osservare il locale, trovò i militari, ma quel signor Burlezza non si fece vedere, poi tornò all'Oratorio e qui giunto si svegliò.  Non uno, ma centinaia di Oratori sorsero dovunque per le fanciulle, sotto la direzione delle Figlie di Maria Ausiliatrice.  (M. B., XVII, 486-488). 

 

b) Dio ci aiuta in ogni atto buono. 

 

322 - Una camicia in elemosina. 

 

Un giorno Don Bosco, essendo attorniato da alcuni Chierici, raccontò: « Venne a trovarmi un ardente democratico, il quale trovandosi in gravi angustie, mi pregò di dargli una piccola somma di tre  franchi almeno, per andarsi a comperare una camicia, essendo sudicia  quella che indossava e mi assicurò che sarebbe fra breve passato a rimunerarmi. Tastai la mia borsa, ma era quasi vuota. Volsi gli occhi al  letto e vidi una camicia bell'e pulita che era stata preparata per me e  che io per dimenticanza non mi ero cangiata.  — Ecco, gli dissi, aurum et argentum non est mihi, quod autem habeo tibi do.  Mi guardò con aria di stupore e mi disse:  — Ma, e lei?  — Non si crucci di questo, gli risposi; la Provvidenza che provvede a lei quest'oggi, saprà ben provveder a me domani!  — A tale atto rimase così commosso, che, sciolto in lacrime, si  gettò ai miei piedi, esclamando:  — Oh! quanto bene può mai fare un prete!  E Don Bosco concluse: « Quegli divenne un grande amico dei preti.  È in questo modo che dobbiamo guadagnarci i cuori degli uomini ».  (M. B., VII, 25). 

 

FRASE BIBLICA. — Il Signore regna, Dio di tutta la terra. 

 

UNA MASSIMA DI DON BOSCO. — Per fare elemosine non é necessario essere ricchi. 

 

PREGHIERA DEL MESE. — Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra. Così sia. Pater noster... 

 

FIORETTO: — Oggi non perdere tempo; lavora in modo da raccogliere per l'Eternità molti meriti.

 

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