UN ANNO
CON DON BOSCO
10° Settembre

continuo
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261) Quali sono i vizi capitali?
I vizi principali sono i sette vizi capitali, chiamati
così perchè sono capo e origine degli altri vizi e peccati.
e) Gola.
578 - Ne uccide più la gola...
Mamma Margherita era assente. La nonna si era accorta che era
scomparsa la frutta e il suo sospetto cadde su Giovannino. Lo chiamò,
lo mandò a prendere la verga. Il piccolo ubbidì, ma soggiunse: — Sappiate che non sono io che ho preso quella frutta.
— Ebbene io ti perdono se mi dirai chi è il colpevole. — Sì; a condizione che voi gli perdoniate.
— Farò così a patto che egli riconosca il suo torto.
Giovannino corse da Antonio, che aveva allora 15 anni, e gli raccontò la cosa. Il superuomo alzò le spalle. Giovannino insistette
affermando che la nonna era gelosa della sua autorità, e che anche la mamma
ne sarebbe stata disgustata. Antonio cedette: prese la verga e la porse
alla nonna brontolando un: « Non lo farò più ». La nonna si mostrò
soddisfatta rammentandogli che se è vero che ne uccide più la gola che la
spada, è pur vero che ne manda all'inferno più la gola che gli altri
peccati. (M. B., I, 69-70).
579 - Finisci pure la tua uva.
Un sabato sera del 1884 mentre Don Bosco confessava nella sua
cameretta gli alunni delle classi superiori, un giovane di quarta
ginnasio, certo Paolo Falla, mentre aspettava il suo turno, vide fra i
pampini frondosi un bel grappolo d'uva; lo spiccò e si mise a mangiare.
Distratto dall'operazione che stava facendo, non s'accorse del suo turno.
Don Bosco confessò uno dall'altra parte, poi si volse a lui per
confessarlo. Il ragazzo col grappolo in mano arrossì e balbettò una scusa; ma
Don Bosco soavemente gli disse: — Sta tranquillo: finisci pure la tua uva e poi ti confesserai.
(M. B., XVII, 167).
580 - Quel della cioccolata.
Era la festa della Consolata all'Oratorio. In sacrestia era stata preparata cioccolata per i 20 cantori; ma un giovane goloso entrò e ne
sorbì forse metà. Il poveretto poco dopo sentendosi male si buttò a terra
in un prato vicino. Saputa la cosa Don Bosco gli perdonò la scappatella
col sorriso sulle labbra. E i giovani poche volte risero con tanto gusto,
vedendo che s'era punito da sè con una solennissima indigestione... lo
chiamarono da quel giorno « quel della cioccolata ». (M.B. IV,
462-463)
581 - San Biagio e i mali di gola.
Un anno, il giorno 2 febbraio, Don Bosco parlò di San Biagio essendo all'indomani la festa. Premise alcune notazioni storiche e spiegò
come San Biagio fosse patrono delle malattie della gola. Un giovanetto a
cui, mentre mangiava del pesce, era rimasta una spina nella gola, senza nessuna speranza di poterla levare, fu presentato a questo Santo,
mentre era condotto al martirio. Benedettolo nel nome di Gesù, la spina uscì da sè dalla bocca e il
figlioletto fu salvo.
Don Bosco allora: « Andiamo dunque a farci benedire la gola per i
meriti di questo Santo acciocché Iddio ci preservi da ciò che può nuocere entrando, ovvero uscendo dalla nostra gola. Ma soprattutto
pregatelo che vi preservi da tutto ciò che esce e può far male alle nostre
anime, cioè i discorsi cattivi, le bestemmie, le imprecazioni le
calunnie, le bugie; da ciò che entra, come i cibi proibiti dalla Chiesa, le
intemperanze nel mangiare e nel bere. Domani dunque pregate San Biagio che vi liberi da tutti i mah di gola materiali e spirituali ».
(M. B., VIII, 32).
f) Accidia.
582 - I passeri in padella.
Un giovane aveva detto al Santo: — Nella spiegazione del Vangelo il Predicatore ha detto che i passeri non lavorano, non fanno mai niente, eppure Iddio provvede loro
da mangiare e da vestirsi. Che bella cosa!
E Don Bosco prontamente: — Ma il Signore, mio caro, li lascia anche ingrassare e poi andare a friggere in padella per servire di cibo a chi lavora ».
(M. B., XVII, 559).
FRASE BIBLICA.
- Guidami, Signore, per una via di eternità.
UNA MASSIMA DI DON BOSCO.
- L’ozio è vizio che tira sempre con sé molti altri visi
PREGHIERA
DEL MESE. — Signor, la libertà tutta vi dono; Ecco le mie potenze, il voler mio; Tutto vi do, che tutto è vostro, o Dio, E nel vostro voler io mi abbandono. Per gradirvi ed amarvi, o mio Signore, Grazia datemi solo e vivo amore. Oh Dio! se voi mi amate, e se io vi amo. Già son ricco abbastanza e più non bramo. (Don Bosco, chiave del paradiso)
FIORETTO: — Sarai tu con Dio un figlio prodigo? Recita tre Pater al Cuor di Gesù per non divenirlo.