UN ANNO
CON DON BOSCO
26° Agosto

250) Che cosa sono i consigli evangelici?
I consigli evangelici sono esortazioni che Gesù Cristo fece nel Vangelo ad una vita più perfetta,
mediante la pratica di virtù non comandate.
(...)
479 - Vorrei farle un regalo!
Nel 1873 un alunno di seconda ginnasiale, svelto, ma serio, che
si trovava vicino a Don Bosco insieme con molti compagni sotto i
portici, durante la ricreazione, pareva un po' inquieto e ansioso di
parlargli. Il Santo se n'avvide e gli domandò: — Tu vorresti dirmi qualche cosa, non è vero?
— Sissignore, ha indovinato. — E cosa vorresti dirmi? — Ma..., non vorrei che gli altri sentissero, e tirò Don Bosco in
disparte, e gli sussurrò sotto voce: Vorrei farle un regalo che le farà
piacere. — E che regalo vuoi farmi? — Ecco qua!, ed alzandosi quasi in punta di piedi, allungando
le braccia e componendo il volto a serietà: — Vorrei regalarle me stesso, affinchè d'ora in avanti faccia di
me quello che vuole e mi tenga sempre con lei! — Veramente, gli rispose Don Bosco, non potevi farmi un regalo
più gradito. L'accetto, ma non per me, sEbbene per offrirti e consacrarti al Signore!
Quel caro giovanetto era Francesco Piccollo, di Pecetto Torinese,
che si fece salesiano, salì al sacerdozio, e fu maestro di novizi, direttore
ed ispettore. {M. B., X, 101-102).
480 - I voti religiosi di Don Bosco.
Si vedeva, fin dal tempo in cui Don Bosco era in seminario, praticare i tre consigli evangelici: castità, povertà ed obbedienza, con un
impegno che maggiore non poteva usarsi da chi fosse stato legato dai
voti. Chi non lo conosceva, lo ammirava, nè sapeva rendersi ragione di
tanta osservanza; ma alcuni pochi compagni di scuola di seminario
a Chieri, che erano a parte dei suoi segreti, ne dissero il motivo a Don
Francesco Dalmazzo, il quale con giuramento era pronto a testificarlo. Don Bosco si era consacrato a Dio con voto perpetuo, quando
ancor chierico, dimorava in seminario. Ai piedi dell'altare di Maria,
offriva a Lei il giglio del suo cuore. Impedito saggiamente di entrare
per allora in un Ordine religioso, a cui si sentiva fortemente chiamato,
mentre obbediva alla voce del superiore vincolava la sua libertà per
essere pronto al servizio divino in qualunque momento della sua vita.
(M. B., II, 26).
481 - II prete del sogno.
Un sacerdote salesiano così raccontava la sua vocazione: « Poteva io avere circa un 10 anni. Da più giorni era preoccupato dal
pensiero di quello che avrei dovuto fare nella mia vita. Dormendo io
vidi un prete che stava sulla porta di un magnifico giardino. Mi accostai al cancello ed il prete mi pigliò per un braccio e mi fece dolce
invito ed entrare: — Sii savio, mi disse, qui passerai la tua vita.
— A me
fece tanta impressione quel sogno, che per più dì, ricordo, vissi raccolto,
devoto e più assiduo alla chiesa. Trascorsero parecchi anni e
ho tuttavia presente il pensiero di tale scena. Quando venni poi all'Oratorio io vidi in Don Bosco, che mi accolse paternamente, e riconobbi
in lui il prete del sogno, e intesi ben presto essere quel giardino la Pia
Società Salesiana ». (M, B., VI, 769-770).
482 - Antonio Malàn.
Antonio Malàn aveva fin dai sette anni una gran voglia di farsi
prete; ma, date le condizioni economiche della famiglia, non osava
manifestare ai genitori siffatto desiderio. Un simile tormento gli durò
sino all'età di quattordici anni. Entrò quindicenne al servizio di una
nobile e cristiana famiglia. Sui vent'anni gli si risvegliò l'idea dello
stato ecclesiastico; ma non possedeva davvero un corredo di istruzione che gli permettesse di entrare in seminario. Afflitto per tante
contrarietà, ricevette una lettera che lo chiamava da Lione in Italia
per presentarsi al consiglio di Leva nel suo distretto di Cuneo. La sua
padrona lo consigliò di passare per Torino e visitare Don Bosco. Quando partì, molti lo caricarono di commissioni per il Santo. Che egli
vagheggiasse di farsi prete non l'aveva mai detto ad anima viva. Giunto
a Torino, si recò a Valdocco, ove Don Bosco, finita la Messa, nello
scendere i gradini vide una fiammella staccarsi dall'altare della Madonna e andarsi a fermare sul capo di
Malàn. Usciti di chiesa, Don
Bosco lo invitò a salire con lui in camera. Malàn tutto confuso avrebbe voluto fare la domanda di entrare all'Oratorio, ma non sapeva
come incominciare. Infine Don Bosco lo guardò sorridendo e gli disse
in francese: « Presto voi verrete a stare con me, non è vero? ». Malàn col cuore gonfio, all'udire tali parole, ruppe in singhiozzi, cadde
in ginocchio e per alcuni minuti si sforzò di rispondergli, ma non gli
fu possibile tanto piangeva dirottamente. Quindi si confessò. Il giorno
dopo ritornò da Don Bosco e si concluse tutto.
Malàn era entrato alla Navarra tre mesi circa dopo che aveva
parlato con Don Bosco; nel marzo del 1883 arrivò il Santo a quella casa.
Gli si fece una accademiola in cui anche Malàn lesse qualche cosa.
Don Bosco, appena lo vide, lo riconobbe ed esclamò: — O Antonio, sei dunque finalmente in prigione!
— Je suis en Paradisi, gli rispose Malàn.
Divenne salesiano, e fu poi consacrato vescovo nel Brasile.
(M. B., XV, 564-569).
483 - Iddio preferisce i poveri.
Nel 1876 un giorno Don Bosco, incontrata a Borgo San Martino
Madre Petronilla, vicaria generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice,
le domandò se postulanti ne venivano. — Postulanti ne vengono, rispose la suora, ma tutte o quasi tutte
a mani vuote. Come si fa a mantenerle?
Don Bosco levò lo sguardo in alto, come costumava allorché doveva rispondere o consigliare, e proferì queste ispirate parole:
— Oh, se sapeste che cosa grande è una vocazione! Non respingiamo mai nessuna per la povertà: se noi pensiamo alle vocazioni, la
Divina Provvidenza penserà a noi. Qualche volta stenteremo forse;
ma Dio non ci abbandonerà mai. Ditelo a Mornese, ditelo a tutte: le
vocazioni, anche povere, faranno ricco l'Istituto. (M. B., XII, 282-283).
(...)
FRASE BIBLICA.
- Beato chi teme il Signore.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO:
- La temperanza ed il lavoro sono i due migliori custodi della virtù.
PREGHIERA
DEL MESE. — Venite, Spirito del timor di Dio, e penetrate il mio cuore di un timore salutare affinchè io abbia sempre Voi, mio Dio, innanzi agli occhi e attentamente mi guardi da ogni cosa, che in qualsiasi modo possa offendere la divina Maestà vostra. Così sia. Pater
noster...
FIORETTO: — Custodisci l'udito da ogni discorso poco retto. Segui oggi le buone ispirazioni.